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Bolelli e Vavassori non si accontentano: “Adesso viene il bello”

I due azzurri sono in semifinale all'Australian Open. Hanno battuto la coppia numero 8 del seeding: “E’ una piacevole sorpresa ma siamo consapevoli della nostra forza”

di | 24 gennaio 2024

Lo stiamo studiando, qualcosa ci inventeremo...”. Le coppie italiane capaci di entrare nell’albo d’oro dello Slam down under avevano qualcosa in comune: il soprannome. Abbiamo avuto le Cichi (Errani e Vinci), abbiamo avuto i Chicchi (Bolelli e Fognini), ora - con la prima semifinale Slam al sicuro - è arrivato il momento di lanciare un sondaggio per il nome da dare a Simone Bolelli e Andrea Vavassori. Entrati nel tabellone di doppio degli Australian Open in punta di piedi, il bolognese e il torinese giorno dopo giorno hanno oliato i meccanismi e ottenuto il primo grande exploit della loro ‘avventura’.  

Grazie al successo sui tedeschi Krawietz e Puetz, Andrea festeggia la prima semifinale major della carriera mentre Simone torna ad assaporarne il gusto per la sesta volta: “Siamo molto contenti – spiegano nella sala conferenze principale del Melbourne Park – ; onestamente non ci aspettavamo subito di poter giocare una semifinale Slam ma il livello c’è e sapevamo che, forse in un mese o forse due, il risultato sarebbe arrivato. Abbiamo iniziato il torneo con le giuste aspettative, sappiamo di poter esprimere un gran tennis, ma poi è sempre il campo che parla. I primi due turni sono stati molto duri, il match di ottavi lo abbiamo chiuso con un punteggio piuttosto comodo e anche oggi abbiamo fatto un'altra grandissima prestazione. Ci siamo salvati in alcuni momenti delicati, sia nel primo sia nel secondo set, ma queste partite si decidono sempre su pochi punti. Bisogna stare lì e crederci, siamo stati aggressivi, abbiamo rischiato un po’ anche perché affrontavamo una coppia molto collaudata e aggressiva. Li abbiamo affrontati con la mentalità giusta e ora ci godiamo questa esperienza di semifinale”.  

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Giovedì pomeriggio (quando in Italia sarà notte) la coppia azzurra se la vedrà con un’altra coppia tedesca, Koepfer e Hanfmann: “Sono principalmente ottimi singolaristi – spiegano - , li abbiamo visti un po’ contro Granollers e Zeballos e questa sera ce li studieremo in camera. Quando due singolaristi giocano spensierati il match può farsi sempre molto complicato. Magari hanno meno schemi da doppisti puri, ma hanno delle armi in più da fondo e nella risposta. Ma anche noi siamo atipici, giochiamo bene da dietro, serviamo bene e non dobbiamo per forza fare ‘i doppisti’ e questa è una cosa che sul tour ci differenzia”.  

Pur con pochi match ‘under the belt’, tra Wave e il Bole il feeling in campo cresce di giorno in giorno: “Affrontiamo i match con energia e un buon atteggiamento – concludono – , cercando sempre di fare la partita e non di subirla. Studiamo i match in maniera molto accurata, provando a mettere sempre sotto pressione i nostri avversari. E’ vero, ci siamo salvati primi turni, ma a volte i tornei girano ed è normale poi prendere fiducia. Il nostro atteggiamento è sempre stato ideale, dobbiamo continuare così”.  

AUSTRALIAN OPEN, L'INTERVISTA COMPLETA A BOLELLI E VAVASSORI SU SUPERTENNIS

 

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