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Yulia vs Jelena: “sfida simpatia” per un posto nei quarti che vale doppio

Putintseva cerca il suo primo piazzamento tra le migliori otto all’All England Club: Ostapenko prova a sfruttare un tabellone incredibilmente “aperto”

di | 08 luglio 2024

Tutta la grinta di Yulia Putintseva (foto Getty Images)

Tutta la grinta di Yulia Putintseva (foto Getty Images)

Nessuna delle due vincerà mai il premio come più simpatica del tour! Una perché sembra il modello per una app di emoticon: l’altra perché ha una espressione sola, perennemente inc… (arrabbiata). Si attendono scintille sul Court 1 di Wimbledon per il match degli ottavi tra Jelena Ostapenko e Yulia Putintseva. Tre delle quattro sfide precedenti sono state autentiche battaglie: un solo successo agevole, quello firmato dalla lettone al secondo turno dell’Australian Open 2017. E sempre la 27enne di Riga si è aggiudicata l’ultimo confronto, al terzo turno di Indian Wells nel 2021. Quello all’All England Club è la loro prima sfida sui prati.  

La “sorpresa” è sicuramente la 29enne kazaka di origini russe (è nata a Mosca), mai oltre il secondo turno nelle nove precedenti partecipazioni. Yulia, n.35 WTA (“best” n.27 WTA a febbraio del 2017) punta ad eguagliare il suo miglior risultato in un Major (quarti al Roland Garros nel 2016 e nel 2018, allo Us Open nel 2020).

Tutta la soddisfazione di Yulia Putintseva (foto Getty Images)

Putintseva in questa stagione è imbattuta sull’erba avendo conquistato a Birmingham il suo terzo trofeo WTA (il primo negli ultimi tre anni) battendo Tomljanovic in finale. Ai “The Championships” ha messo in fina una “past champion” come Kerber, una che a tennis ci sa giocare come Siniakova, 27esima testa di serie, e soprattutto al terzo turno ha vinto 12 degli ultimi 15 game nella sua rimonta vittoriosa contro l’indiscussa regina del tennis mondiale Iga Swiatek.

“Ad un certo punto ho iniziato a giocare senza paura - ha detto Putintseva in conferenza stampa -. Ho pensato: ‘Posso farcela, devi crederci al 100%, non hai nulla da perdere, vai e basta’. Anche il mio allenatore mi ha detto: ‘Non importa quale colpo stai tirando, credici al 100%’”. Il coach in questione è Matteo Donati: lui, ragazzo tranquillo ed educato, bella promessa del tennis tricolore frustrata da una valanga di infortuni, sta riportando la kazaka dal comportamento spesso sopra le righe nelle zone alte del ranking.

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Hanno cominciato a lavorare insieme dalla fine della scorsa stagione: “Ci conoscevamo dai tempi dei tornei junior - racconta Yulia - e quando ho letto il post del suo ritiro a causa degli infortuni (ottobre 2023; ndr) gli ho proposto di allenarmi. All’inizio non era troppo convinto, ma adesso credo che abbia cambiato idea….”

Una delle espessioni buffe di Jelena Ostapenko (foto Getty Images)

Dall’altra parte della rete oggi c’è Jelena, che a Wimbledon è già stata semifinalista nel 2018 e nei quarti l’anno prima: lei un trofeo Slam lo ha conquistato, giovanissima, al Roland Garros del 2017. Ostapenko, n.14 del ranking e 13 del seeding (“best” n.5 WTA a marzo del 2018), ha superato all’esordio la wild card Tomljanovic, quindi la qualificata ucraina Snigur e da ultimo la statunitense Pera, lasciando per strada la miseria di dieci game in tutto.

E in un Wimbledon dove sono rimaste in corsa (ad ottavi non ancora completati) solo due delle prime dieci teste di serie - Rybakina (n.4), in campo oggi, e Jasmine Paolini (n.7), già nei quarti – sognare in grande stavolta non è presunzione. Anche se si tratta di Yulia e Jelena….


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