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Camila gioca la migliore partita di questo avvio di stagione ma non basta: Vika si impone in tre set e avanza al secondo turno degli Australian Open
di Tiziana Tricarico | 16 gennaio 2024
Come sempre dà il suo meglio sui palcoscenici importanti e contro avversarie di prestigio, ma stavolta giocare un gran secondo set non è bastato. E’ uscita al primo turno ma a testa alta Camila Giorgi agli Australian Open, primo Slam della stagione (con un montepremi record di 86,5 milioni di dollari australiani) di scena sui campi in cemento di Melbourne Park.
La 32enne di Macerata, n.53 WTA, alla quale era toccato il sorteggio più duro tra le sei azzurre in tabellone, ha ceduto 61 46 63, dopo quasi due ore e mezzo di lotta, alla bielorussa Viktoria Azarenka, n.22 del ranking e 18esima testa di serie, in campo come atleta neutrale. Camila ha chiuso con due vincenti in più rispetto all'ex regina del tennis mondiale (28 contro 26) ma anche quasi il doppio degli errori non procurati (47 contro 24).
“Ho giocato molto bene, credo sia stata una bella prestazione. Ho dato il massimo, sono stata molto aggressiva, sono andata spesso a rete e ho cercato di gestire sempre io. Il 1° set non lo conto, ero un po’ fredda anche perché avevo giocato poche partite e non è facile, in un torneo del genere, trovare subito al primo turno una giocatrice così forte. Ci ho messo un set per sbloccarmi ma non posso essere troppo critica con me stessa. Il secondo set credo di averlo giocato ad un ottimo livello, anche il terzo ma forse solo a tratti e non sono stata completamente solida. Comunque posso essere soddisfatta di quel che ho fatto, anche quando ho commesso degli errori non sono mai stati errori folli”, ha detto Giorgi, come ci riporta Francesca Paoletti, inviata a Melbourne.
Per quanto riguarda il futuro, aggiunge, “Non ho ancora le idee chiare sulla programmazione, valuterò con calma. Di certo voglio riprendere a giocare con continuità. Sono contenta di essere tornata in campo, per me il tennis rimane un bellissimo sport, anche se a volte non va come vorresti. Il tennis mi ha dato tanto e c’è sempre tanta passione anche se adesso lo vivo in modo diverso. Conosco il mio potenziale e so cosa ho fatto, ma dopo una certa età non c’è più l’ansia e la vivi in modo più tranquillo”.
Camila arrivava a Melbourne avendo perso al secondo turno del main draw di Brisbane da Ostapenko ed al primo turno delle “quali” di Adelaide da Lu. Vika invece era arrivata in semifinale a Brisbane. Per la marchigiana era la dodicesima presenza nel main draw dove non è mai riuscita ad andare oltre il terzo turno raggiunto nel 2015, 2019, 2020, 2022 e 2023.
Vika, alla sedicesima partecipazione allo Slam Down Under, ha conquistato i suoi due trofei Slam proprio a Melbourne dove ha trionfato nel 2012 e nel 2013: lo scorso anno è arrivata in semifinale, stoppata dalla kazaka Rybakina. In più ha conquistato 20 dei suoi 21 titoli sul veloce.
In parità, 2-2, il bilancio dei precedenti con la 34enne di Minsk che si era imposta piuttosto nettamente proprio negli ultimi due (il più recente nel WTA 1000 di Miami dello scorso anno). Primo set disastroso di Camila che, dopo aver tenuto il servizio in avvio recuperando da 0-30, subisce tre break di fila permettendo a Vika di incamerare un comodo 6-1.
Dall’inizio del secondo parziale, però, qualcosa cambia: la bielorussa subisce il break nel primo gioco, alle prime opportunità concesse, se lo riprende ma continua a far fatica al servizio.
Nel settimo game salva altre due palle-break ma nel nono completa il recupero da 0-40 (5-4) e poco dopo, al terzo set-point una Camila rigenerata pareggia il conto (6-4).
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— #AusOpen (@AustralianOpen) January 16, 2024