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Sono Olga, mi manda Nole: Danilovic vola negli ottavi a Parigi

La 23enne di Belgrado, esplosa nel 2018 a soli 18 anni vincendo il suo primo - e finora unico titolo WTA a Mosca - dopo tre stagioni da dimenticare, dal 2023 pare aver ritrovato la strada giusta e al Roland Garros, dov’è partita dalle qualificazioni, si gode il suo primo ottavo in uno Slam

di | 31 maggio 2024

L'esultanza di Olga Danilovic (foto Getty Images)

L'esultanza di Olga Danilovic (foto Getty Images)

Tra quelle che al Roland Garros brindano al primo ottavo Slam in carriera c’è anche lei, Olga Danilovic, 23enne mancina di Belgrado, n.125 WTA, che, superati tre turni di qualificazione, ha poi messo in fila nel main draw Trevisan (n.92 WTA), Collins (n.10 WTA e 11esima testa di serie) e Vekic (n.40), recuperando nelle ultime due sfide dopo aver perso il primo set (7-5 contro la statunitense, addirittura 6-0 contro la croata). Oltretutto, a causa dei disastri provocati sulla programmazione dalla pioggia, tra i due match Danilovic ha avuto appena 15 per riposare!

Contro Vekic la tennista seguita da coach Roberto Ortega non solo ha rimediato un “bagel” (6-0) in avvio ma nel set decisivo, già sotto 1-3, ha dovuto annullare alla croata tre opportunità per il doppio break. Donna ha servito due volte per il match e nel super tie-break è schizzata avanti 6-2: Olga l’ha riagganciata sul 7 pari e poi ha chiuso per 10 punti a 8. “Mi alleno per questo genere di situazioni - ha commentato a caldo commossa - e quando si presentano io voglio davvero tirare fuori il meglio e godermi il momento. E pure apprezzare la sofferenza. Nel tennis dopotutto a volte devi davvero soffrire come ho fatto io oggi”. Domenica Danilovic si giocherà un posto nei quarti con la ceca Marketa Vondrousova, n.6 del ranking e 5 del seeding, campionessa in carica a Wimbledon, anche lei mancina.

Sport e agonismo nel dna

Olga è la figlia del famoso cestista Predrag Sascha Danilovic e di Svetlana Radoševic, reporter per Radio-televizija Srbije. Nata il 23 gennaio del 2001, sotto il segno dell’Acquario, ha preso per la prima volta in mano una racchetta da tennis a 6 anni. A livello junior ha vinto tre Slam in doppio: Roland Garros 2016 in coppia con Paula Arias Manjón, Wimbledon 2017 con Kaja Juvan e US Open 2017 con Marta Kostjuk, raggiungendo la quinta posizione nel ranking junior. In singolare ha conquistato 4 trofei ITF su 6 finali complessive. Nel novembre del 2016 è diventata professionista, mentre dal 2018 rappresenta la nazionale serba nella Billie Jean King Cup. La serba è letteralmente esplosa a luglio del 2018 quando, a soli 17 anni, ha conquistato a Mosca il suo primo - e finora unico - trofeo WTA diventando la prima “millennial” ad aggiudicarsi un torneo del circuito maggiore.

Nella “River Cup”, WTA 250 che si è disputato solo quell’anno sulla terra battuta moscovita, Danilovic viene sconfitta nel turno di qualificazione da Badosa ma è ripescata come lucky loser: batte via via Schmiedlová, Kanepi, Julia Görges, top 10 e prima testa di serie, Sasnovic, quinta testa di serie e top 50, ed in una finale tutta classe 2001 supera Anastasia Potapova (75 67 64), in gara grazie ad una wild card. Incontro caratterizzato da ben 14 break e da una valanga di doppi falli (10 per la serba, 8 per la russa) dove a fare la differenza ci sono i 7 ace di Olga contro l’uno di Anastasia.

Con Danilovic che diventa la prima lucky loser a vincere un torneo dai tempi di Andrea Jaeger (Las Vegas 1980) guadagnando in un colpo solo 75 posizioni nel ranking ed arrivando al n.112 WTA.

Olga Danilovic e Novak Djokovic in United Cup

"Stay where your heart smiles"

Resta dove il tuo cuore sorride, recita la sua pagina Instagram con oltre 130mila follower: perché Danilovic non è soltanto una che sa giocare bene a tennis ma è anche una gran bella ragazza. Fisico da modella - o se parliamo di atlete, da saltatrice in alto - lunghe leve e servizio molto potente con la prima, ancora un po’ tremebondo con la seconda, colpisce fortissimo con entrambi i fondamentali: dotata di gran senso dell’anticipo paga ancora alti e bassi paurosi di concentrazione. Sempre sorridente nelle foto nel tempo libero, in campo mostra quasi sempre un’espressione corrucciata. L’essere figlia di un atleta famoso implica un carico di aspettative, pressione e responsabilità complicato da sopportare e dopo l’exploit a Mosca un lungo periodo di crisi manda a monte sforzi e sacrifici facendola precipitare addirittura fuori dalla top 200.

Olga Danilovic (foto Getty Images)

“Tutti pensano sia successo un evento scatenante ed invece la verità è che in quella settimana a Mosca tutte le tessere del mio tennis si sono incastrate perfettamente - ha raccontato in un’intervista -.  In seguito, invece, alcuni dettagli hanno influito in modo negativo: alcune mie scelte sbagliate sui tornei da giocare, qualche piccolo infortunio ed anche qualche brutto sorteggio. La mancanza di risultati ha avuto come conseguenza un crollo di fiducia. Intendiamoci, in realtà niente di tragico, solo che in quel periodo le ho vissute come qualcosa di terribile. Non vedevo le cose come faccio ora, semplicemente come una serie di circostanze sfortunate”.

Ed è a questo punto che entra in scena Novak Djokovic, da sempre il suo idolo indiscusso. Siamo nel bel mezzo della pandemia quando Nole la invita ad allenarsi nella sua Accademia di Belgrado. Detto, fatto Olga fa le valige, lascia la Spagna e l’Accademia di Alex Corretja e torna in Serbia. Il “metodo Djokovic” le permette ben presto di tornare a giocare con la determinazione e la grinta che avevano sempre fatto parte del suo bagaglio.

La (graduale) ripresa

All’Australian Open 2021 Danilovic supera per la prima volta tutti e tre i turni di qualificazione ed accede per la prima volta al tabellone principale di uno Slam, dove elimina anche la 16esina testa di serie Petra Martic prima di cedere alla statunitense Shelby Rogers. Allo US Open centra la seconda qualificazione nel main draw di un Major, imponendosi poi al primo turno sulla statunitense Alycia Parks prima di essere costretta al forfait contro Naomi Osaka.

Il 2022 si complica per alcuni problemi fisici costringendola a tornare in campo solo a maggio: a Parigi supera nuovamente le “quali”, batte l’ungherese Gálfi ma poi cede all’elvetica Teichmann, 23esima testa di serie. Ritorna ad esprimere il suo miglior tennis a Losanna, dove arriva in finale sia in singolare (arrendendosi alla croata Martic) che in doppio con Kiki Mladenovic, con la quale vince il suo secondo titolo nel circuito maggiore (dopo Tashkent 2018 con Zidansek).

La stagione 2023 per Danilovic inizia dalla United Cup: in singolare non brilla ma vince due doppi misti, uno in coppia proprio con Djokovic e l’altro con Medjedovic. Ancora al Roland Garros e sempre partendo dalle qualificazioni raggiunge per la prima volta il terzo turno in uno Slam arrendendosi solo a Jabeur. Poi grazie la semifinale nel WTA 125 di Gaiba ritorna in top 100 per la prima volta in cinque anni firmano il “best ranking”, n.93 WTA. A luglio vince il titolo nel WTA 125 di Bastad poi qualche altro problema fisico la convince a chiudere l’anno dopo New York (battuta al primo turno delle qualificazioni).

Olga Danilovic e Novak Djokovic in United Cup

Parigi è l'appuntamento... 

Anche il suo 2024 è cominciato dalla United Cup Down Under: hanno fatto il giro del web le sue foto con un Djokovic in versione showman che gioca con i quokka, i marsupiali tipici australiani famosi perché sembrano avere perennemente stampato un sorriso sul musetto…. Dopo aver fallito la qualificazione sia a Melbourne che a Linz, Olga ha deciso di scendere di categoria: sono arrivate così i quarti nel WTA 125 di Antalyab e la “semi” a La Bisbal d’Empordà. Ci ha riprovato nel “1000” di Madrid dove si è qualificata, ha battuto la francese Burel cedendo poi a Collins solo per 10-8 al tie-break decisivo (ma la “vendetta” sarebbe arrivata presto…). A Roma ha ceduto alla danese Tauson (anche lei protagonista al Roland Garros) al turno di qualificazione. E qualche giorno dopo è iniziata la sua fantastica corsa sulla terra francese.

Olga Danilovic colpisce di rovescio (foto Getty Images)

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