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"Jasmine sta scrivendo la storia del nostro tennis, dobbiamo insegnare il suo atteggiamento: a vent'anni non tutti hanno le spalle larghe per reggere il successo" ha detto Garbin incontrando i giornalisti al termine della semifinale che Paolini ha vinto a Wimbledon contro Donna Vekic
11 luglio 2024
"Jasmine Paolini ci lascia sempre senza parole, sta scrivendo la storia del nostro tennis e poi è un grande esempio per le generazioni più giovani". Tathiana Garbin, capitano della nazionale di Billie Jean King Cup che nel 2023 ha riportato in finale per la prima volta dopo dieci anni, mostra tutta la sua emozione e il suo orgoglio per il traguardo storico della toscana, incontrando i giornalisti a Wimbledon dopo la vittoria in semifinale su Donna Vekic. Paolini è la prima italiana di sempre in finale a Wimbledon, e solo la quinta giocatrice negli ultimi 25 anni capace di arrivare a giocarsi il titolo al Roland Garros e ai Championships nello stesso anno dopo Steffi Graf (1999), Venus Williams (2002, Justine Henin (2006) e Serena Williams (2002, 2015, 2016).
La semifinale, vinta in rimonta e peraltro dopo aver mancato due match point al terzo set, conferma la sua grande tenacia. "Non solo non accetta di perdere, è che proprio rifiuta di arrendersi, è questa la cosa che mi dimostra quanto carattere, quanta personalità, quanta voglia di vincere abbia" spiega Garbin. "La partita è iniziata con tanta tensione da parte di entrambe. Jasmine ha iniziato più contratta dell'altro giorno, e la decontrazione, la fluidità è la sua qualità migliore. Questa partita dimostra che anche nelle difficoltà, attraverso l'atteggiamento puoi sopperire al fatto di non sentire bene la palla" aggiunge.
Jas, il giorno più bella nella semi più lunga
Ma l'attenzione sulla sua grinta, sul suo spirito battagliero, non deve oscurare i suoi miglioramenti tecnici. "Nel tempo ha aggiunto tante cose e ha ancora margini di crescita. Fisicamente è cresciuta tanto nell'ultimo anno. Tecnicamente hanno fatto un lavoro straordinario con Furlan e possono aggiungere ancora qualcosa. E' migliorata tanto nella transizione verso rete, nella verticalizzazione e gioca anche delle volée parecchio difficili, penso anche al doppio con Sara Errani" ha spiegato. I suoi successi in questo straordinario 2024 rappresentano un messaggio importante, ha spiegato il capitano.
"La nostra società ha spesso troppa fretta. Vogliamo che siano campionesse a vent'anni, ma spesso a vent'anni non hanno le spalle abbastanza larghe per sopportare il successo. Poi certo ci sono quelli come Jannik che sono fenomeni. Ho una stima enorme per quelle ragazze che pur avendo incontrato difficoltà trovano sempre risorse per spingersi oltre e non smettere di lottare. E' qualcosa che dobbiamo insegnare. Oggi c'erano due ragazze junior che sono venute nel box a vedere la partita, Basiletti e Paganetti. Tra le altre cose, Jasmine qui si allena a Aorangi Park con le nostre junior, non va mai sul Centrale: è un esempio di umiltà".
Già da piccola, ricorda, "aveva negli occhi la luce di una che non molla. Renzo ha fatto un grandissimo lavoro, bisogna fargli i complimenti perché ci ha creduto e ha portato avanti nel tempo un lavoro straordinario. Bisogna avere, come Jasmine, la forza di essere continui. Credevo che potesse giocare molto bene, i risultati che sta ottenendo mi emozionano".