Chiudi

-
Slam

Paolini, quante attese verso il Roland Garros: "Non mi vedo come la favorita"

Jasmine Paolini, numero 4 del mondo, cercherà di confermare la finale del Roland Garros persa 12 mesi fa contro Iga Swiatek che da allora non ha più vinto un titolo WTA

21 maggio 2025

20250517_Jasmine_Paolini_GSP14757.JPG

Jasmine Paolini (foto FITP)

"Non mi vedo come la favorita al Roland Garros". L'ha detto chiaramente Jasmine Paolini dopo il suo primo trionfo agli Internazionali BNL d'Italia, a una settimana dal Roland Garros dove dodici mesi giocava la sua prima finale Slam, fermata da Iga Swiatek.

La polacca però quest'anno arriva alla Porte d'Auteuil con molte meno certezze rispetto a dodici mesi fa. Da quel quarto trionfo al Roland Garros 2024, infatti, non ha più vinto un titolo WTA ed è uscita dalle prime tre posizioni del ranking WTA per la prima volta da marzo 2022.

Paolini sogna di diventare la seconda italiana, dopo Francesca Schiavone nel 2010, a imporsi sulla terra rossa parigina. Al via, oltre a Swiatek e alla numero 1 del mondo Aryna Sabalenka, insieme a Jasmine non possiamo non considerare in prima fila nella corsa al titolo anche Mirra Andreeva e Coco Gauff, che Paolini ha sconfitto in due set in finale a Roma. La statunitense, finalista a Parigi nel 2021, ha vinto finora un solo titolo WTA sulla terra battuta, l'Emilia-Romagna Open del 2022. Quest'anno, però, spicca soprattutto per il numero di doppi falli, 193 in 32 partite, più di chiunque altra nel circuito WTA.

Paolini prova ad allontanare da sé il peso delle aspettative dopo la finale di dodici mesi fa. "Cercherò di concentrarmi sulla prima partita, e spero di giocarne più di una a Parigi - ha detto alla WTA -. Voglio solo entrare in campo e godermi l'esperienza senza pensare troppo alle attese".

Proprio la gestione delle aspettative, ha detto Vincenzo Santopadre, a lungo coach di Matteo Berrettini, ospite di Tennis Talk su SuperTennis, "sono tra le variabili più determinanti per la crescita di un atleta. E' stato bravo chi ha aiutato Jasmine a tenersi in equilibrio, e a far sì che le aspettative fossero adeguate alle sue ambizioni". Paolini, ha spiegato Santopadre, ha rispettato in pieno i suoi tempi di crescita, fino a celebrare a Roma, davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il primo successo per un'italiana agli Internazionali BNL d'Italia dal 1985 quando Raffaella Reggi vinse l'edizione disputata a Taranto.

F2441A81-705B-49A9-9DDC-AD08E63E1206
Play

Nel suo percorso al Foro, ha aggiunto Santopadre, "Jasmine ha risolto problemi diversi con lo stesso metodo, lo stesso funzionamento di pensiero. Ha vinto perché è stata giocatrice di tennis, non una semplice colpitrice di palle. Eppure non ha tirato fuori il suo tennis migliore, secondo me. Ha vinto di presenza e personalità, ha gestito bene le situazioni dal punto di vista tattico. Ha mostrato la stessa tenacia e determinazione contro avversarie diverse. Questo successo dovrà darle tanta forza".


Non ci sono commenti
Loading...