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Slam

Paolini ci crede: "Sognare è la cosa più importante, voglio godermi la finale"

Sogna ragazza sogna, Jasmine fa la storia. La vittoria netta sulla Andreeva le regala la prima finale Slam. E da lunedì sarà almeno numero 7

di | 06 giugno 2024

La felicità di Jasmine Paolini (foto Getty Images)

La felicità di Jasmine Paolini (foto Getty Images)

Sono davvero tanto, tanto, tanto felice!”. E’ un sorriso speciale quello che Jasmine Paolini regala ai giornalisti provenienti da ogni parte del mondo presenti al Roland Garros. “Sono in una finale Slam – ripete a voce alta – sembrava una cosa impossibile… e invece è tutto vero!”.
 
Jas racconta gli inizi: “A 5 anni mi sono innamorata di questo sport e adesso è la mia vita”; racconta le difficoltà e i dubbi: “spesso mi sono sentita dire giochi bene, potresti fare di più, potresti fare grandi cose, ma io ero la prima a non crederci fino in fondo”; racconta la gioia più grande: “Certo, l’ho sognato, ma sono cose difficili da sognare, soprattutto per come sono fatta io. In questo momento mi sto godendo il torneo, sto pensando alla finale, al doppio… non sto realizzando tanto il fatto di essere in una finale Slam, il fatto di essere almeno numero 7 del mondo”.
 
Jasmine arriva alla finale del Roland Garros 2024 dopo un lungo percorso: “Sapevo di poter far bene ma avevo bisogno di prove concrete, avevo bisogno che sentissi mie le partite vinte, le partite perse, quelle lottate con giocatrici forti. Ho acquisito pian piano questa sicurezza”.

Tutta la gioia di Jasmine Paolini (foto Getty Images)

Contro il giovane fenomeno Andreeva, la tennista di Bagni di Lucca ha dato vita ad una partita quasi perfetta: “Non so se oggi ero favorita anche perché avevo perso con lei la settimana scorsa. A 17 anni aveva fatto molto meglio di me a livello Slam quindi era una situazione strana per tutte e due. All’inizio ero parecchio nervosa, facevo fatica ma poi ho fatto il break e mi sono un po’ sciolta. Ci sono stati game combattuti ma alla fine è filato tutto liscio. Sono contenta di come l’ho gestita, lei è una tennista completa, difende bene, serve bene, è fortissima e non è una cosa banale giocare in quel modo a 17 anni”.
 
Sabato in finale l’ostacolo più duro: “Con Iga sarà dura, non so se sarò nervosa ma credo di si… anzi, spero di essere un po’ nervosa. La tensione deve esserci, è una finale di prestigio contro una tennista che ha già vinto 3 volte. L’obiettivo è fare prestazione, divertirmi e godere il momento. Sto cercando di organizzare per far venire i miei genitori, è giusto che vengano, è un momento pazzesco anche per loro e li voglio qui con me”.
 
Jasmine è la terza italiana in finale a Parigi dopo Schiavone ed Errani: “La finale della Schiavone nel 2010 la ricordo benissimo – racconta - , ero al circolo davanti alla tv con altri ragazzini. Il ricordo è vivo e alla fine ricordo la gioia di tutti. Eravamo felicissimi anche perché in quel momento sembrava una cosa fuori dal mondo. Ora ci stiamo prendendo gusto, dopo Francesca è arrivata la Pennetta e ora c’è Sinner…. Slam, numeri 1, ci stiamo facendo l’abitudine e tutto sembra normale, anche se normale proprio non lo è. E Sara? – e le scappa una risata -  Mi spiace ma la sua finale non la ricordo proprio, ero un po’ più grande… forse stavo facendo altro!”.  
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