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Gli azzurri di Filippo Volandri alla Unipol Arena per preparare la seconda sfida del girone di Coppa Davis contro il Cile, decisiva per la qualificazione ai quarti di finale
di Alessandro Mastroluca, da Bologna | 14 settembre 2023
L'Italia di Davis si rituffa nel lavoro per archiviare la sconfitta contro il Canada. Sul Centrale gli azzurri tornano ad allenarsi per preparare il secondo incontro del Gruppo A alla Unipol Arena di Bologna. Domani alle 15 gli azzurri affrontano il Cile di Nicolas Jarry, numero 22 del mondo e nipote di quel Jaime Fillol avversario di Barazzutti nella storica finale di Santiago nel 1976, e l'ex Top 20 Cristian Garin.
Il 3-0 del Cile sulla Svezia nella prima giornata rende decisivo l’incontro di domani. Una partita da preparare bene, un appuntamento da non mancare. Stamattina Lorenzo Musetti si è allenato su uno dei campi predisposti sotto palloni pressostatici all'esterno della Unipol Arena, con il capitano Filippo Volandri. Il carrarino ha lavorato e scambiato ad alto ritmo con Matteo Arnaldi, che ha fatto il suo esordio assoluto in Coppa Davis nel doppio contro il Canada insieme a Simone Bolelli. Con loro anche Francesco Passaro, aggregato a Bologna come sparring partner.
Intanto sul Centrale il Canada ha effettuato le ultime rifiniture prima della sfida contro la Svezia. Sulle tribune un bel gruppo di ragazzini e ragazzine: chi ha infatti un tagliando per i match del pomeriggio può assistere agli allenamenti del mattino sul campo principale.
Lorenzo Musetti in allenamento a Bologna in Coppa Davis (Foto Giampiero Sposito)
Coppa Davis, la vigilia di Italia-Cile: gli allenamenti degli azzurri
“La superficie non è semplice - ha detto il capitano cileno Nicolas Massu -, ma credo nel talento dei miei giocatori e in quello che possono fare in futuro. Siamo stati la prima nazione ad arrivare qui, ed è stato importante per noi perché mi ha fatto capire ancora di più quanto sia importante per i miei giocatori rappresentare la nostra nazione”.
L’Italia non può che concentrarsi sul futuro. La formula con il girone permette di rifarsi, di apprendere dalle sconfitte e reagire nel corso della settimana. Certo, la sfida contro il Cile diventa il crocevia della campagna azzurra in questa fase a gironi e in vista delle Finals di Malaga. Un avversario, il Cile, che ha accompagnato già due momenti storici per l’Italia in Coppa Davis: la finale del 1976 a Santiago, unico trionfo azzurro nella manifestazione, e il playoff del 2011, sempre a Santiago, che ha riportato l’Italia nel World Group (la “Serie A” della manifestazione) per la prima volta dopo undici anni.
“Bisogna analizzare questa sconfitta a mente fredda - ha detto Volandri dopo lo 0-3 contro il Canada -. Se facessimo finta di nulla sarebbe sbagliato ma dobbiamo cercare di capire e ripartire. Perché abbiamo ancora due sfide importanti da affrontare”. L'azzurro può tornare a brillare, a Bologna e non solo. Il futuro è ancora tutto nelle nostre mani.
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