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Sabalenka all'attacco: “Prima o poi vincerò, ne sono sicura”

A un anno dal k.o. contro Coco Gauff, la bielorussa è di nuovo in finale a New York. “Ho imparato a non deprimermi dopo le sconfitte, quindi credo che prima o poi vincerò il trofeo”. Magari già sabato, contro Jessica Pegula. “Con lei sempre grandi sfide”. La statunitense: “Una finale qui era il mio sogno da bambina”

06 settembre 2024

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A 12 mesi dalla sconfitta contro Coco Gauff, Aryna Sabalenka è pronta a riprovarci. Battuta Emma Navarro, la bielorussa andrà di nuovo a caccia del titolo dello Us Open. “Mi sono emozionata nel finale – ha detto in conferenza stampa –, soprattutto nel secondo set, quando ho avuto i flashback dello scorso anno sentendo quell'atmosfera. Sono molto contenta di essere riuscita a chiudere in due set, controllando le emozioni”. Poi Aryna è tornata sulla decisione di non giocare le Olimpiadi per concentrarsi sulla stagione sul cemento. “Mi ero infortunata prima di Wimbledon e non avrei potuto giocare a Parigi. Ho comunque deciso di sacrificare qualcosa nella programmazione, per arrivare al meglio qui”.

Sabalenka ripensa alla finale dello scorso anno, persa in modo rocambolesco dopo un grande primo set. “Ho mancato delle occasioni qui? Sì, ma è sempre bello tornare, questo torneo mi piace tantissimo. Penso sempre che prima o poi conquisterò il trofeo, perché non mi deprimo dopo le sconfitte. Provo sempre a imparare. Ho preso una pausa e riordinato i miei pensieri. Mi ha fatto bene”.

Da parte della numero 2 del mondo anche un pensiero su Jessica Pegula, sua avversaria nella finale di sabato. “Sta giocando il suo miglior tennis ed è tornata protagonista. In passato ci sono state diverse grandi battaglie fra di noi, l'ultima a Cincinnati. Con lei sarà una grande sfida, quando è in forma è una giocatrice incredibile. Il pubblico? Meraviglioso. Sono rumorosi, ma durante il punto ti lasciano giocare. L'anno scorso si sentivano anche durante il punto. Io ho lavorato per imparare a restare calma nei momenti cruciali. Spero che l'allenamento e il cambio di mentalità possano dare i frutti sperati.

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Se Aryna Sabalenka è felice, la sua prossima avversaria Jessica Pegula è decisamente raggiante, perché giocherà la sua prima finale Slam in casa, conquistata dopo rocambolesco successo in rimonta sulla ceca Karolina Muchova, arrivata a condurre per 6-1 2-0 e palla del 3-0. “Nel primo set – ha detto l’americana – ero imbarazzata, è stata una partita difficilissima. Sono andata subito sotto, poi lei ha sbagliato una volée (sulla palla del 3-0, ndr) e da lì ho provato a ribaltare l'inerzia. È stato un punto di svolta. Fino a quel momento ero piatta, non nervosa. Quando ti senti così non è facile trovare la chiave. Ho cercato di trovare l'adrenalina giusta per rincorrere ogni pallina”.

Pegula fa un passo indietro, tornando al quarto di finale vinto contro Swiatek. “Oggi sono entrata in campo un po’ scarica, perché battere Iga è stata una liberazione mentale. Ogni giorno ci si può sentire in un modo diverso. Sabalenka? È una grande giocatrice su questi campi, ma anche io me la cavo. A Cincinnati, l'ultima volta che mi ha battuto, ha servito in un modo incredibile. Posso farla muovere ed essere aggressiva, giocare bene in risposta e provare a metterla in difficoltà”.

Jessica pensa ai suoi sogni, vicini alla realizzazione. “Se a inizio anno mi avessero detto che sarei arrivata in finale Us Open mi sarei messa a ridere. È quello che penso e sogno sempre, arrivare in fondo nello Slam di casa. È il mio sogno da bambina, ma so che il lavoro non è ancora terminato”.

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