Le ‘Legends’ incoronano Jasmine: “E’ pronta a vincere uno Slam”

C’è un terrazzino che affaccia sui campi di allenamento di Aorangi Park. Jasmine Paolini, proprio sul campo lì sotto, palleggia con la junior azzurra Vittoria Paganetti, si confronta con coach Renzo Furlan, parla con il preparatore Andrea Bracaglia: prepara così, sempre con il sorriso sulle labbra, la prima semifinale della carriera sui prati di Wimbledon.

Nel frattempo, sul terrazzino, le ‘Legends’ (impegnate nel torneo delle ‘vecchie glorie’) si fermano ad ammirare e a celebrare l’esplosione della ragazza di Bagni di Lucca, la più bella sorpresa del 2024: “La sua stagione è straordinaria – spiega l’ex numero 1 del mondo Martina Hingis - . Da quando ha fatto finale con la squadra italiana in Billie Jean King Cup è sbocciata. Non credo che in quel momento molti sul Tour si sarebbero immaginati una cosa del genere. E’ brava, simpatica ed è un grande esempio per tutte le più giovani. E’ la prova vivente che non bisogna essere necessariamente alte 1.80 e che non devi essere una ‘wonder woman’ tutta potenza per scalare il ranking; si può far bene anche lavorando su altre abilità, sulla tecnica, sul talento, sulla tattica.  Lei è piccolina ma ha potenza e abilità fisiche straordinarie, oltre ad essere molto forte mentalmente. Ora che ha 28 anni ha trovato la quadra e ha iniziato la sua stagione migliore”.

L’ex numero 1 del mondo (sia in singolare sia in doppio), nonché regina di quattro prove dello Slam, Kim Clijsters, risponde con entusiasmo a chi le chiede cosa ama di più della Paolini: “La prima volta che l’ho incontrata sarà stato tre anni fa – racconta - , ho sempre apprezzato la sua energia, sia in campo sia fuori dal campo. Mi ha sorpreso il modo in cui ha sviluppato la sua personalità; la vedi lottare su ogni punto, la vedi giocare punti lunghissimi, difendersi, attaccare ma allo stesso tempo, se commette un errore, la vedi sempre sorridere… e questo è una cosa rara nel tennis moderno, soprattutto quando sei in Top 10. Ha delle capacità innate straordinarie e ha una bella mentalità, per questo motivo la apprezzo ed è per questo motivo che ha creato tanta energia positiva intorno a sé.  Il pubblico la ama e si vede, sono certa che ci farà divertire ancora per molto tempo”.

Francesca Schiavone, che da ex numero 4 del mondo, detiene il best ranking all time tra le italiane, analizza con passione le qualità di Jasmine: “Arrivano da un gran lavoro fatto con Renzo – spiega l’ex regina del Roland Garros - , ora ha la consapevolezza di poter vincere contro chiunque, e questo è importante; Jannik lo ha capito a 18 / 19 anni, lei ha iniziato a crederci lo scorso anno e questo le ha permesso di fare il salto di qualità. Penso possa vincere il torneo, non vedo avversarie con capacità tali da poterla travolgere. Fino a qualche anno fa la battevano sia di peso sia di personalità, ora non più. Può davvero essere arrivato il suo momento”.

Prima di accompagnare Jasmine Paolini in Top 5, Furlan era stato tra gli artefici del successo della Schiavone al Roland Garros: “Renzo è un coach molto ordinato, sa quello che ti propone e lavora sulle tue qualità. Ti dà un gran senso di sicurezza e calma e ti trasmette un ordine tattico ed emotivo molto precisi. Poi ovviamente tocca a lei scendere in campo e metterle in pratica, ma hanno fatto uno splendido lavoro insieme”.  Francesca ricorda bene la prima volta che se l’è trovata di fronte: “Era piccolina, era venuta in Fed Cup e non ascoltava nessuno - ricorda - . Era una bella testarda ma già allora si intravedevano le grandi capacità con i piedi e nella gestione delle situazioni. Ora ha fatto un salto di qualità sia a livello tattico sia di consapevolezza. Ora sa di poter fare determinate cose, sa di essere diventata una delle più forti del mondo”.