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Blinkova elimina Rybakina con un tie-break da record: “Il più bel giorno della mia vita”

La russa supera 22 a 20 nel tie-break decisivo (il più lungo nella storia Slam per un singolare femminile), al decimo match-point complessivo (dopo averne annullati 6), la kazaka, n.3 del ranking e del seeding, finalista dodici mesi fa

di | 18 gennaio 2024

Tutta la gioia di Anna Blinkova (foto Getty Images)

L’impresa di giornata a Melbourne porta la firma di Anna Blinkova. La 25enne moscovita, n.57 WTA, ha eliminato 64 46 76 (22-20), dopo oltre due ore e tre quarti di lotta, la kazaka Elena Rybakina, n.3 del ranking e del seeding, finalista dodici mesi fa.  

Blinkova si è aggiudicata per 22 a 20 un tie-break decisivo durato 31 minuti, il più lungo in termini di punti nella storia degli Slam per un singolare femminile (superato il 20 a 18 di Tsurenko-Bogdan a Wimbledon 2023). Anna ha chiuso al decimo match-point complessivo (ne aveva avuti due nel dodicesimo gioco più gli otto nel tie-beak), su un rovescio incrociato di Rybakina terminato in corridoio, dopo averne annullati a sua volta sei.

“E’ il più bel giorno della mia vita”, si è lasciata andare Blinkova nel ringraziare il pubblico per il supporto ricevuto. Per la russa è la vittoria più importante in termini di classifica della sua avversaria, la seconda contro una top five dopo quella su Garcia al Roland Garros dello scorso anno.  

Ha vinto la più coraggiosa delle due. Rybakina, campionessa a Wimbledon 2022, era data addirittura come favorita del torneo, soprattutto dopo il successo a Brisbane ad inizio mese quando in finale aveva lasciato solo tre giochi a Sabalenka (che l’aveva sconfitta a Melbourne nella sfida per il titolo dello scorso anno). Al contrario, Blinkova prima dell’Australian Open non aveva ancora vinto un match in questo 2024. In compenso aveva battuto la kazaka sia in un ITF da 100mila dollari a San Pietroburgo nel 2017 che in un torneo junior.

Nella notte australiana Anna si è dimostrata la più potente e precisa da fondo in un primo set in cui ha risposto molto bene mettendo a segno il break decisivo nel terzo gioco e non concedendo alcuna chance per rientrare alla sua avversaria. Rybakina è andata sotto di un break anche nel secondo parziale (sempre nel terzo gioco) ma ha recuperato immediatamente approfittando del crescere del numero degli errori della russa. Nel decimo game Elena si è procurata la prima palla-break dell’incontro che ha trasformato con un diritto vincente pareggiando il conto (6-4).

Nella frazione decisiva Rybakina si trovata per tre volte indietro di un break ma, dopo aver anche annullato due match-point (meglio: sul primo ha piazzato un rovescio vincente, sul secondo è stata Blinkova a sbagliare, sempre di rovescio) nel dodicesimo game, è riuscita a rifugiarsi nel tie-break.

L'abbraccio a fine match tra Blinkova e Rybakina (foto Getty Images)

In un finale avvincente, ma dai contorni da psico-dramma, Rybakina ha salvato altri sette match-point e ne ha a sua volta mancati sei, pagando una serata a dire poco storta con il diritto. Sul 20-20, però, Blinkova ha vinto uno scambio di dodici punti correndo come una matta per tutto il campo e sul decimo match-point ha accompagnato con lo sguardo il rovescio della kazaka atterrare in corridoio.

Al terzo turno Blinkova, mai così avanti a Melbourne, affronterà Jasmine Paolini, n.31 WTA e 26esima testa di serie, già battuta in tre delle cinque sfide precedenti.

BLINKOVA: "MI E' SERVITO MOLTO CORAGGIO PER VINCERE IL TIE-BREAK"

"Dopo aver mancato match point, quando mi sono trovata a un punto dalla sconfitta in risposta, mi son venuti tanti pensieri: se serviva la prima forte, sarebbe finita - ha detto in conferenza stampa -. Ho cercato di allontanarli. Mi dicevo di tagliare il colpo, di accelerare la mano in risposta, di rimanere solida, di correre ovunque e rimettere tutto in campo. Quando ho avuto match point andavo di fretta, le mani mi tremavano. Provavo ad essere aggressiva, ma sbagliavo tanto. Sul match point sono riuscita a non sbagliare, ho tirato due rovesci corti ma pesanti e sono felice di averli messi in campo".

Per vincere il tie-break infinito, ha aggiunto, "mi è servito molto coraggio. Cercavo il giusto equilibrio tra solidità e aggressività, non volevo andare di fretta, ma farle giocare semre un colpo in più. Nel secondo set Elena ha aggredito di più, ha fatto un passo in avanti e mi ha fatto giocare sulla difensiva. Nel terzo mi son detta di attaccare di più, di colpire più forte, di farla muovere. Mi sono serviti calma e sangue freddo per restare nel momento, giocare un punto dopo l'altro senza pensare a quello appena perso".

Non semplice né scontato per chi, come Blinkova, ha raccontato di essere una perfezionista. "In passato non ero contenta anche se vincevo il punto, se non lo chiudevo come avrei voluto, con un bel colpo. Ora mi dico che ogni punto che vinco è buono, ogni colpo che metto in campo è buono. Mi dico di stare calma, di respirare, che non devo sentirmi frustrata dopo un errore perché sbagliano tutti, è normale".

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