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Le sue giocate fanno il pieno di visualizzazioni sui social e stimolano la curiosità degli appassionati: uno col talento di Tolito Aguirre può competere anche contro i più forti del mondo? Lo scopriremo presto, perché insieme al compagno Gonzalo Alfonso ha conquistato una wild card per il P1 di Premier Padel di Mar del Plata. E parte con buone ambizioni
di Marco Caldara | 10 maggio 2024
Uno dei controsensi del padel? Uno dei giocatori più noti agli appassionati non è – nemmeno lontanamente – uno dei più forti in circolazione. Perché l’argentino Leonel “Tolito” Aguirre deve gran parte della sua popolarità al mondo dei social, veicolo perfetto per far circolare (e rendere virali) le giocate funamboliche di un talento con pochissimi eguali al mondo. In termini di risultati ad alti livelli, però, le sue potenzialità sono ancora tutte da scoprire, visto che per scelta (discutibile) il sudamericano è sempre stato alla larga dal principale circuito mondiale, prima il World Padel Tour e oggi Premier Padel.
Ha sempre preferito cimentarsi nel tour secondario A1 Padel: una decisione di comodo (montepremi buoni, ma livello medio più basso e quindi più vittorie e più fama) che mese dopo mese ha contribuito a stimolare sempre di più la curiosità degli appassionati, i quali si domandano quali possano essere le sue reali chance in mezzo ai più forti. Un quesito che avrà presto risposta, perché dominando a fine aprile il torneo FIP Rise di Buenos Aires insieme al compagno Gonzalo Alfonso, col quale ha conquistato anche i primi tre appuntamenti stagionali targati A1 Padel (in Messico, a Montecarlo e in Cile), “Tolito” si è guadagnato una wild card per il P1 di Mar del Plata, unico torneo stagionale del calendario Premier Padel in Argentina, dal 20 al 26 maggio allo Stadio Polideportivo.
Per la prima volta, dunque, avrà la possibilità di cimentarsi in mezzo a tutti i più forti e soddisfare la curiosità di molti: da chi sostiene che a certi livelli non possa avere chance di fare bene, ignorando il fatto che, al di là di certe giocate funamboliche, è un fenomeno anche dal punto di vista tattico (pur latitando altrove); a chi invece non vede tutta questa differenza fra il livello di gioco espresso da Los Mágicos – soprannome del duo Aguirre-Alfonso – e quello delle coppie più famose del mondo.
Nelle scorse settimane si è tanto chiacchierato di un video di un allenamento di Tolito contro Tapia, nel quale il secondo – a sua volta maestro di giocate impensabili – ha messo a nudo tutti i limiti del connazionale, disinnescandone la fantasia senza particolari problemi. Tuttavia, il paragone per Aguirre non può essere con Tapia, autentico fenomeno, e nemmeno con tutti gli altri giganti di Premier Padel. Bensì con quei giocatori che navigano un tantino più indietro. Un pensiero condiviso anche dal diretto interessato: “La differenza con Tapia – ha detto lo stesso Tolito – è abissale. Ma se escludiamo le prime 6 coppie del circuito, poi ce la possiamo giocare tranquillamente con tutti. Non dico vincere, ma giocarcela sì”.
Di certo, Aguirre e Alfonso debutteranno nel circuito Premier Padel col serbatoio pieno di fiducia, visto che quest’anno non hanno ancora perso una partita e stanno proponendo costantemente un padel di qualità, che dietro allo spettacolo nasconde anche tanto contenuto. Proprio quello che serve per giocarsela con i più forti, perché chi segue il padel con attenzione sa che su social finiscono solo gli highlights più significativi, ma poi le partite si vincono con la sostanza, mica con lo show.
Aguirre può essere entrambe le cose? Sulle sue qualità di intrattenitore non ci sono dubbi, mentre rimane da capire se le sue altre armi siano sufficienti per vincere anche ai livelli più alti. Per il momento la risposta è un “ni”, in attesa del torneo di Mar del Plata. L’augurio? Che possano fare bene, così da valutare il passaggio in Premier Padel a tempo pieno. Il circuito ne guadagnerebbe, e Tolito pure. Perché uno col suo talento non può non giocare coi migliori.