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"La guerra mi ha reso più forte, anche mentalmente", ha dichiarato la 28enne dopo aver battuto la n.1 al mondo Swiatek nei quarti di finale a Wimbledon. "Gli anni che ho davanti per giocare sono meno di quelli che ho alle spalle e non ho più tempo da perdere. Mia figlia? È a casa con Gael..."
11 luglio 2023
“È incredibile. Sono davvero felice della prestazione di oggi. Molto, molto felice”. Sono queste le prime parole che Elina Svitolina ha pronunciato in conferenza stampa dopo la sua vittoria contro la numero 1 del mondo Iga Swiatek (7-5 6-7 6-2 lo score). L’ucraina accede così per la seconda volta in carriera alla semifinale dei Championships: “Questo successo significa sicuramente molto. So che molte persone in Ucraina mi stanno guardando. Ho ricevuto un'enorme quantità di messaggi ma credo che ce ne saranno molti di più dopo questo risultato. Sono contenta di aver portato un po' di felicità nella vita degli ucraini. Su internet ci sono molti video in cui i bambini guardano sui telefonini i miei successi e questo mi fa davvero sciogliere il cuore”.
Oltre alle paure della guerra, per la 28enne che oggi occupa la 76ª posizione del ranking mondiale, c'è anche un periodo molto intenso in cui ha conosciuto le gioie della maternità: “La guerra mi ha reso più forte, anche mentalmente. Nel senso che se le cose si mettono male in campo, per me non è un disastro perché ci sono cose peggiori nella vita. Sono più tranquilla. Inoltre, dato che ho appena ricominciato a giocare, credo di avere pressioni diverse. Naturalmente voglio vincere. Ho questa motivazione, una motivazione enorme per tornare al top. Ma avere una figlia e pensare a quello che sta accadendo nel mio Paese mi fanno guardare le cose da una prospettiva diversa”.
Il successo sulla polacca catapulta la ex n.3 del mondo al 27° posto virtuale del ranking, in attesa di una semifinale tutta da giocare contro la 24enne ceca Marketa Vondrousova, n.42 Wta. “Oggi stavo camminando lungo il percorso che porta al Centre Court e ho visto così tanta storia. Ti rendi conto che ti alleni per questi momenti. Mi sono detta: "Vai là fuori e dai il meglio di te. Gli anni che ho davanti per giocare sono meno di quelli che ho alle spalle e non ho più tempo da perdere”.
Vincere Wimbledon? “Non ci penso, prendo una partita alla volta. Certo, so che mancano due partite per ottenere il trofeo ma prendo le cose un poco alla volta. Domani voglio allenarmi, lavorare su alcune migliorie tattiche per il mio prossimo incontro e poi giocare la partita perché Marketa è un'avversaria difficile e non posso distrarmi pensando a un’ipotetica finale”.
A chi le chiedeva se sua figlia sarà a Londra nei prossimi giorni, Elina ha risposto sorridendo: “In questo momento è a casa con Gael. Ho parlato con lei in videocall subito dopo la partita ma era molto distratta dal suo gelato, quindi non ero una priorità per lei... Ha ancora l'età in cui non le importa se vinco o perdo. Anche se non sono una persona molto superstiziosa, non vorrei cambiare molto la mia routine. Skai è felice a casa e Gael (Monfils, ndr.) ha anche lui una sua routine prima dei miei match e poi sta anche recuperando per essere in campo nello swing statunitense del circuito. Quindi per ora lo lascio a casa”.
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