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Djokovic eguaglia Federer, 15 quarti all'Australian Open: ora attende Alcaraz

Si realizza il quarto di finale atteso fin dalla vigilia. Il serbo supera in tre set Lehecka approdando ai quarti dove ritroverà lo spagnolo, incontrato e battuto l'ultimo volta nella finale olimpica di Parigi

di | 19 gennaio 2025

Novak Djokovic (Getty Images)

Novak Djokovic (Getty Images)

Avviatosi verso la linea di fondo campo dopo aver vinto il punto del 2-1 nel tie-break del terzo set, Novak Djokovic ha sentito un rumore legnoso e sordo provenire dalla metà campo di Jiri Lehecka. Era quello della racchetta scagliata in terra dal ceco, falloso al termine di un comodo scambio che avrebbe permesso lui di portarsi avanti di un minibreak. Il serbo si è voltato, ha sorriso, come sorride chi sa di aver ormai raggiunto il suo scopo. Il punto successivo, arrivato al termine dello scambio più bello del match vinto da Djokovic con un passante incrociato di rovescio, è stato quello che ha definitivamente fiaccato la resistenza della testa di serie n.24 consentendo al serbo di gestire la seconda parte del breaker fino al successo con cui si è qualificato per i quarti di finale degli Australian Open per la quindicesima volta in carriera (record che condivide con Roger Federer).

63 64 76(4) il punteggio finale in favore dell'attuale n.7 del mondo: sicuro, sempre vigile e senza mai accusare un calo di concentrazione. Una partita e una vittoria alla sua maniera, contro un rivale che non ha saputo garantire continuità e precisione ai suoi colpi, incappando in errori tanto banali quanto gratuiti nei momenti in cui meno ne avrebbe avuto bisogno. Saranno 39 alla fine, la metà di quelli concessi dal serbo, dimostratosi invece sempre in controllo della situazione e capace di leggerne le sfumature quando si è trattato di sferrare i suoi affondi.

Nel dettaglio, dopo aver provato un blitz nei primi game del match, Novak ha atteso l'ultima occasione del primo set per cogliere il break con cui portarsi in vantaggio. Non pago, in avvio di secondo con Lehecka ancora scosso Novak ha concesso il bis navigando fino a fine set senza la minima increspatura. Mente al servizio del braccio, per buona pace del pubblico australiano dispettoso nel provare anche stavolta a minarne la serenità.

"Mi sono sentito benissimo - dirà poi Djokovic a fine match - Ho fatto un paio di errori, ho avuto chance anche nel terzo ma lui ha servito bene e preciso, ho gestito bene la situazione e la pressione dei momenti importanti". E' stato proprio nel terzo set che il serbo ha dovuto stringere ulteriormente i bulloni del suo gioco. Merito di un Lehecka finalmente più preciso, e più freddo nell'affidarsi al suo servizio e a un gioco libero ormai da paure e condizionamenti. Era ormai troppo tardi però, e Nole ha seguito la sua pista fino al tie-break decisivo condotto magistralmente impreziosito dai due punti che lo hanno di fatto indirizzato al suo epilogo.

Per la gioia del serbo, apparso un po' polemico nei confronti del pubblico, ma sempre più complice di Andy Murray che dal suo box non ha smesso di incitarlo e rilanciarlo: "Non so quanto fosse nervoso, ha la stessa faccia da poker che ho visto in tutti questi anni sul circuito - ha ancora scherzato Djokovic - Ma lui capisce molto bene quale pressione e in quale momento io mi trovo a viverla, ed è bello ricevere questa energia da parte sua". Contro Carlos Alcaraz ne servirà molta, molta di più.

La pressione però non sembra spaventarlo, a maggior ragione dopo la decisione di non rilasciare alcuna intervista in campo a fine partita. Un gesto così spiegato dallo stesso Djokovic in conferenza stampa: "Un paio di giorni fa un famoso giornalista sportivo del broadcaster ufficiale del torneo, Channel 9, ha preso in giro i tifosi serbi rivolgendomi poi commenti offensivi e insultanti. Non ha ancora deciso di scusarsi, né lo ha fatto Channel 9. Per questo motivo ho deciso di non rilasciare loro alcuna intervista fino a quando non lo faranno". 

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