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Matteo è in gara nello Slam australiano per la settima volta: a Melbourne vanta la semifinale, raggiunta due anni fa. "I cambiamenti nel team? Hanno portato nuovi stimoli e nuova energia"
11 gennaio 2025
Matteo Berrettini
C'è mancato poco che riuscisse anche ad essere testa di serie nel primo Slam dell'anno Matteo Berrettini, che debutterà martedì contro il britannico Cameron Norrie (battuto in finale sull'erba del Queen's nel 2021). Nel 2024 il 28enne romano non aveva potuto partecipare perché infortunato: era anche andato a Melbourne ma aveva dovuto dare forfait a 24 ore dall'esordio. Di lì ad un paio di mesi sarebbe rientrato nel tour ed avrebbe iniziato la scalata in classifica che lo ha portato a ridosso dei top 30. Nelle parole dell'azzurro c'è tanto entusiasmo e voglia di giocare: "Cosa mi è rimasto del 2024? La voglia di rivevere quelle emozioni.... La parola che mi sono dato per quest'anno è 'gusto'. Il gusto di giocare, di lottare, di fare quello che amo anche nei giorni in cui le cose non funzionano.... Quando erano giovane e venivo qui per le prime volte mi andava bene quasi tutto: voglio ritrovare la gioia di quel ragazzo che si approcciava al tennis", ha detto nell'intervista all'inviato di SuperTennis Dario Castaldo in occasione del media day alla vigilia dell'Australian Open.
Il semifinalista dell'edizione del 2022 gioca a Melbourne Park per la settima volta, e nei piani alti del ranking è uno dei più esperti: "L'età? Per la prima volta ho incominciato a sentirla questa cosa, ma è una cosa positiva perchè sono tanti anni che gioco a tennis ad alto livello.... E nonostante tutto, gli infortuni soprattutto, riesco a competere ad un livello buono. Quindi sento in me anche quel tipo di esperienza.... Arrivi qui, sai quello che ti aspetterà ma...la bellezza del tennis è che devi essere pronto a tutto".
