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Alcaraz "geloso" di Murray... per colpa di Federer | VIDEO

Carlos comincia senza problemi la sua corsa a Wimbledon, con una vittoria in tre set su Jeremy Chardy. "Ma sull'erba - dice - basta poco per distrarsi, bisogna mantenere alta l'attenzione". Io l'erede dei grandi? Non sono solo, ci sono anche Rune e Sinner

04 luglio 2023

Forse andava bene anche a Jeremy Chardy chiudere la carriera in questo modo, contro il tennista del presente e del futuro. Carlos Alcaraz ha risposto a Novak Djokovic, vincitore ieri contro Cachin, battendo in 3 set il francese e inaugurando il duello a distanza che potrebbe vederli contro in finale. “L’obiettivo principale - ha spiegato l'iberico - è vincere il torneo. Sono in fiducia in questo momento e penso di aver giocato un’ottima partita in questo primo turno”. 
 
Sul campo 1, Carlitos non si è esibito sotto gli occhi di Sua Maestà Roger Federer, presente sul Centrale. “Vorrei che Roger guardasse uno dei miei match, sono un po’ geloso (ride, ndr). Ho visto sul telefono che era qui, è stato un peccato non incontrarlo. Spero di parlare con lui, sarebbe fantastico”.
 
In un inizio di Wimbledon caratterizzato dalla pioggia, Alcaraz ha parlato dell’importanza di giocare con il tetto, che già da qualche anno è disponibile su due campi ai Championships. “E’ un grandissimo vantaggio rispetto agli altri. E in generale, giocare sull’erba è sempre un’esperienza che mi fa imparare qualcosa. Non puoi distrarti mai. Nel terzo set ho perso la concentrazione per un attimo e mi sono trovato sotto nel punteggio”, ha dichiarato il murciano in conferenza stampa. 

Poi, si parla della rivalità a distanza con Djokovic. “Nole controlla tutto quello che faccio? Non credo, sicuramente guarda i miei match e so di avere i suoi occhi e quelli dell’opinione pubblica addosso. Dopo la semifinale persa contro di lui al Roland Garros non ho cambiato metodi di allenamento con il mio coach Ferrero. Ho avuto i crampi per la tensione di sfidare Nole a Parigi. Se dovesse capitare nuovamente qui affronterò tutto in maniera diversa. Con Juan Carlos parliamo solo di come gestire la pressione e la tensione”. 
 
Con Nadal infortunato, Djokovic favorito e Federer nel Royal Box, qualcuno gli chiede se non si senta l’erede designato di questi fenomeni. “Non sono l’unico, ci sono Rune e Sinner che giocano benissimo. Qui Jannik mi ha battuto lo scorso anno. Sono sempre grandi partite contro di lui. Non mi sento di dire di essere il migliore della mia generazione: siamo in tanti e condivideremo molti momenti insieme”. 
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