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Australian Open: Sonego supera Wawrinka, Cobolli cede a Etcheverry

Il piemontese si regala una bella vittoria contro lo svizzero vincitore del torneo nel 2014. Ora per accedere per la seconda volta in carriera al terzo turno uno tra Rublev e Fonseca. Cobolli è invece sconfitto da Etcheverry in quattro set

di | 14 gennaio 2025

Lorenzo Sonego (Getty Images)

Lorenzo Sonego (Getty Images)

Lorenzo Sonego ha inaugurato con una vittoria la sua campagna agli Australian Open battendo in quattro set Stan Wawrinka, che a Melbourne si impose nel 2014, col punteggio di 64 57 75 75 in poco più di tre ore di gioco. Il piemontese ha così riportato in parità gli scontri diretti con lo svizzero e al secondo turno se la vedrà con la giovane promessa brasiliana, vincitore delle ultime NextGen Finals, Joao Fonseca, che in tre set ha battuto la testa di serie n.9 del tabellone, il russo Andrey Rublev.

“Mi è piaciuta moltissimo l’atmosfera, e giocare contro una leggenda del nostro sport. Sono molto felice della prestazione e di avere un’altra opportunità in questo torneo. E poi avete già il punto del torneo! Come mi è venuto? La disperazione! Avevo voglia di vincere quel punto, sapevo sarebbe stato fondamentale,  ci ho provato ed è andata bene” ha detto Sonego. Fonseca, ha aggiunto, "ha un gran tennis, spaventa tutti. Ci ho giocato l’anno scorso, è molto forte e sta prendendo consapevolezza dei mezzi che ha. Sta trovando continuità ed è in fiducia. E’ un giocatore di estremo talento quindi la sua ascesa sarà molto rapida”.

Partite come quella vinta al suo esordio nel torneo, sono quelle che più si addicono al piemontese. Wawrinka potrà aver perso lo smalto dei giorni migliori, ma inalterati son rimasti i colpi, l'intelligenza, e il gusto di stare in campo sfidando sé stesso e la carta d'identità. Per averne la meglio occorre darsi tempo e trovare continuità tanto nei colpi quanto nella testa, e mantenere un livello costante di gioco con cui costringere lo svizzero a dar fondo a tutte le sue energie forzandone i colpi anche a costo di qualche rischio. 

La tattica ha pagato. I numeri sono tutti dalla parte di Sonny. I suoi vincenti alla fine saranno quasi il doppio di quelli di Stanimal (62-37), e nonostante qualche gratuito di troppo, merito di Sonego è stato quello di ricominciare a tessere sempre la sua tela - frequentando anche con soddisfazione la rete - tenendo in mano il pallino del gioco e non rinunciando all'iniziativa anche quando lo scenario sembrava giocare a suo sfavore. In particolare, il calo è arrivato nel secondo set, un parziale dalle percentuali scarse e all'insegna della poca precisione che in altre circostanze avrebbe potuto crepare le certezze sin lì acquisite dall'azzurro alimentando la sete di rivincita del suo avversario. Così non è stato, e anche questo è un merito di non poco conto trattandosi del primo match di un Grand Slam. 

L'altra nota di merito, oltre alla calma con cui Sonego ha gestito l'andamento del terzo set, annullando prima una chance di break per poi andare a segno nel momento più cruciale e presentarsi così alla battuta per incamerare il set del vantaggio, l'altra nota di merito - dicevamo - è coincisa con le fasi finali del match in chiusura di quarto set. Al servizio per impattare Wawrinka sul 5-5, Sonego si è ritrovato sotto 0-40 con tre set point da annullare. Missione compiuta e rilanciata nel game successivo, quando è stato infine Wawrinka a cedere il suo servizio consentendo così al n.55 del mondo di chiudere a zero il game e strappare una meritata per quanto sudata vittoria.

"E’ un momento bellissimo per il tennis italiano, siamo tutti molto forti e stiamo facendo bene. Lo scorso anno è stato incredibile, ma vogliamo fare ancor meglio... vogliamo battere tutti i record" ha concluso Sonego.

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LA SCONFITTA DI COBOLLI

Nulla da fare invece per Flavio Cobolli. Il n32 del mondo ha perso in quattro set contro l'argentino T.M. Etcheverry col punteggio di 67(8) 63 75  61 non confermando quindi il piazzamento ottenuto l'anno scorso sempre a Melbourne quando arrivato in main draw dalle qualificazioni si arrese al terzo turno contro Alex De Minaur. 

"Ci sono le condizioni per fare bene", disse al suo sbarco a Melborne Park l'azzurro, confidente di poter ritrovare quel livello di condizione in crescita che ne aveva contraddistinto il finale di 2024, fino al problema alla spalla che lo aveva costretto a un finale di stagione anticipato. Ritrovato lo smalto in United Cup - chiusa con due vittorie e una sconfitta - l'azzurro a Auckland è invece incappato in un problema alla coscia che ne forzò il ritiro nel derby contro Luca Nardi e una settimana non è forse lui bastata per riacquisire la fiducia e la brillantezza necessaria per tener testa a un rivale come Etcheverry, solido e concreto e non disposto a cedere terreno.

Il copione del match, dichiarato fin dal primo parziale, è stato quello di un prolungato braccio di ferro, specialità che Cobolli ha più volte dimostrato di gradire come primo passo per demolire il gioco altrui. Gli 80' del primo set, in cui Cobolli ha sciupato due set point per poi rifarsi al quinto tentativo nel corso di un estenuante tie-break, lasciavano intendere che anche la sceneggiatura di questo esordio avrebbe potuto ricalcare quanto visto già in altre occasioni. E invece fin dal set successivo, nel gioco dell'azzurro hanno iniziato ad avvertirsi i primi scricchiolii.

Etcheverry non si è fatto certo pregare. Pareggiati i conti, nel terzo set si è tornati a battagliare, e questa volta non più ad armi pari. E' come se nel gioco del romano si fosse fatto largo un virus capace di intiepidirne i colpi e offuscarne le scelte. Al resto ci ha pensato un po' di comprensibile frustrazione, emersa in chiusura di parziale, con Cobolli bravo a costruirsi la sua chance di break - annullata dall'argentino - e costretto infine a cedere la sua battuta a un arrembante Etcheverry, infallibile quando si è trattato poi di chiudere i conti. 

In vantaggio di un set e a un set dalla vittoria, il match di fatto si è concluso in quel momento. La mezz'ora successiva, quella necessaria al n.38 del mondo, per incamerare anche il quarto set, è da considerarsi cifra buona solo per alimentare le statistiche di fine torneo. Percentuali, precisione e confidenza hanno definitivamente abbandonato Cobolli consegnandogli una sconfitta da cui adesso si dovrà ripartire una volta tornati in Europa. Ci vorrà tempo e ci vorrà costanza per portare a termine quella che per l'azzurro sarà la seconda stagione disputata interamente sul circuito ATP. Importante tenerle a mente. E sconfitte come questa sono l'antibiotico ideale per ricordarlo.

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