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Matteo, per la terza volta approdato al quarto turno ai “The Championships” strappa il primo set al giovane spagnolo, numero uno del mondo, ma poi cede con onore alla distanza. Già nei quarti Sinner (n.8), che martedì affronterà il russo Safiullin, rivelazione del torneo
di Tiziana Tricarico | 10 luglio 2023
Dura un set il sogno dell’azzurro contro la miglior versione dello spagnolo mai vista sui prati. Il ragazzo di El Palmar impara alla svelta e dimostra una maturità nella gestione della partita inversamente proporzionale al numero dei suoi anni. Ma Matteo può essere comunque molto orgoglioso, soprattutto considerando che un paio di settimane fa nemmeno era poi così sicuro che avrebbe giocato il torneo che, come ha detto più volte, “gli ha cambiato la vita”. Esce di scena a testa altissima Matteo Berrettini negli ottavi a Wimbledon, terzo Slam stagionale in corso sull’erba dell’All England Club di Londra e che quest’anno - di nuovo aperto a tutte e con punti validi per il ranking mondiale dopo il pasticcio del 2022 - distribuisce un montepremi record: 44.700.000 sterline.
Nel match che ha chiuso il programma sul mitico Centre Court, il 27enne romano, n.38 ATP, finalista nell’edizione del 2021, ha ceduto 36 63 63 63, dopo una battaglia di oltre tre ore, allo spagnolo Carlos Alcaraz, numero uno del mondo, alla terza partecipazione, che per la prima volta centra i quarti (nel 2022 fu stoppato negli ottavi proprio da un azzurro: Jannik Sinner).
???? CARLITOS ????@carlosalcaraz defeats Matteo Berrettini 3-6, 6-3, 6-3, 6-3 to reach the #Wimbledon quarter-finals for the first time#Wimbledon pic.twitter.com/IR1O6YIlbx
— Wimbledon (@Wimbledon) July 10, 2023
Il 20enne di El Palmar (Murcia) era in vantaggio per 2-1 nel bilancio dei confronti diretti, tutti piuttosto combattuti, ma i due non si erano mai affrontati sull’erba. Matteo inizia il primo set annullando due palle-break nel game d’apertura (1-0) e nel settimo ne cancella un’altra con un drop- shot da antologia (4-3). Dopo aver faticato più di Carlos nei turni di servizio, nell’ottavo gioco Berrettini caccia in rete il diritto sulla prima chance di break offerta dallo spagnolo ma sulla seconda il diritto incrociato di Alcaraz è largo di un soffio (5-3). Nel game successivo il numero uno del mondo cancella un primo set-point con un diritto incrociato che centra l’angolino ma sulla seconda opportunità il rovescio incrociato di Berrettini non perdona: è 6-3, con un parziale di 12 punti a 5 per l’azzurro da quando ha annullato la palla-break.
Alcaraz corre a sincerarsi delle condizioni di Berrettini dopo la caduta nel primo punto del secondo set (foto Getty Images)
Un brivido nel primo punto della seconda frazione con Berrettini che finisce pesantemente sull’erba con un’espressione sofferente che spaventa, visti gli infiniti problemi fisici del romano: Alcaraz corre ad aiutare l’avversario ed il sorriso di Matteo rassicura un po’ tutti. Nello stesso game l’azzurro non sfrutta una palla-break, imitato dallo spagnolo in quello successivo.
Passaggio a vuoto di Berrettini nel quarto gioco: il servizio non lo aiuta come al solito, commette tre errori di diritto e Carlos centra il break a zero salendo 4-1 (primo break subito dall’azzurro dopo i primi 60 turni di battuta tenuti nel torneo!). Matteo resta in scia ma nel nono game, dopo aver commesso un doppio fallo ed un gratuito di diritto sui primi due set-point, sul terzo pareggia il conto (6-3) con un drop-shot che sorprende non solo l’azzurro.
Altro passaggio a vuoto di Berrettini nel terzo gioco del terzo parziale, dove si ritrova 0-40, un po’ scoraggiato anche dalla pazzesca continuità in risposta del 20enne di El Palmar: Matteo recupera, salva anche una quarta palla-break (meglio: la spreca Alcaraz tirando fuori il diritto) e poi una quinta ma sulla sesta Carlos, che chiude con uno smash complicatissimo, è davvero troppo bravo (2-1).
Lo spagnolo conferma il vantaggio (3-1) ed incrementa ancora il livello del suo tennis. Berrettini prova ad arginare, ma nel nono game offre altre due palle-break che sono altrettanti set-point: lo spagnolo non li sfrutta ma sul quarto è l’azzurro a spedire lungo il diritto (6-3).
Il numero uno del mondo inizia il quarto set con due doppi falli consecutivi ma si riprende immediatamente (1-0). Al cambio campo sul 2-1 per lo spagnolo, Berrettni chiede al giudice di sedia di far chiudere il tetto in modo che possano essere accese le luci sul Centrale perché per lui la luce è insufficiente ed aggiunge “è un problema più per il mio tipo di gioco che non per il suo”. E sul 2-2 la decisione di chiudere il tetto arriva: dopo un quarto d’ora circa il match riprende indoor.
Ma non cambia nulla Alcaraz va come un treno mentre Berrettini nell’ottavo gioco sbaglia troppo e cede la battuta a “quindici” (5-3). Nel game successivo Matteo annulla il primo match-point con una risposta che costringe lo spagnolo all’errore mentre sul secondo è Alcaraz a mettere lunga la volée mentre sul terzo commette doppio fallo: ma il quarto è quello buono, con la risposta di rovescio di Berrettini che termina larga (6-3). Pubblico tutto in piedi, insieme ad Alcaraz, ad applaudire Matteo che saluta uscendo dal Centrale.
Matteo era rimasto fuori di un soffio dal seeding: per lui era solo la quarta presenza in tabellone a Wimbledon dove, a parte la storica finale del 2021, ha raggiunto gli ottavi, oltre in quest’edizione, anche nel 2019 (stoppato da Federer).
Stagione a dir poco travagliata per il tennista allenato da coach Vincenzo Santopadre, segnata pesantemente dagli infortuni: un bilancio per lui nel tour maggiore di 10 vittorie ed 8 sconfitte, compresi i tre successi sui prati londinesi, contro Lorenzo Sonego, n.42 ATP, all’esordio, contro l’australiano De Minaur, n.17 del ranking e 15 del seeding, al secondo turno, e contro il tedesco Zverev, n.21 del ranking e 19esima testa di serie, al terzo. Troppo alta da scalare la montagna Alcaraz, ma Berrettini ci ha provato comunque fino in fondo, e questo, visti gli ultimi mesi, è già una vittoria. The hammer is back!
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