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Cocciaretto, Trevisan e Zeppieri: l'Italia cala il tris all'Australian Open

Tre vittorie nella notte italiana per gli azzurri a Melbourne. Primo successo nel main draw per Zeppieri e Cocciaretto. L'Happy Slam degli azzurri continua

di | 16 gennaio 2024

Che l’impresa di Cobolli e i tabù infranti ieri da Musetti e Paolini non sarebbero rimasti isolati si era capito già alle 11.15 di mattina, quando sul campo 5 Giulio Zeppieri lanciava il primo avvertimento, strappando il servizio a Dusan Lajovic nel secondo game. Pochi secondi più tardi, Elisabetta Cocciaretto otteneva il break contro Lulu Sun, mancina svizzera nata in Nuova Zelanda da genitori asiatici.

La tennista marchigiana, che qui vanta una semifinale piena di rimpianti da junior ma che nel main draw si era sempre scontrata con amarezze e sorteggi sfortunati, ha preso presto il largo sul campo 6, quello accanto al quale Tennis Australia ha allestito un bar su due piani. 

Una delle novità dell’Happy Slam 2024 doveva essere rappresentata dall’aperitivo con vista sul tennis, ma Elisabetta non ha dato agli spettatori neanche il tempo di sedersi e di ordinare l’americano di metà mattinata: alle 11.30 un dritto lungo di Lulu Sun le consegnava il secondo break e il punto del 5-1, e prima dello scoccare della mezz’ora di gioco l’allieva di Fausto Scolari aveva intascato il primo set per 6 giochi a 1.

Il secondo parziale raccontava una storia sottilmente diversa, ma il risultato, alla fine, era identico: l’azzurra dominava i suoi turni di battuta (lasciando all’avversaria la miseria di 5 punticini in 6 giochi) ma non riusciva a scrollarsi di dosso l’elvetica.

Nonostante questo, memore dell’incredibile sconfitta incassata a Hobart contro la Putintseva dopo aver condotto 6-0 4-0, Elisabetta assestava la spallata decisiva al dodicesimo gioco, prendendosi set e match in un’ora e 12 minuti col punteggio di 6-1 7-5 e festeggiando per la prima volta il passaggio al secondo turno di Melbourne. Tutto questo mentre sulla terrazza del bar compariva qualche pinta di birra.

Australian Open, l'esultanza di Elisabetta Cocciaretto (Getty Images)

Semifinalista junior a Melbourne come Cocciaretto, e come Elisabetta alla ricerca della prima vittoria nel main draw degli Australian Open, Giulio Zeppieri aveva bisogno di 7 minuti in più per chiudere il primo parziale, nel quale il break ottenuto al secondo game e confermato senza concedere opportunità a Lajovic assicurava al 22enne di Latina il set col punteggio di 6-3. Nel secondo, il 33enne di Belgrado capitalizzava il break ottenuto nel quarto game e difeso coi denti nel settimo.

Si andava al terzo, nel quale Zeppo tornava nuovamente a fare la partita, tirando fuori gli artigli e facendo leva sul suo arsenale: una prima di servizio che ogni giorno guadagna peso e velocità (alla fine 15 ace con una media di 198km/h e punte sopra i 215), un dritto sempre più pesante, che obbligava Dutzee sulla difensiva lontano dalla riga di fondo, e una palla corta estratta regolarmente dalla fondina e con la quale Giulio otteneva spesso e volentieri il punto. 

Giulio Zeppieri in azione all'Australian Open (Getty Images)

Con il laziale avanti 2-1 era il serbo a scattare meglio nel quarto set, ma - invece di abbattersi - il ragazzo allenato da Tommaso Castagnola e Massimiliano Pinducciu sotto la supervisione di Max Sartori, aveva un sussulto; col controbreak nel quinto game agganciava Lajovic, poiandava a braccetto col serbo fino al tie-break.

Il gioco decisivo del quarto set era anche quello che decideva il match: Giulio Zeppieri, emerso dalle qualificazioni e solo alla sua quarta partita nel main draw di uno Slam, giocava il tie-break con autorità e freddezza, schizzava sul 6-1 grazie a due vincenti di dritto e poi archiviava la pratica al terzo match point dopo 2 ore e 26 minuti: 6-3 3-6 6-3 7-6 per farsi largo nel tabellone australiano.

L’ultima tra gli azzurri mandati in campo all’ora del brunch a guadagnare la doccia è stata Martina Trevisan. Da ottobre ad oggi aveva battuto solo la Juvan in Billie Jean King Cup. Reduce da un periodo opaco, la toscana in Australia aveva pescato bene sulla carta– a Brisbane una wild card, Arina Rodionova, e a Hobart una lucky loser, Viktoriya Tomova – ma aveva anche perso male.

A Melbourne la storia sembrava ripetersi contro Renata Zarazua: anche stavolta una qualificata, alla sua seconda presenza in un major, aveva trovato la chiave per mettere in difficoltà l’azzurra. Sotto un set e un break, però, Martina Trevisan si è ribellata, ha regalato a sé stessa una partita lottata, una splendida rimonta e – nonostante un fastidio al piede ad inizio del terzo set - la seconda vittoria agli Australian Open. La prima, in assoluto, da trentenne. 

Soprattutto Martina, assieme ai due classe 2001 che l’avevano preceduta, ha contribuito a portare ad 8 il numero di italiani al secondo turno dell’Happy Slam. Nella storia era accaduto solo altre tre volte, nel 2002, nel 2006 e nel 2009. Il bello, insomma, deve ancora venire.

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