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Padel

Spina, omni, mista: tu di che suola sei?

Le scarpe da padel sul mercato presentano tre diversi tipi di suola, ognuna con delle caratteristiche ben precise. È importante conoscerle per individuare quella che più si addice alle nostre esigenze, e ai campi che siamo soliti frequentare. E guai a giocare con le scarpe da tennis...

di | 23 aprile 2021

La scelta della giusta calzatura può fare la differenza in qualsiasi sport. Non solo per questioni di comodità, che comunque hanno la loro discreta importanza, ma anche perché una buona scarpa può aiutare a prevenire il rischio di farsi male. Per questo, malgrado in molti si limitino troppo spesso a guardare esclusivamente prezzo e aspetto di una scarpa, i dettagli a cui prestare attenzione sono principalmente altri, ovvero la qualità del prodotto e – nel caso specifico di uno sport come il padel – la struttura, i materiali, la composizione e il tipo di suola.

Dettagli che avranno un grande impatto sulla mostra mobilità, anche a seconda del genere di superficie che ci troviamo sotto i piedi. Anni addietro in Argentina si giocava a padel soprattutto sul cemento, mentre oggi i campi come li intendiamo noi sono esclusivamente in erba sintetica, in particolar modo in Italia. Ma non significa che tutti i fondi siano uguali. Spesso fra campi indoor e outdoor viene usato un tappeto diverso, e può variare la quantità di sabbia presente, che serve a garantire un miglior mantenimento  della superficie. Quindi si va incontro a campi più o meno veloci, più o meno scivolosi e via dicendo. Anche per questo, è bene conoscere quali sono i tre tipi di suole presenti sul mercato, in modo da saper individuare quella che meglio si addice alle nostre esigenze.

SUOLA A SPINA
È la più facile da riconoscere, grazie all’insieme di linee parallele a zig-zag. Viene dal tennis, ed è figlia della transizione di molti giocatori da uno sport all’altro, ma è un grosso errore pensare che scarpe da tennis e scarpe da padel siano la stessa cosa. I movimenti sul campo sono molto diversi (raramente, per esempio, un giocatore di padel si muove in orizzontale, mentre nel tennis è la base), quindi le calzature vengono progettate secondo criteri differenti. Questa suola offre un ottima aderenza alla superficie, e garantisce una durata elevata rispetto alle altre, diventando pertanto la più scelta dai giocatori.

Con una suola a spina si previene al massimo il rischio di scivolare quando si scatta in direzione della palla, in particolar modo nei campi con tanta sabbia, nei quali con le altre calzature certi movimenti possono diventare più rischiosi. In più, è il tipo di suola più presente sul mercato, il che significa grande varietà di modelli e anche di prezzi. La soluzione ideale per garantire a chiunque la scarpa appropriata, anche a chi magari gioca di rado e non vuole spendere troppo, ma desidera comunque avere la calzatura giusta.

SUOLA OMNI
Secondo molti esperti e professionisti del padel, la scarpa perfetta per la disciplina è quella che garantisce la giusta trazione quando si è in movimento, ma all’occorrenza offre anche la possibilità di scivolare in direzione della palla, oltre che permettere bruschi cambi di direzione senza il rischio di infortuni a ginocchia o caviglie. Un mix di fattori offerto dai modelli con la suola omni, ben riconoscibile dai “puntini” sparsi lungo tutta la superficie. La loro funzione è proprio quella di garantire la massima stabilità quando si inizia a scattare in direzione della palla, in modo da evitare spiacevoli scivolate, che possono costare un punto e magari anche qualche guaio fisico.

Generalmente, la omni garantisce una migliore scorrevolezza laterale rispetto alla suola a spina, e le scarpe con questa suola hanno dei costi più contenuti. Tuttavia, tendono a usurarsi prima e andrebbero evitate sui campi con molta sabbia, mentre sono perfette su quelli con meno sabbia e un po’ più consumati.

SUOLA MISTA
Analizzati i pro e i contro di suola omni e suola a spina, esiste naturalmente anche una versione mista fra le due, perfetta per accontentare gli eterni indecisi. La sua utilità? Facile: provare a esaltare i punti forti di entrambe la varianti, riducendone invece i punti deboli. Generalmente, una suola mista presenta i “puntini” tipici della suola omni nella sua parte anteriore, in modo da fornire più grip quando il giocatore inizia uno scatto in direzione della palla, mentre il resto della suola alterna i puntini e il motivo a spina, in modo da facilitare lo scivolamento e garantire maggiore rapidità negli spostamenti.

Ma esistono anche delle varianti curiose, come quella (foto a lato) proposta dal 2020 dal brand Bullpadel: si tratta a tutti gli effetti di una soluzione ibrida, con due parti ben distinte sull’asse orizzontale della suola. Nella parte esterna è presente la spina, che garantisce trazione e resistenza, mentre la metà interna presenta configurazione omni, con dei piccoli tacchetti studiati per rendere meno fastidiose le differenze fra i campi.


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