Chiudi

-
Slam

La lezione di Zverev: "Abbiate rispetto, non fischiate Novak"

"Novak Djokovic - continua il tedesco - è uno che ha dato tutto quello che aveva a questo sport per gli ultimi 20 anni. Ha vinto questo torneo da infortunato, dunque se pensava di non poter continuare significa che ha qualcosa di serio"

24 gennaio 2025

20250124_Zverev_1.jpg

Ha appena raggiunto la finale degli Australian Open, la terza finale Slam in carriera dopo quelle perse a New York nel 2020 e al Roland Garros lo scorso anno. Ma prima di celebrare se stesso, Alexander Zverev si espone per difendere Novak Djokovic da alcuni fischi arrivati dalle tribune dopo il suo ritiro.

“Prima di tutto, al pubblico: per favore, non fischiate un giocatore quando deve ritirarsi a causa di un infortunio. Capisco che tutti erano qui per vedere un gran match, magari un incontro che finiva al quinto, ma Novak Djokovic è uno che ha dato tutto quello che aveva a questo sport per gli ultimi 20 anni. Ha vinto questo torneo da infortunato, dunque se pensava di non poter continuare significa che ha qualcosa di serio. È tutto”.

E ancora, sullo stesso tema: “Il primo set è stato di altissimo livello, ma capisco che si tratta di quegli infortuni che possono peggiorare nel corso dei minuti. E nel tie-break forse non si stava muovendo così bene come nel resto del parziale. In generale ci sono stati scambi molto lunghi e molto duri".

"Ovviamente da un lato sono contento di essere in finale di uno Slam, ma dall'altra parte devo dire che non c'è nessun giocatore nel Tour che rispetto più di Novak. È un amico che mi ha sempre riservato un trattamento speciale, che mi ha aiutato quando ero in difficoltà parlandomi per ore, come lo scorso anno a Shanghai. È una persona che aiuta ogni volta che può”.

20250124_Zverev_3.jpg

“In passato avevo giocato contro di lui quando non stava bene e aveva servito 28 ace con un problema addominale. Stavolta ho giocato un set che è stato probabilmente il mio migliore del torneo, e lui dopo averlo perso al tie-break si è ritirato per infortunio. Forse io non sono abbastanza forte o lui è troppo forte per me, non so cosa dire...”.

"Ad ogni modo ho giocato un set ad alto livello, e questo è comunque un bene. Stare tanti giorni senza giocare un match ufficiale ti fa sentire come sul punto di dover ricominciare un nuovo torneo, e prima di una finale Slam non è il massimo".

Nel frattempo, però, Sascha si gode questo risultato, frutto di progressi tecnici evidenti, anche al servizio. “Mio fratello non è mai stato un big server, ma era capace di cambiare il modo di servire, tra slice e top spin. Prima lanciavo la palla troppo alta e rimanevo troppo in posizione perdendo la capacità di sfruttare la velocità del movimento. Quello che abbiamo fatto insieme è cercare di cambiare questo approccio, abbassando il lancio di palla e creando così un movimento più fluido. Negli ultimi due anni ho fatto grandi progressi soprattutto sulla seconda di servizio, aumentando la velocità e il rendimento”.

20250124_Zverev_2.jpg

Tra Zverev e il primo titolo dello Slam c'è adesso solamente una partita, solamente un avversario. Cosa accadrà fra Shelton e Sinner? Che Shelton servirà a 240 orari e Sinner risponderà a questi servizi come nulla fosse... Sono entrambi grandi giocatori, e non potrebbe essere altrimenti visto che siamo a livello di semifinali Slam. Ho grande rispetto per entrambi, sarà divertente vederli”.

“Le finali di uno Slam sono sempre difficili, spero di vincere un set in più dopo che arrivo a due... Ho vissuto delle sconfitte molto dure da digerire in passato e spero sia arrivato il momento di avere un po' di fortuna quando arrivo al match decisivo di un Major”.

"Rispetto alla finale persa contro Alcaraz a Parigi, mi sento meglio fisicamente. In quel settore mi sento cresciuto: allora chiusi il match molto stanco, e fu uno dei motivi della sconfitta. Non voglio che accada ancora, non voglio perdere perché il mio fisico non regge lo sforzo prolungato".

"Non è un segreto che fossi molto frustrato dopo gli Us Open. Voglio essere al livello dei migliori, competere per i grandi titoli, ma per questo devo diventare un giocatore migliore".


Non ci sono commenti
Loading...