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Ha battuto nettamente Tatjana Maria e per la prima volta va così lontano in uno Slam. Virtualmente è numero 26 al mondo
di Francesca Paoletti, da Melbourne | 18 gennaio 2024
Gli occhi brillano mentre lo dice: “Finally!”. Questa non è una storia per scaramantici, Jasmine Paolini ha scelto il 17° main draw della carriera per il suo primo terzo turno Slam: “Eh già, finalmente! – lo ha ripetuto spesso, prima nella parte inglese della conferenza stampa e poi in italiano - È un traguardo importante perché non ci ero mai riuscita. Sono contentissima, anche se onestamente ero più contenta per il 2° turno perché lì mi sono davvero tolta un peso. Sono soddisfatta di come ho gestito questa partita perché sapevo che sarebbe stata una possibilità. Non volevo farla sfuggire di mano e volevo giocarmela al meglio”.
E c’è riuscita: “Oggi le condizioni non erano semplici – spiega – c’era molto vento. Penso di aver giocato un’ottima partita, avevo le idee chiare e ci sono stati pochi errori. Diciamo che è filato tutto liscio. Sapevo quello che dovevo fare e oggi ho sbagliato poco. Anche quando ho fatto un paio di errori banali mi sono rimessa subito in riga e ho ricominciato a fare quello che avevamo prestabilito. Ci avevo perso a Indian Wells, in quella occasione avevo giocato di fretta, ero andata in confusione e avevo commesso degli errori. Oggi sapevo quello che dovevo fare e questo mi ha dato ordine e mi ha permesso di sbagliar poco”.
La gestione e l’analisi del match rappresentano l’ennesima conferma ad un cambio di passo evidente nel gioco della Paolini: “Mi conosco meglio – spiega - , ho capito più cose di me e so quando c’è da cambiare qualcosa. Ci sono stati momenti in cui le cose andavano male, mi demoralizzavo e non vedevo più la strada. Ora, invece, ho più esperienza e anche se a volte sarà difficile, anche se perderò di nuovo la strada, ora mi conosco meglio e so cosa aspettare da me stessa”.
Questo risultato le consegna il best ranking virtuale e una possibilità da sfruttare. Non ci sarà infatti la sfida contro la campionessa di Wimbledon Elena Rybakina. "Questa volta da testa di serie è andata meglio - commentava prima di conoscere il risultato del match tra Rybakina e Blinkova -. In passato avevo pescato due volte la Kvitova a Wimbledon, la Swiatek agli Us Open”.
"C'era un po' di preoccupazione, l'ultima volta con lei avevo perso 75 61 una partita in cui sbagliai molto, ma sono entrata con le idee chiare e questo mi ha dato tanto ordine e ha limitato gli errori. Ho giocato davvero una bella partita. Sono contenta del livello che sto esprimendo, oggi non era una partita così facile come si poteva immaginare. La conoscevo bene, gioca tanti slice, l'altra volta mi ero fatta sorprendere invece stavolta avevo le idee chiare e come riuscivo a prendere un po' di campo mi avvicinavo per provare ad andare anche a rete".
Un risultato prestigioso maturato anche grazie a un piano di gioco messo a punto dal suo coach, con i consigli in questo caso di un'assistente d'eccezione: "Renzo (Furlan) mi lascia abbastanza libera, per questo match ho parlato sia con lui che con Sara Errani che l'aveva affrontata tante volte e la conosce bene. Con Renzo cerchiamo di analizzare la partita, ma molto dipende da quel di cui ti accorgi in campo" (Dario Castaldo per SuperTennis) .