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Padel

Un anno di Premier Padel (al femminile): promosse e bocciate del 2024

La prima edizione delle Tour Finals di Barcellona ha chiuso l’intensa stagione femminile di Premier Padel, dominata da Ari Sanchez e Paula Josemaria. Le numero uno hanno mancato il 10 per un soffio, ma sono state inarrivabili. Altre hanno sorpreso, alcune hanno deluso. Le nostra valutazioni alla stagione

di | 28 dicembre 2024

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Ari Sanchez e Paula Josemaria (foto Adelchi Fioriti/FITP)

Il trionfo di Ari Sanchez e Paula Josemaria nella prima edizione delle Finals di Barcellona ha chiuso la stagione inaugurale di Premier Padel come unico circuito di riferimento nel mondo della pala. È stata un’annata lunghissima, iniziata a febbraio in Medio Oriente e terminata dieci mesi più tardi, con 24 tornei sparsi in 4 continenti. C’è stato tanto, fra conferme, novità e delusioni. Ecco promosse e bocciate della stagione.

VOTO 9,5 – ARI SANCHEZ E PAULA JOSEMARIA
La valutazione sarebbe stata da 10, cum laude, se non avessero mancato per un soffio il Gran Major, perdendo in semifinale in Messico dopo aver vinto i Major precedenti a Doha, Roma e Parigi. Ma la loro stagione rimane sensazionale perché oltre a tre dei quattro grandi tornei si sono prese anche le Finals a Barcellona, peraltro con una certa facilità. Prese singolarmente magari non sono le più forti, ma insieme formano una coppia inarrestabile. Non trionfano sempre o quasi come Coello e Tapia, ma negli appuntamenti più importanti hanno vinto anche di più (e non è casuale). L’unico modo per fermarle? Ce l’hanno loro stesse, qualora decidessero di separarsi.

Claudia Fernandez (foto Giampiero Sposito/FITP)

Claudia Fernandez (foto Giampiero Sposito/FITP)

VOTO 9 – CLAUDIA FERNANDEZ
A inizio stagione era numero 24 del mondo, con un progetto con Lorena Rufo insieme alla quale puntava ad avvicinarsi alle big. Poi Gemma Triay le ha dato una chance enorme e le ha cambiato la carriera, o di sicuro le ha permesso di bruciare in fretta tante tappe per nulla semplici. Ma alla 18enne madrilena va il merito, enorme, di essersi subito fatta trovare pronta, gestendo pressioni, aspettative e responsabilità come se fosse una giocatrice navigata. Al primo torneo con l’ex numero uno è arrivata in finale in un Major e ha chiuso la stagione da numero tre (!) del mondo, con sei titoli portati a casa fra i quali il Major di Acapulco. Alzi la mano chi, a parte Gemma e coach Rodri Ovide, ci avrebbe scommesso un euro a febbraio.

VOTO 8 – ANDREA USTERO E ALEJANDRA ALONSO
Non hanno avuto la stessa fortuna della Fernandez, presa e portata per mano nella top-5 da una gigante del gioco, dunque oggi risultano ancora un passo indietro. Ma la distanza è sempre minore: si è capito che il loro approdo nel gruppetto in grado di vincere i titoli è solamente questione di tempo. Nel 2024 hanno raggiunto una finale e la qualificazione per le Finals, prima di una serie destinata a diventare molto molto lunga. Hanno tutto (Ustero in primis) per diventare delle grandissime giocatrici.

VOTO 7 – DELFI BREA
I continui infortuni di Bea Gonzalez le hanno rovinato i piani, costringendola a una stagione dimenticabile quando invece l’obiettivo era l’esatto opposto, ossia renderla indimenticabile con l’approdo al numero 1 della classifica mondiale. Le ormai ex Superpibas sono comunque riuscite a vincere cinque tornei e mostrare un padel splendido, ma gli obiettivi non sono stati raggiunti. Presa singolarmente, tuttavia, Delfi ha fatto miracoli, riuscendo a chiudere l’anno in top-5 pur dovendosi alternare fra 5 compagne diverse, e pure fra destra e sinistra. Ha trascinato la sconosciuta Alba Gallardo ai quarti a Roma, e con Andrea Ustero è giunta in finale al Roland Garros. Merita una compagna in salute per puntare sul serio alla vetta.

Delfi Brea (foto Giampiero Sposito/FITP)

Delfi Brea (foto Giampiero Sposito/FITP)

VOTO 6,5 – MARTA ORTEGA E SOFIA ARAUJO
Certe settimane sembrano quasi imbattibili, altre decisamente meno. Ma resta il fatto che sono state la sola coppia, oltre alle solite tre, capace di vincere più di un titolo nel 2024 (due: a Genova e Newgiza). L’impressione è che alle due manchi qualcosina per poter lottare costantemente per i titoli, ma vincere due tornei in questo periodo storico è roba per poche. Dunque sufficienza più che meritata.

VOTO 6 – CAROLINA ORSI
Numero 27 del mondo a inizio stagione, numero 28 al termine. Statistiche di una stagione da sei per la leader del nostro movimento, la quale ha trovato una compagna affidabile in Nuria Rodriguez (sperando – come pare – che proseguano anche nel 2025). Il trionfo nel FIP Platinum di Cagliari ha rappresentato una prima volta storica per il padel tricolore, ma ha anche mostrato la capacità delle due di esprimersi con continuità a un livello che non sono riuscite a trovare in altre settimane. Ha raggiunto due quarti di finale, proprio come nel 2023. È la prova di come crescere ancora sia difficile, ma entro certi confini sembra possibile perché, risultati a parte, Carolina è migliorata tanto e sta continuando a farlo.

Carolina Orsi (foto Giampiero Sposito/FITP)

Carolina Orsi (foto Giampiero Sposito/FITP)

VOTO 5,5 – GEMMA TRIAY
Valutazione discutibile, da spiegare. Le va riconosciuto il merito di aver visto in Claudia Fernandez una compagna all’altezza delle sue ambizioni, così come di non averle messo pressioni extra e averla accompagnata a dovere in una stagione che merita decisamente più di 5.5, visti i ben sei titoli conquistati. Detto ciò, una come lei non può essere soddisfatta di un’annata che non l’ha mai davvero vista in lizza per il numero uno. Lo dimostra la decisione di cambiare di nuovo partner per il 2025, malgrado il percorso intrapreso con Claudia stesse funzionando a dovere. Gemma vuole di più. E se lo merita anche.

VOTO 5 – ALEJANDRA SALAZAR
Gli ormai 39 anni (li festeggerà il 31 dicembre) si fanno sentire sempre di più, e in parte possono fungere da giustificazione. Ma vedere una gigante scivolata al numero 15 del mondo, con appena due finali giocate in oltre venti tornei, fa davvero male. Per chi ha vinto quanto lei non è affatto sufficiente.

VOTO 4 – BEA GONZALEZ
Paga la sfortuna, tanta, a più riprese. Ma è difficile valutare meglio una stagione iniziata con ambizioni da numero uno del mondo (più che giustificate) e terminata al numero 6. I cinque titoli vinti con Delfi Brea sono persino amari, perché non fanno altro che ribadire dove le due sarebbero riuscite ad arrivare con una “Perla” in salute. Le serviranno una crescita fisica e maggiore fortuna, per non restare incompiuta.

Bea Gonzalez (foto Giampiero Sposito/FITP)

Bea Gonzalez (foto Giampiero Sposito/FITP)

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