Il bilancio di questo suo 14.mo Wimbledon è decisamente in attivo: “Sono state due ottime settimane – ammette - , dopo 3 anni di assenza sull’erba devo dire che mi sono divertito. Ora sono un po’ dispiaciuto ma il bilancio è assolutamente positivo. Gioco perché amo ancora questo sport, non devo dimostrare nulla a nessuno, sono contento perché sto giocando bene e mi sto divertendo”.
Con i suoi 37 anni, Fabio ha attraversato tutte le ‘epoche’ del tennis italiano recente. Da veterano e, soprattutto, appassionato di questo sport, gioisce per il momento d’oro del nostro movimento: “Ci stiamo rifacendo gli occhi con Jannik e tutti gli altri giovani – conclude - . E’ bello vedere la passione che Sinner sta portando in Italia e questa è una grande cosa. Dopo che per 20 anni si è parlato solo di Roger, di Rafa e di Nole, ora tocca agli italiani. Io ho sempre tifato per il tennis, anche se ovviamente la vivevo da agonista e c’era sempre la rosicata sportiva se perdevo, adesso guardo il tennis e sorrido. Siamo in tanti e parlano di noi, finalmente in Italia si parla del nostro sport, non è più solo calcio calcio calcio”.