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Musetti, un cuore grande così: “Mi sono arrampicato nella sofferenza”

L’azzurro ha lottato per quasi 4 ore con un indomabile Kecmanovic, ha annullato due matchpoint e alla fine l’ha chiusa 75 al quinto. Nel terzo turno se la vedrà con lo statunitense Nakashima

di | 29 agosto 2024

Il rovescio di Lorenzo Musetti (foto Getty Images)

"Mi sono rimboccato le maniche, ho lottato e ho sofferto". Dopo quasi quattro ore di montagne russe di straordinaria intensità, contro un commovente e indomabile Miomir Kecmanovic, Lorenzo Musetti ha centrato il terzo turno degli Us Open per la seconda volta in carriera. Cinque set, e due matchpoint annullati con coraggio e personalità, scavando dentro sé stesso: “E’ stato un match straordinario – ha raccontato ai giornalisti a fine serata - , un rollercoaster. Lui a metà quinto set stava giocando molto bene e meritava di essere in quella situazione. Ma io ho trovato in qualche modo una strada per uscirne. Sono felicissimo di aver vinto una grande battaglia contro un ottimo giocatore e un grande amico”.
 
C'è voluto un grande cuore, e personalità, per annullare in quel modo due match point e portare dalla sua parte l’inerzia del match: “Lui al quinto set è salito tantissimo di livello - racconta - , ero un break sopra ma ha fatto controbreak giocando in modo pazzesco, soprattutto in risposta. Mi ha messo pressione, giocava a braccio libero e commetteva pochi errori gratuiti. Io mi sono arrampicato nella sofferenza; dopo aver annullato quei match point, e dopo quel game del cinque pari, la differenza l’ha fatta la mia voglia di vincere. Quella è stata la chiave della svolta del match”.
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Il tennis è fatto di sensazioni, e quelle di Lorenzo oggi sul campo numero 5 non erano le migliori: “Il campo mi sembrava più veloce rispetto al primo turno, non riuscivo a far girare la palla e, cosa per me insolita, ho commesso molti doppi falli. Non avevo a disposizione il mio miglior tennis, parlando di parte tecnica, ma a livello mentale e fisico ho fatto un grande lavoro”.

Nel terzo turno se la vedrà con lo statunitense Brandon Nakashima, un altro ‘prodotto’, esattamente come il serbo, delle Next Gen milanesi: “E’ on fire – conclude – ha battuto due ottimi giocatori e non ha ancora perso un set. E’ in un gran periodo di forma ed evidentemente qui le condizioni gli piacciono. L’ho affrontato al Queen’s ed è stata una battaglia. E’ un giocatore solido e aggressivo, ha colpi molto puliti da fondo, un ottimo rovescio e un gran servizio. Non è un giocatore dissimile da Kecmanovic, è un gran colpitore ed è migliorato moltissimo”.

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