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Padel

Verso il Major di Doha: cosa ha detto il 2025 sin qui

Si avvicina il primo Major del calendario Premier Padel, la prossima settimana al Khalifa International Tennis and Squash Complex di Doha. Un evento che arriva nel momento giusto per dare le prime conferme su quanto visto sin qui, ma anche per risolvere i primi interrogativi

di | 08 aprile 2025

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Nelle sue prime due stagioni, fra 2022 e 2023, il circuito Premier Padel è scattato direttamente con Major in Qatar, mentre nel 2024 l’evento di Doha è arrivato come secondo appuntamento, dopo il P1 di Riyadh. Da quest’anno, in virtù della (giusta) revisione del calendario, quello del Khalifa International Tennis and Squash Complex sarà il sesto evento stagionale. Vuol dire che i giocatori arriveranno in Qatar già “rodati” da un buon numero di tornei (anche se in pochissimi li hanno disputati tutti), ma soprattutto che il primo Major stagionale giunge nel momento ideale per risolvere alcuni interrogativi lasciati da quanto successo sin qui nel 2025.

Uno su tutti? La partenza lenta, almeno secondo gli standard ai quali loro stessi avevano abituato il grande pubblico, di Arturo Coello e Agustin Tapia: hanno vinto subito a Riyadh, ma poi si sono fermati in semifinale a Miami e addirittura agli ottavi a Santiago del Cile. Il vero problema sono state le difficoltà dell’argentino, alle prese con un problema al polso che l’ha rallentato non poco. Le due settimane di pausa fra Cile e Qatar, diventate quasi tre in virtù della loro prematura eliminazione, dovrebbero aver dato a Tapia il tempo di recuperare e farsi trovare – finalmente – al top della condizione. Un passaggio cruciale per inseguire il bis nel primo Major dell’anno.

Fra gli avversari, occhi puntati su Ale Galan e Federico Chingotto, tornati prima a vincere un titolo (mancava da luglio) e poi a prendersene due di fila. Contro i più forti non hanno ancora vinto, ma sicuramente la doppietta Miami-Santiago è stata una grande iniezione di fiducia. E la fiducia, nello sport, può fare miracoli.

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Gli altri osservati speciali in Qatar saranno sicuramente Juan Lebron e Franco Stupaczuk: perché il Lobo sta tornando il Lobo dei tempi migliori e l’argentino è un giocatore che non ha paura di vincere i grandi tornei. Dalla loro c’è una grandissima continuità: sono arrivati in finale in tutti i quattro tornei giocati, anche se hanno vinto la sola che praticamente non potevano perdere. Per il resto, sono stati respinti sia dai numeri uno in Arabia Saudita sia dai numeri due a Miami Beach, prima di dare forfait dalla finale in Sudamerica. Se hanno i mezzi per compiere un ulteriore salto di qualità, il primo Major dell’anno è un buon momento per farlo. Quanto a tutti gli altri, difficile chiedere chissà cosa: è bastata la primissima fetta di stagione per rendersi conto che fra le prime tre coppie e tutte le altre il divario rimane piuttosto ampio.

Passando alle donne, in Qatar le numero uno Paula Josemaria e Ari Sanchez sono chiamate a difendere il titolo vinto nel 2024, primo step del progetto di Grande Slam della pala sfumato nell’ultimo appuntamento ad Acapulco (fuori in semifinale). Ma, per quanto visto sin qui, le favorite non sono loro: dopo il successo a Riyadh hanno mancato il titolo in tre tornei consecutivi, perdendo due volte su due contro Delfi Brea e Gemma Triay, che invece di successi se ne sono presi tre di fila. In questo avvio di stagione le migliori sono state loro, perdendo una sola partita in semifinale in Arabia Saudita, contro Gonzalez/Fernandez. Ma per capire le loro reali chance di numero uno può diventare importantissimo proprio il torneo in Qatar. Motivo? È già capitato altre volte, nelle scorse stagioni, che Sanchez e Josemaria dessero l’impressione di faticare, ma poi negli eventi più importanti hanno vinto quasi sempre loro, indossando l’abito delle grandi occasioni.

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