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Elisabetta chiude il suo RG speciale: “Mi sentivo un po’ vuota, non a caso lei è la n°3”

L’azzurra cede in due set alla statunitense Coco Gauff ma guarda con fiducia allo swing su erba: “Mi aiuterà a migliorare”

di | 02 giugno 2024

Elisabetta Cocciaretto in azione (foto Getty Images)

Elisabetta Cocciaretto in azione (foto Getty Images)

La seconda settimana Slam dei Top players è sempre caratterizzata da un evidente cambio di marcia. La dimostrazione è arrivata dai primi match di giornata sul ‘Philippe Chatrier’: i 40 minuti di Iga Swiatek prima, l’impeccabile prova di Coco Gauff sulla nostra Elisabetta Cocciaretto poi. 
 
Il Roland Garros più bello della 23enne marchigiana si è chiuso contro una numero 3 del mondo attenta e poco propensa oggi a lasciar spazio alla sua avversaria: “Oggi è stata molto difficile – ha ammesso la Cocciaretto in conferenza stampa - , lei è una grande avversaria ma io non ho fatto quel che avrei dovuto. Mi sentivo un po’ vuota e la cosa peggiore non è tanto la sconfitta quanto il fatto di non aver provato a far nulla di diverso in campo. Ho sbagliato subito, fin dal primo game, ero troppo negativa e non mi sono goduta il momento. Coco mi ha impressionato per come si è mossa sul campo, ha preso qualsiasi cosa, ha sbagliato poco e non mi ha concesso chances. Una non è numero tre al mondo per caso”.

Elisabetta Cocciaretto in azione (foto Getty Images)

In attesa dell’esame di diritto agrario, l’esame Roland Garros è stato comunque ben superato anche se, come si suol dire, non si finisce mai di imparare: “La strada è ancora lunga – Elisabetta analizza il suo percorso – devo imparare a gestire meglio tutte le situazioni. Per me si trattava della prima volta nella seconda settimana di uno Slam, ho capito che è importante arrivare a queste partite con più energie in corpo. Mi piacerebbe mettere qualcosa in più nel mio gioco anche se in questi anni sono già migliorata molto su smorzate e volée. Ho bisogno di un po’ di tempo per fare lo switch e utilizzarle di più in partita anche perché fino a 16 anni non sapevo cosa fosse la rete, cosa fosse una smorzata. Ho imparato negli anni ma sono cose lunghe da metabolizzare. La stagione su erba mi aiuterà molto in questo, così come il doppio…. giocarne di più mi permetterà di sbloccarmi mentalmente”.  
 
Qual è l’obiettivo a lungo termine della Cocciaretto? “Giocare tutta la stagione con continuità e diventare più professionale. A volte mi sento ancora tropo superficiale. Inoltre, per via dei tanti infortuni che ho avuto in carriera, mi alleno ancora poco, forse la metà rispetto alle altre. Basti pensare che negli ultimi mesi poche volte ho fatto la doppia seduta. Devo imparare a stare di più sul pezzo perché a volte sono poco pratica e faccio ragionare troppo la mente. Devo imparare a togliermi le tante insicurezze che ho per la testa, non servono”.  
 
Ora la Cocciaretto punta decisa allo swing su erba, una superficie di cui parla con entusiasmo: “Mi piace e credo possa aiutarmi a migliorare. Inoltre, credo di poter far bene, lo scorso anno ho fatto terzo turno e anche la prima volta ricordo di aver avuto subito belle sensazioni. Il sogno? Dopo aver giocato sulla ‘Rod Laver Arena’ e, oggi, sul ‘Philippe Chatrier’ spero di poter giocare anche sul Centrale di Wimbledon. Sarebbe un sogno”.
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