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Flavio Cobolli batte in quattro set Pavel Kotov con 45 vincenti e una prestazione da competitor vero. Al terzo turno affronterà De Minaur che ha eliminato Arnaldi: "Sono abbastanza deluso per come ho giocato"
di Alessandro Mastroluca | 17 gennaio 2024
Quando c'è da lottare, Cobolli c'è. Sempre più competitor capace di individuare la soluzione migliore quando conta di più, di giocare al meglio i punti che pesano, il romano raggiunge il terzo turno all'Australian Open. Dopo la vittoria in cinque set su Jarry, con tanto di break completato quando il cileno è andato a servire per il match sul 5-4 nel quinto, ha battuto 75 63 57 62 Pavel Kotov.
Al prossimo turno Cobolli incontrerà Alex De Minaur, che ha eliminato 63 60 63 Matteo Arnaldi: sarà la seconda partita contro un Top 10 dopo la sconfitta contro Carlos Alcaraz al debutto in uno Slam, al Roland Garros del 2023, il momento più emozionante della scorsa stagione, conclusa con la partecipazione alle Next Gen ATP Finals a Gedda, in Arabia Saudita.
Who isn't like this after a long day at work?
— #AusOpen (@AustralianOpen) January 17, 2024
21-year-old qualifier Flavio Cobolli secures his best Grand Slam result, defeating Pavel Kotov 7-5 6-3 5-7 6-2 to set up a third round date with Alex De Minaur!#AusOpen • #AO2024 pic.twitter.com/5KCHtCCJJu
Nel primo set Cobolli è andato avanti 4-1, ha subito il controbreak e un parziale di 13 punti a 1, ma non ha fatto una piega.
Nel secondo Kotov ha fatto ricorso anche a un servizio da sotto da sinistra, peraltro davvero notevole, corto e angolato, ma ha perso efficacia con i colpi di inizio gioco: anche perché inizia a rispondere da molto dietro e riduce le transizioni verso la rete. Eppure, ha raccontato, il suo piano di gioco prevede sempre di tirare "più forte possibile e di giocare meno colpi possibile". Merito anche di un Cobolli sempre aggressivo e solido, che stampa anche una splendida risposta sulla riga per prendersi il break del 5-3. Il romano, che mette a segno 26 vincenti nei primi due set, completa il set con un turno di battuta di evidente autorevolezza. Tre prime vincenti e un diritto esplosivo fanno esultare i tifosi italiani sul campo 7.
Il terzo inizia con due break nei primi due game. Il match va più a strappi, non nel punteggio che poi segue la successione dei turni di battuta, ma nel livello di gioco dei due. Aumenta la discontinuità, si vedono più colpi strappati, soluzioni di forza, errori misti a vincenti da applausi. Cobolli sale 0-30 nel settimo game e si guadagna una palla break nel nono, mancata però per effetto di una risposta lunga di rovescio. I regali del romano diventano zavorra insostenibile nell'ultimo game, che gli costa il break e il set.
Nel quarto Cobolli fa corsa di testa dopo il break al terzo game, poi nel successivo si salva da 0-30. La partita scende di livello, è sfida di resistenza. E il romano, nonostante un possibile accenno di crampi, appare fisicamente più pronto del moscovita, che con sempre maggiore frequenza fatica a riprendere fiato dopo i punti più dispendiosi. Di rovescio, poi, gioca sempre meglio. Una bella volée bassa completa la partita, dopo tre ore e un quarto. Il 45mo vincente di un giocatore che ha unito tecnica e grinta per prendersi un angolo di cielo. La promessa di un futuro tutto da scrivere.
Matteo Arnaldi si aspettava decisamente di più dalla sfida di secondo turno contro De Minaur (63 60 63 lo score): “Oggi non sono proprio sceso in campo, c’è poco da dire - ammette -. Sono abbastanza deluso di come ho giocato e di come sono entrato in campo. Sulla partita c’è davvero poco da analizzare perché non ero presente e si è visto. Sono entrato un po’ nel match verso la fine del terzo set ma nulla di che. Una cosa del genere mi sarà capitata una volta nella vita…. accade, anche se ovviamente non vorresti mai farla accadere, specialmente in un secondo turno Slam e su un campo del genere. Sicuramente questi tre tornei in Australia non sono andati come speravo, onestamente avevo altre aspettative. Ci sarà da lavorare ancora di più e cercare di imparare”.
“Di obiettivi per questa stagione ce ne sono molti - aggiunge il 22enne sanremese -. Ora c'è il doppio, poi mi prenderò qualche giorno off, tornerò a casa prima di andare negli USA un paio di mesi, vorrei giocare Delray Beach, Los Cabos, Acapulco, Indian Wells e Miami. Questa è l’idea. Le Olimpiadi? Sarebbe la prima volta per me, e sarebbe importante. Io nella programmazione le ho inserite, sperando di riuscire ad andare” , riporta Francesca Paoletti, inviata a Melbourne.