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Le parole di Djokovic che spiega le ragioni del suo ritiro e lascia un po' di incertezza sul futuro
di Francesca Paoletti, da Melbourne | 24 gennaio 2025
"Se avessi vinto il primo set ci avrei provato per qualche altro game, forse ancora un set, ma sentivo che le cose stavano peggiorando. Davanti a me ci sarebbe stata una battaglia di altre 3 o 4 ore e non so… e oggi non l’avrei potuta sostenere" ha detto Novak Djokovic in conferenza stampa dopo il ritiro al termine del primo set perso al tie-break contro Alexander Zverev in semifinale all'Australian Open. "Dal match con Alcaraz non mi sono più allenato, a parte il leggero riscaldamento un’ora prima del match. Ho fatto tutto quello che potevo per gestire l’infortunio muscolare, ho fatto qualche trattamento con il fisio e in parte mi ha aiutato ma a fine primo set ho iniziato a sentire molto dolore, troppo per riuscire a sostenerlo. Ci ho provato, ho fatto quel che potevo, ma non potevo continuare in quel modo" ha spiegato il serbo.
Djokovic non esclude nemmeno la possibilità che questo possa diventare il suo ultimo Australian Open. "Non so, tutto è possibile ma vediamo come andrà la stagione. Vorrei continuare e vorrei essere di nuovo qui, nel torneo che mi ha dato le più grandi soddisfazioni. Se fisicamente starò bene e avrò ancora le giuste motivazioni non vedo perché non dovrei tornare. Gli infortuni fanno parte del nostro lavoro ma non posso buttar via tutti i bei ricordi che mi legano a questo torneo. Ora sono dispiaciuto e arrabbiato per il ritiro ma l’Australia sarà sempre nel mio cuore, è il mio Slam preferito, quello che mi ha regalato le più grandi gioie" ha spiegato.
Djokovic, campione più titolato nella storia del torneo, anche due anni fa ha sofferto per un infortunio di carattere muscolare che però, allora, non gli ha impedito di conquistare il titolo. "Ho fatto dei controlli dopo il match con Alcaraz, si tratta di uno stiramento del muscolo, infortunio simile a due anni fa ma all’epoca l’avevo gestita meglio in campo, invece questa volta non è andata allo stesso modo. Viste le condizioni, la semifinale è un ottimo risultato anche se non può essere soddisfacente per me" ha detto Djokovic, apparso incerto anche sul futuro immediato. Intanto per quanto riguarda la collaborazione con Andy Murray. "Non so cosa faremo in futuro. Non è il momento di parlarne, ci siamo visti ma eravamo entrambi molto dispiaciuti e non abbiamo parlato di quel che accadrà. I feedback sono positivi e di sicuro lo ringrazierò, ma è difficile parlare adesso e voltare pagina. Appena possibile ci metteremo seduti intorno ad un tavolo e ne parleremo".
Anche la programmazione dei prossimi tornei potrebbe subire revisioni. Djokovic è stato annunciato nella squadra serba impegnata in Coppa Davis per il Qualifier contro la Danimarca, che sarà come tutte le altre sfide di primo turno, su SuperTennis. Poi avrebbe dovuto scendere in campo all'ATP 500 di Doha. "I tempi di recupero? Non so, appena tornerò a casa, in Europa, farò altri esami e mi confronterò con il mio staff medico per cercare il modo di recuperare e tornare in campo il più in fretta possibile - ha concluso - In passato ho avuto successo con i recuperi veloci quindi spero di riuscire, dipende da come risponderà il muscolo".
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