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Dopo dieci mesi da dimenticare la ceca sta piano piano ritrovando forma e risultati e a New York prova a cancellare la coda negativa dello scorso anno quando si infortunò al polso nella semifinale persa contro Gauff. Sarà lei l’avversaria di Paolini lunedì negli ottavi
di Tiziana Tricarico | 02 settembre 2024
Leggi la sua classifica attuale, n.52 WTA, e pensi ‘ok, come avversaria negli ottavi dello Us Open poteva andare molto peggio’. Poi però consideri che giusto un anno fa, dopo la semifinale Slam raggiunta proprio a New York, firmava il “best ranking”, n.8 WTA, subito prima dell’inizio del “calvario”. Se poi aggiungi che il nome della giocatrice in questione è Karolina Muchova, ennesimo prodotto di talento della scuola ceca, allora incominci a preoccuparti un po’ di più. Soprattutto alla luce del fatto che non l’hai mai battuta, anche se è un bel po’ che non te la ritrovi davanti.
Lunedì Jasmine Paolini, n.5 del ranking e del seeding, finalista Slam quest’anno sia al Roland Garros che a Wimbledon e mai così avanti agli Us Open, si giocherà un posto nei quarti con la 28enne di Olomuc (n.52 WTA), semifinalista nell’edizione del 2023 (l’anno in cui è stata top ten). Muchova ha vinto tutte e tre le sfide precedenti con l’azzurra, la più recente (in tre set) al terzo turno del WTA di Melbourne 1 (cemento) nel 2021. Fin qui nel torneo Karolina ha messo in fila Volynets, Osaka e Potapova senza concedere nemmeno un set.
“E’ un po’ che non ci affrontiamo, non mi ricordo nemmeno l’ultima partita che abbiamo giocato - ha detto in conferenza stampa la ceca a proposito della sfida con l’azzurra -. Sicuramente ogni settimana, ogni mese, ogni anno sei una giocatrice diversa. Guardando ai risultati che ha fatto si può vedere che è migliorata molto (prima di quest’anno Paolini aveva vinto 4 partite in tutto nei Major, in questa stagione è già a quota 18…; ndr). Non ho giocato al Roland Garros ma l’ho seguita durante il torneo e sono una sua fan. Ha fatto un lavoro incredibile raggiungendo una finale sulla terra pe poi ancora un’altra sull’erba a Wimbledon. È davvero stimolante e lei è una ragazza molto simpatica”.
Complimenti a parte, Muchova è una di quelle che a tennis ci sa giocare sul serio, capace di colpi spettacolari come quello messo a segno nel suo esordio newyorkese (vedi il video). Ma è anche una delle giocatrici più “sfigate” sotto il profilo degli infortuni. Si è fatta male più o meno ovunque ma l’ultimo problema fisico in ordine di tempo, al polso destro (operato lo scorso febbraio) l’ha tenuta ferma ai box per dieci mesi (la ceca si era infortunata proprio durante lo Us Open dello scorso anno dove era stata stoppata in semifinale dalla futura campionessa Coco Gauff).
Un infortunio che le aveva rovinato un 2023 straordinario cominciato da n.151 del ranking e concluso nell’élite mondiale, sull’ottava poltrona, soprattutto grazie ad un tennis a tutto campo, entusiasmante e spettacolare, che le ha permesso di raggiungere la finale al Roland Garros (a Parigi ha annullato un match-point in “semi” a Sabalenka e si è arresa solo a Swiatek) e la già citata “semi” a New York.
Dopo aver anche temuto di dover abbandonare per sempre il tennis professionistico, Karolina è rientrata nel tour a fine giugno sull’erba di Eastbourne, dove ha raggiunto i quarti prima di ritirarsi: è uscita subito di scena a Wimbledon per mano di Badosa ma sulla terra di Palermo è tornata a giocare una finale (la quinta in carriera) cedendo in tre set alla cinese Zheng, lanciatissima verso il bis.
Subito fuori ai Giochi di Parigi per mano della canadese Fernandez, a Cincinnati - dove difendeva i punti della finale del 2023 - è stata eliminata al secondo turno dopo una gran lotta con la statunitense Pegula (arrivata fino in finale prima di cedere a Sabalenka). Ma nell’elettrizzante atmosfera della Grande Mela - New York è tra le sue città preferite - Muchova sembra aver ritrovato il feeling giusto per tornare protagonista…Paolini permettendo, naturalmente.