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Alcaraz: "Adoro l'erba, Wimbledon, i 5 set e... il golf"

L'estone Mark Lajal crea problemi allo spagnolo per due set. “All'inizio - dice Carlos - ero sorpreso del suo livello di gioco. Ha giocato alla grande, senza dubbio meglio di quanto dica il suo ranking"

01 luglio 2024

Non una partita facile facile come ci si attendeva. Carlos Alcaraz - campione uscente - supera il primo turno di Wimbledon battendo l'estone Mark Lajal, ma soffre più del previsto per due set. Merito soprattutto, come dice lo stesso numero 3 del seeding, del suo avversario.

CARLOS ALCARAZ

“All'inizio ero sorpreso del suo livello di gioco. Ha giocato alla grande, senza dubbio meglio di quanto dica il suo ranking. Sono sicuro che mantenendo questo standard di rendimento potrà salire ancora molto. Per quanto mi riguarda, sono contento di come ho giocato: il primo turno di uno Slam non è mai facile per nessuno perché bisogna abituarsi alle condizioni di gioco. Lui non aveva nulla da perdere e mi è sembrato rilassato”.

Il ritorno a Wimbledon consegna a Carlitos buone sensazioni. “Amo giocare sull'erba, era così anche prima del mio successo dello scorso anno. Credo siano campi dove posso davvero mettere tutto il mio gioco, dove mi diverto in partita. Adoro essere aggressivo, andare a rete, e questa superficie mi permette di farlo al meglio. È vero che non ci giochiamo spesso, ma ogni volta venire qui è speciale”.

Non è un mistero che Alcaraz ami la battaglia e i match lunghi. Ma se c'erano ancora dei dubbi, le sue parole sono chiarissime. “Mi piace giocare sulla distanza dei cinque set, credo sia più sicura per i migliori giocatori e senza dubbio è la mia preferita. Dovessi scegliere, giocherei sempre 3 su 5 perché so di avere più chance di rientrare se ho un momento negativo. Anche quando sono sotto, due set a zero o due set a uno, sento di avere ancora chance”.

Forse, invece, ci si attendeva meno l'amore verso il golf: l'unica cosa - pare - che possa davvero rilassarlo. “Ogni volta che posso, vado a giocare a golf perché mi rilassa, anche durante i tornei. È qualcosa legato all'atmosfera, alla possibilità che hai di uscire per un momento dai dettagli del tennis. Mi aiuta parecchio”.

Tutto semplice anche per Daniil Medvedev, a segno in tre set su Kovacevic.

DANIIL MEDVEDEV

“Non è come giocare sul duro, dove so che posso dare il massimo sempre. Ma penso che il mio rendimento sull'erba possa essere superiore a quello che tengo su terra. Sto giocando bene, ho avuto un buon esordio e non vedo l'ora di andare avanti nel torneo, anche se sono consapevole che arrivare in fondo sarà dura”.

“Non sono certo così abituato ad andare molto avanti in questo torneo, visto che mi è capitato solo lo scorso anno. Da un lato, penso che quando l'erba si rovina e ci sono rimbalzi meno prevedibili, sia più difficile giocarci. Ma dall'altro lato, se continui a vincere prendi fiducia e giochi meglio”.

Curiosa l'ultima nota, sul fatto che rivedersi aiuti la propria performance o meno. “Ogni tanto rivedo le mie migliori partite, per cercare di trovare quelle stesse sensazioni. A volte mi riesce, altre volte meno. Ci ho provato anche quest'anno a Roma, a riguardare il mio successo di dodici mesi prima, ma non ha funzionato...”.

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