

Curiosa esperienza per Federico Belasteguin, primogenito del signore del padel, che si è allenato insieme al padre come sparring di Jessica Castellò e Lorena Rufo. Un’esperienza molto utile per il 16enne, che ha generato entusiasmo nell’ambiente: forse la leggenda di Belasteguin non è ancora terminata
09 maggio 2025
Chissà cosa vuol dire, a 16 anni, giocare al fianco di uno che è stato numero 1 del mondo per lo stesso tempo e sapere che lui – tuo padre – è la più grande leggenda della storia del padel. Federico Belasteguin, 17 anni da compiere il prossimo mese di novembre, ha provato tutto questo: il cognome è pesantissimo, ma il talento è dalla parte del piccolo Bela. Ed è a lui che spetta il compito di portare avanti la tradizione di famiglia, perché il padel senza un Belasteguin è impensabile.
A stuzzicare la curiosità di tutti gli appassionati di padel ci ha pensato Bela senior in persona, postando su Instagram una serie di scatti di una partita d’allenamento giocata da papà e figlio contro due signore professioniste come Jessica Castellò e Lorena Rufo, grazie all’organizzazione del coach Miguel Sciorilli, storico allenatore del Boss. “Lo sport, il padel, continua a darmi gioia e sensazioni inspiegabili, che bello potermi godere, a fianco di mio figlio, la sua prima esperienza da sparring di giocatrici professioniste”, ha scritto la leyenda a corredo della carrellata di immagini (anche video) della sua esibizione accanto al primogenito.
La passione che si trasmette di generazione in generazione: questo è il senso di una partita amichevole che potrebbe segnare un passaggio di consegne. Federico, per tutti Fede, ha talento e disciplina, ma non potrebbe essere altrimenti con un padre così. Non è ancora detto se Fede diventerà un professionista, ma papà Fernando sta togliendo tutta la pressione possibile al figlio, che in questo momento si diverte con la pala e vive questa passione con la purezza di un 16enne. “Lo hai mandato a destra?”, ha scherzato Mike Yanguas, vedendo che il minore dei Belasteguin era posizionato a sinistra, mentre The Boss giocava a destra, posizione occupata soltanto in alcune fasi dell’ultimissima parte della sua carriera.
Fernando, che ha fatto del motto “un Belasteguin non si arrende mai” un mantra per tutta la vita, ha già capito che anche Fede ha questa mentalità. “È più facile essere direttore dei tornei che giocare una palla sotto rete”, dice il Fernando che oggi sta trovando altre collocazioni nel mondo del padel (come quella da direttore del nuovo torneo di Miami), ma è stato celebrato di nuovo per la sua favolosa carriera da giocatore giusto un paio di settimane fa, in occasione del P2 belga di Bruxelles. Fede, emozionatissimo per essere al fianco del padre, ha sorriso tantissimo prima, durante e dopo un match che potrebbe essere ricordato come un “once in a lifetime”, come direbbero gli americani. Oppure come l’inizio di una nuova storia.
In un padel sempre più fisico e pieno di bombarderos, avere gli insegnamenti del giocatore più tatticamente intelligente della storia può permettere a Fede di avere uno stile diverso e più completo rispetto ai suoi coetanei. Certo, non deve mai pensare alla pesantezza del suo cognome, perché potrebbe immediatamente tarpargli le ali. Per il momento basta la pala e un sorriso con papà: il resto è pura magia.
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