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Padel

Pazienza: la parola chiave per battere i grandi difensori

Nel padel, quando la coppia rivale difende alla grande e sembra difficile da scardinare, la tendenza è di provare a sfondare di potenza. Sbagliato, perché certi rischi pagano di rado. Meglio ragionare, muovere gli avversari e cercare di farli uscire dalla propria zona di confort

di | 21 dicembre 2021

“Pasabolas”. Un grande del padel come Paquito Navarro lo scrive fiero nella biografia del proprio account Instagram, ma scherza. Perché del “pallettaro” il 32enne di Siviglia non ha proprio nulla. Eppure, a differenza di quanto si possa pensare a un primo impatto, il padel è una disciplina che può esaltare i grandi difensori, perché molto spesso – in particolar modo lontano da certi livelli – a vincere le partite è semplicemente chi commette meno errori.

Capita, pertanto, di trovarsi di fronte delle coppie che alla creatività preferiscono l’efficacia, e il cui unico obiettivo è quello di non sbagliare, rispedendo dall’altra parte il maggior numero di palle possibile con la speranza che non tornino. Per chi è abituato a scambi più brevi e anche a ricevere qualche aiutino da parte degli avversari, la partita può rapidamente trasformarsi in un incubo, dal quale è difficilissimo uscire.

Il motivo? Di fronte ad avversari che difendono alla grande è naturale provare a strafare, a sfondarli di potenza e a prendersi molti più rischi. Ma generalmente funziona poco o non funziona proprio, e si trasforma nella scelta peggiore che si possa compiere. Perché il piano B non deve mai essere l’estremizzazione del piano A.

La prima regola da osservare quando ci si trova di fronte avversari contro i quali sembra impossibile vincere un punto è la più banale: avere pazienza. Nel padel si può vincere in tanti modi, e se i rivali hanno optato per una tattica molto più difensiva va rispettata la loro scelta. Anche perché, se il punteggio dà ragione a loro, significa che la strategia funziona, e che stanno utilizzando meglio le loro qualità rispetto a chi si trovano di fronte.

Quindi, come detto, è importante mantenere la calma, pensare e cercare delle contromosse adeguate, senza attribuire i meriti degli avversari alla fortuna o a qualcosa di simile. Se non sono forti in fase offensiva, ma si trovano avanti nel punteggio, vuol dire che i loro punti derivano dagli errori degli avversari, che spazientiti dai ripetuti scambi cercano soluzioni rischiose per chiudere il punto. Quelle che, a meno di chiamarsi Paquito Navarro (e pochi altri), solitamente danno più delusioni che gioie. Sia chiaro: può capitare il giorno nel quale tutto rimane in campo, e la difesa e le certezze dei rivali vengono scardinate a suon di smash vincenti. Ma nella maggioranza dei casi non è così.

Quando gli avversari sembrano in grado di non sbagliare mai, anche se pare una follia, è bene provare a fare il loro stesso gioco. Il che significa non correre rischi, per cercare di ridurre al minimo gli errori. Una scelta che spariglia le carte. Il punto si allunga? Pazienza. Dove è scritto che, siccome la coppia rivale preferisce la difesa, deve essere l’altra a provare per prima a finalizzare? Avere fretta di chiuderlo è un errore, perché come è vero che la coppia di difensori pare imbattibile, è vero anche che ad aiutarla sono i troppi punti regalati dai rivali, che gli permettono di giocare con maggiore tranquillità.

Invece, se certi punti di riferimento vengono meno, e per conquistare il punto diventa necessario anche per loro provare a trovare qualche soluzione diversa dalla semplice e ripetuta difesa, gli equilibri possono cambiare. Nel padel, a meno di situazioni nelle quali è più difficile sbagliare che chiudere il punto, è (quasi) sempre meglio aspettare sempre una palla in più, e cercare di costruirsi un’opportunità migliore anche quando quella attuale sembra già buona, così da ridurre le possibilità di sbagliare.

E poi è importante muovere gli avversari il più possibile, con pazienza, per provare ad aprirsi degli spazi dove far male. Hanno la tendenza di rimanere a fondo? È bene iniziare a farli avvicinare, giocando palle morbide nei pressi della rete. Si troveranno costretti a giocare da una zona di campo che non gli piace, e quindi dovranno necessariamente uscire dalla propria zona di confort e utilizzare colpi con i quali hanno maggiore dimestichezza. Sembra una banalità, ma a volte per ribaltare completamente gli equilibri di un incontro può bastare così poco. Provare per credere.


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