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Continua spedita la marcia della n.2 al mondo Aryna Sabalenka (“La chiave di questi successi penso stia nella mentalità”) e della campionessa in carica Coco Gauff (“Se non ho una mentalità aggressiva va tutto a rotoli”). Al terzo turno per loro, rispettivamente Alexandrova e Svitolina
29 agosto 2024
Ha impiegato esattamente un’ora di gioco Aryna Sabalenka per superare, in due set (6-3 6-1), una Lucia Bronzetti che comunque non ha sfigurato, soprattutto nel primo parziale. Una prestazione maiuscola, quella della n.2 del mondo, soprattutto con il servizio, con il 77% di punti vinti con la prima e l’82% con la seconda. Alla fine saranno 5 gli ace e 24 i vincenti per la bielorussa, finalista a New York lo scorso anno, dopo che nei due tentativi precedenti si era sempre fermata in semifinale.
Continua così la sua corsa per provare a portarsi a casa lo Slam a stelle e strisce e centrare l’accoppiata major sul cemento Australian Open-Us Open. Tra le grandi favorite della vigilia, sul cammino di Aryna c’è ora Ekaterina Alexandrova per un tabellone che pare abbastanza favorevole, anche se ad attenderla in semifinale potrebbe esserci la giocatrice che lo scorso anno le ha negato il titolo: Coco Gauff. Il cemento resta comunque la superficie migliore per esprimere il suo tennis esplosivo. “Sono molto contenta - dice - del livello che ho espresso oggi. Avevo di fronte un'avversaria davvero tosta, anche se a leggere il punteggio non sembra. Non è stato facile giocare contro di lei”.
Ma la prima domanda in conferenza stampa è sull’adorabile bambina che era vestita come lei e aveva anche lo stesso tatuaggio di una tigre: “È stato un momento davvero adorabile - ha raccontato la bielorussa -, ho alzato lo sguardo e ho visto sul grande schermo una mini me. Ma quanto era carina? (ride, ndr). Ispirare le giovani generazioni è uno degli obiettivi che mi sono data”.
Con il successo di stanotte sono 14 i set consecutivi vinti dalla Sabalenka dall'inizio del torneo di Cincinnati: “La chiave di questi successi penso stia più che altro nella mentalità, nell’essere davvero concentrata. A prescindere da quello che succedeva in campo, io ero calma, controllata e pronta a dare il 100%. Qualche anno fa ero sempre in balia degli eventi, mi arrabbiavo o mi sentivo frustrata e perdevo facilmente i match”.
“Per arrivare al top - ha continuato la n.2 del mondo parlando della sua maturazione - devi assolutamente concentrarti sul tennis. Deve essere la tua vita. Devi pensare a quale aspetto del gioco puoi migliorare e a tutte queste cose, ma allo stesso tempo devi anche divertirti. In campo si lavora duramente ma poi fuori dal campo devi dimenticarti del tennis e cercare di goderti la vita, trovare le piccole cose che ti portano gioia. Negli anni e con l’esperienza, ho scoperto che è davvero utile riuscire a separare la vita della tennista, con i suoi obiettivi, dalla vita e basta. Cose semplici. Fare colazione in un buon locale, bere un buon caffè, cenare bene, passare del tempo con gli amici e la famiglia”.
Arina ha anche parlato della sua amicizia speciale con Paula Badosa: “Trovare una persona così simile a te e che abbia lo stesso tipo di mentalità, gli stessi pensieri su diversi argomenti è incredibile. Avere un'amica nel circuito è davvero fantastico. Soprattutto se si considera che in campo si è avversarie. Sono molto felice di vederla in forma. Quando era in difficoltà ho cercato di aiutarla. Le dicevo: ‘Se hai domande, chiedi. Sono qui per aiutarti, per qualsiasi cosa tu abbia bisogno’. Direi che è tornata al suo massimo livello. Sono davvero felice per lei, se lo merita perché è una lottatrice, lavora sodo e, insomma, è una persona fantastica”.
In conclusione, Sabalenka ha anche parlato dell’avversaria che l’aspetta al terzo turno, Ekaterina Alexandrova: “È una grande giocatrice. Abbiamo giocato partite molto combattute (sono 3-3 negli scontri diretti, ndr). È molto aggressiva e serve bene. Credo che questa superficie si adatti molto bene al suo tennis. Sarà impegnativo affrontarla ma non vedo l'ora di disputare un altro grande match”.
Anche la campionessa in carica degli US Open Coco Gauff è passata al terzo turno senza particolari problemi, sconfiggendo la 37enne tedesca Tatjana Maria per 6-4 6-0, in un'ora e 20 minuti. Ma il punteggio non dice tutto: “Se avessi servito meglio, il primo set sarebbe stato più facile - ha ammesso Gauff - ma il mio lancio di palla era troppo in avanti e troppo basso e le mie velocità erano inferiori al solito. Penso di essere stata tra i 110 e i 115 (miglia all’ora, circa 180 km/h, ndr) mentre nel match precedente ero intorno ai 120 (193 km/h, ndr)”.
“Se non ho una mentalità aggressiva - ha continuato la 20enne americana - va tutto a rotoli. Oggi mi accontentavo solo di ‘metterla dentro’ perché sapevo che non mi avrebbe fatto male in risposta. Ma a volte penso di servire meglio contro le giocatrici più forti, perché so di dover dare il massimo”.
In una serata calda e parecchio umida sull'Arthur Ashe Stadium, la Gauff è riuscita a portare a casa il primo parziale solo dopo 55 minuti e nonostante sette doppi falli, 20 errori non forzati e con una bassa percentuale di prime di servizio (47%).
Dopo il primo set però la sua avversaria, la 37enne tedesca Tatjana Maria (n.99 del ranking Wta), non è più riuscita ad arginare la terza giocatrice del mondo che in mezz’ora ha vinto tutti i game successivi, tanto che ha finito la giornata con una sessione extra di allenamento. “Adoro Tatjana e la sua famiglia. È molto fastidioso giocare con lei perché colpisce tantissimi slice e quindi sei tu a dover generare tutta la potenza e questo è molto dispendioso. Questa è stata la classica partita-test che bisogna superare”.
Nel prossimo turno affronterà l’ucraina, n.28 Wta, Elina Svitolina, con cui ha un bilancio in parità (1-1): ”Ovviamente è un'avversaria ostica, una veterana. Sa fare praticamente tutto. È molto solida da fondo campo. Quando ho giocato contro di lei a inizio anno a Auckland, è stato un match molto fisico. La sfida sarà trovare l'equilibrio giusto tra l'essere aggressiva e non lasciare che sia lei a dettare il gioco, ma anche non commettere troppi errori gratuiti. È un'avversaria tosta e, a prescindere dal suo stato di forma, credo che sarà sempre difficile batterla. So che dovrò esprimere il mio miglior tennis per vincere”.
In chiusura, Coco ha anche divagato sull’outfit delle giocatrici: “Negli Slam ci sono molte persone curiose di vedere cosa indossano le giocatrici. E questo vale soprattutto per me, Naomi e Marta Kostyuk. Ovviamente quando Serena (Williams, ndr) giocava, tutti guardavano a cosa avrebbe indossato lei. Per gli Us Open ho scartato il primo abbigliamento perché non mi piaceva e l’abbiamo sostituito… penso che abbiamo fatto un ottimo lavoro (ride, ndr)”.