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Premier Padel a Gijon: la grande occasione degli azzurri

In virtù del boicottaggio da parte di tutti i top-100 del ranking mondiale maschile, il P2 della prossima settimana a Gijon diventa un torneo potenzialmente preziosissimo per i nostri: Simone Cremona sarà testa di serie numero uno con Jaume Romera Barcelo, Iacovino/Di Giovanni coppia numero due. È l’attesa chance per conquistare la top-100

di | 23 febbraio 2025

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Simone Cremona: a Gijόn ha la chance per raggiungere la top-100 del ranking FIP (foto Adelchi Fioriti/FITP)

La questione è ormai nota: in virtù dell’entrata in vigore di alcune modifiche regolamentari nella compilazione dei tabelloni e nella distribuzione dei punti (in precedenza discusse e approvate dai giocatori), un’azione collettiva dell’associazione degli stessi professionisti ha fatto sì che nessun giocatore fra i primi 100 della classifica mondiale FIP si sia iscritto al P2 di Premier Padel di Gijon, al via domani con le qualificazioni. In attesa di scoprire le conseguenze del boicottaggio, più che concentrarsi su chi non ci sarà è bene guardare a chi resta, perché l’evento del Palacio de Deportes de la Guía “Presidente Adolfo Suárez” diventa un’occasione senza precedenti per i giocatori italiani, che nelle Asturie possono raccogliere punti pesantissimi.

Lo dice l’entry list, con tre azzurri nelle prime due coppie teste di serie: a guidare il main draw ci saranno Simone Cremona (numero 106 FIP: è il giocatore di più alta classifica in gara) e il compagno spagnolo Jaume Romera Barcelo, mentre al lato opposto del tabellone il ruolo di secondi favoriti è andato a Lorenzo Di Giovanni e Simone Iacovino, che una volta compreso il valore dell’occasione si sono iscritti in extremis per l’appuntamento spagnolo.

Tre giocatori, i nostri, che solitamente nei tornei del circuito maggiore giocano le qualificazioni mentre per una volta saranno catapultati fra i favoriti, peraltro partendo direttamente dagli ottavi di finale (giovedì) grazie al bye riservato al primo turno alle prime quattro coppie del seeding. Vuol dire che gli basterà vincere una partita per conquistare i quarti di finale, traguardo mai raggiunto nel circuito maggiore da un giocatore (uomo) nato in Italia.

Lorenzo Di Giovanni (foto Giampiero Sposito/FITP)

Lorenzo Di Giovanni (foto Giampiero Sposito/FITP)

Anche senza i big in gara, una coppia pericolosissima alla quale prestare attenzione c’è eccome, e si tratta di quella composta dagli argentini Leonel “Tolito” Aguirre e Gonza Alfonso, numeri uno del ranking del circuito A1 Padel che nel 2025 puntano a giocare con continuità anche a livello Premier Padel. Anche per loro Gijon può rappresentare la svolta, perché i 600 punti in palio per la coppia vincitrice porterebbero entrambi nei primi 80 del ranking FIP, facilitando l’accesso ai tornei del circuito di punta.

Un sogno per loro come per il nostro Simone Cremona, che da anni è al top a livello nazionale e ha fissato l’ingresso fra i primi 100 del mondo come il grande obiettivo della sua carriera. A oggi gli mancano una sessantina di punti e vincere il primo match a Gijon (per lui il secondo turno) gliele garantirebbe 90: non serve la calcolatrice per capire la portata dell’occasione. E poi i punti si moltiplicano turno dopo turno: 180 per la semifinale, 360 per la finale e 600 per il successo, dopo il ritocco (al rialzo) fatto nel corso dell’off-season. Volendo esagerare, un titolo in Spagna garantirebbe addirittura a Cremona l’ingresso fra i primi 50 del mondo, mentre Di Giovanni ci arriverebbe molto molto vicino. Traguardi che fanno tremare le gambe, ma sognare non costa nulla. Specialmente di fronte a un’occasione difficile da ignorare.

Detto degli azzurri fra le primissime teste di serie, quelle portate da Cremona, Di Giovanni e Iacovino non saranno le uniche bandiere tricolori nel main draw in Spagna. Al numero 5 del seeding c’è l’italo-argentino Enzo Jensen (fratello della top-10 Claudia, che però gioca per l’albiceleste), al numero 6 la coppia composta da Emiliano Iriart e Mauro Agustin Salandro. Fra gli italiani di nascita in gara anche Daniele Cattaneo e Pier Giulio Farabbi: il primo con Pau Miñano Ortinez, il secondo con Miguel Melero Berna. Occhio anche alle qualificazioni, coi giovani Platania-Sargolini in cerca di esperienza, più il duo Brusa-De Paolis. Per tutti, ognuno nella propria dimensione, quello di Gijon può rappresentare un torneo chiave. C’è poco da girarci intorno: certe occasioni, nella vita, capitano una volta sola. O spesso e volentieri non capitano nemmeno. Quando passano vanno prese.

Daniele Cattaneo (foto Giampiero Sposito/FITP)

Daniele Cattaneo (foto Giampiero Sposito/FITP)

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