-
Slam

Medvedev il tattico: "Scelte giuste, pensate apposta per giocare con Jannik"

Il russo parla delle chiavi del confronto vinto in 5 set con l'azzurro, ma ammette che in quel terzo set così equilibrato la partita avrebbe potuto cambiare padrone...

09 luglio 2024

Per noi è stato molto doloroso, come per Jannik Sinner. Per Daniil Medvedev, invece, il match dei quarti sul Centre Court ha portato un risultato in grado di rilanciare le ambizioni erbivore del russo, alla seconda semifinale di fila in quel di Wimbledon.

LA PARTITA

“Come ci si sente? Benissimo – spiega il moscovita – anche se adesso sono stanco e anche se è stato un match di alti e bassi, da parte di entrambi. Ho visto che lui a un certo punto non è stato bene, poi si è ripreso ed è tornato a esprimere un ottimo tennis. Ma alla fine sono contento di come ho giocato e di essere nuovamente in semifinale”.

LA TATTICA

“Tatticamente, dal mio punto di vista, tante cose hanno funzionato bene in questa occasione. Tante cose che avevamo preparato nello specifico per affrontare Jannik. Ho servito bene e ho risposto bene, cercando di giocare vicino alla riga di fondo. Qui a Wimbledon riesco a farlo piuttosto bene, anche se ovviamente dipende dal servizio che ricevi. Contro Struff che viaggia sui 230 orari, meglio non stare troppo avanti. In generale, il mio problema è che ho bisogno di tempo per i miei colpi, dunque non sempre riesco a tenere fede all'intenzione di stare vicino alla riga”.

LE OCCASIONI

“Le occasioni? È il bello del tennis. In finale in Australia ne ho avute io, magari avrei vinto il titolo se avessi fatto scelte diverse. Stavolta sentivo che avrei potuto vincere il primo set, ma del resto avrei potuto perdere il terzo. Quando mi sono presentato a rete e lui ha avuto quel passante di rovescio, mi sono detto che era finita. Invece ho avuto un'altra chance, buon per me. Il fatto è che sono queste cose, del tennis, che a volte ti fanno impazzire...”.

LE VITTORIE AL QUINTO

“Le vittorie al quinto? Ho sempre detto che in questo sport molto dipende dall'esperienza, è quella che ti permette di fare progressi. La prima volta che faccio qualcosa sono sempre molto nervoso. Poi imparo e mi tranquillizzo. È accaduto con i Masters 1000, con gli Slam, con i 5 set. È un percorso”.

CARLOS ALCARAZ

“Alcaraz? Dovrò giocare meglio rispetto a quanto è accaduto l'anno scorso, questo è chiaro. Ma molto passerà dal mio servizio, perché se mi porterò qualche punto comodo sarà tutt'altra partita. Lui sa giocare a tennis, sa fare tutto: serve, risponde, gioca la palla corta, viene a rete. Per questo sarà importante il mio rendimento: contro di lui sai che devi fare tutto al massimo”.

GLI SLAM

“Cerco di non pensare troppo agli Slam che ho perso di poco. Avrei potuto averne di più sì, 6, 10, 26, più di Djokovic (ride, ndr). Ma è andata così, anche se alcune sconfitte sono più dolorose di altre, come quella in Australia contro Nadal. In ogni caso, sempre meglio la finale che uscire al secondo turno contro Ruusuvuori, come stava accadendo. In realtà il mio obiettivo non è soltanto vincere un altro Slam, ma anche non avere rimpianti alla fine della carriera”.

Loading...

Altri articoli che potrebbero piacerti