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Le tradizioni di Wimbledon: quelle che resistono e quelle superate

Siete convinti di conoscere tutte le tradizioni di Wimbledon? Ma sapreste anche citare quelle che esistevano fino a qualche anno fa, e che oggi invece sono state superate dai tempi? Ecco cosa rende speciale i Championships, tra falchi, inchini e fragole

di | 30 giugno 2024

Wimbledon è il torneo delle tradizioni? Vero, verissimo. Ma fino a un certo punto. Perché se molte sono rimaste, altre nel tempo si sono perdute. Oppure, sono state fatte delle eccezioni in casi (molto) particolari. Cosa rende speciale, dunque, giocare nel Tempio, o 'semplicemente' andarci da spettatori?

IL BIANCO

Il dress code è qualcosa che sottolinea la diversità di Wimbledon dal resto dei tornei di tennis dei pro. Un giocatore, se vuole esibirsi a Church Road, deve rispettare la regola numero 1: 'Competitors must be dressed in suitable tennis attire that is almost entirely white and this applies from the point at which the player enters the court surround'. Ossia: 'I concorrenti devono essere vestiti con abbigliamento da tennis adeguato che sia quasi interamente bianco e questo si applica dal momento in cui il giocatore entra nel perimetro del campo'. E attenzione, perché bianco vuol dire proprio bianco, niente 'color crema' o cose del genere. Ma, ci sono dei ma. Per esempio: 'È accettabile una singola rifinitura di colore intorno allo scollo e al polsino delle maniche, ma non deve essere più larga di un centimetro'. O ancora: 'Le giocatrici sono autorizzate a indossare intimo (o shorts) di colore medio/scuro a condizione che non sia più lungo dei loro pantaloncini o della gonna'. E si badi bene che quest'ultima concessione è una novità del 2023.

LE FRAGOLE

Fragole con panna, certo. A quintali. Ma attenzione: i più attenti (o i più assidui frequentatori) sapranno che quella panna, in realtà non è panna come la intendiamo noi, cioè montata. Si tratta invece di panna liquida, tanto che l'inglese la battezza così: strawberries and cream. L'alimento più famoso è qualcosa che appartiene a Wimbledon da sempre, fin dalle prime edizioni. Perché nel diciannovesimo secolo le fragole in Gran Bretagna erano disponibili solo poche settimane l'anno, proprio quelle che coincidevano con il torneo.

IL FALCO

Si chiama Rufus, è un falco nato nel 2007 ed è uno dei padroni di Wimbledon. Perché è merito suo se quell'erba così speciale non viene attaccata da piccioni e altri volatili. Nato nel Northamptonshire, è talmente popolare da avere un suo pass (professione, bird scarer) e dei profili social ufficiali seguiti da migliaia di persone. Il suo lavoro comincia ogni giorno alle 6 di mattina, proseguendo poi a intervalli regolari, sotto la guida di addestratori attenti. Una volta, nel 2012, fu persino rapito, ma fortunatamente fu ritrovato e rilasciato in fretta.

NEVER ON SUNDAY

Ecco una tradizione ormai definitivamente andata in soffitta. Per colpa – o merito, o comunque responsabilità – delle televisioni. All'inizio era 'never on Sunday', mai di domenica. E infatti fino al 1981 pure la finale maschile si giocava al sabato, giornata conclusiva dell'evento. Dal 1982 si cominciò invece, su pressione delle tv, a terminare l'evento di domenica, ma i cancelli restavano chiusi nella 'middle Sunday', la domenica di mezzo riservata al riposo. Già nel 1991 – causa pioggia – fu fatta un'eccezione. Situazione ripetuta poi nel 1997, 2004 e 2016. Per ufficializzare invece il programma della prima domenica si è atteso fino al 2022, appena due anni fa.

L'INCHINO

Altra tradizione pressoché perduta. Una volta per tutti i giocatori impegnati a Wimbledon sul Centrale c'era l'obbligo di effettuare un inchino verso la tribuna reale, come omaggio alla famiglia reale britannica. Questa tradizione è stata abolita ormai 21 anni fa, nel 2003, ma con un'eccezione: l'inchino va mantenuto nel caso in cui sia presente in tribuna il Re o il Principe di Galles.

SOLO IL TORNEO (CON L'ECCEZIONE OLIMPICA)

A Wimbledon, si gioca solo Wimbledon. Vero? Sì, ma con un'eccezione molto speciale, le Olimpiadi del 2012. In quell'occasione, Church Road si aprì per la prima volta nella storia a un evento diverso dai Championships. E per capire quanto sia stato speciale quell'anno, basta ricordare che a Wimbledon persino le qualificazioni, che sono parte integrante del torneo, vengono disputate altrove, precisamente a Roehampton. Proprio per non creare problemi ai sacri prati, che devono essere perfetti per il main draw.

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