La Cocciaretto prepara l’esame durante le pause per pioggia, la Paolini? “Una cosa è certa, non studio… - e fa una bella risata - sapere di avere gli esami sarebbe una ulteriore ansia. Io passo un po’ di tempo sui divanetti dello spogliatoio, leggo un po’, gioco a burraco con il cellulare… tutte cose meno belle da dire!”.
Il suo Roland Garros continua, così come la corsa alla Top 10: “Non ci sto pensando - spiega - l’obiettivo è scendere in campo e giocare un buon match. Difficile pensare ai match se si guarda al ranking. Pensare solo all'allenamento e alla preparazione di una partita è la chiave giusta per togliersi un po’ di pressione. Penso al momento, senza guardare troppo avanti. E le Olimpiadi? Per gli atleti è la competizione per eccellenza, sono contenta di poterci andare. Speriamo che piova meno però….”.
Nel suo secondo ottavo di finale a livello Slam, affronterà la 21enne russa Elina Avanesyan, una ragazza che ha giocato al Roland Garros due sole volte, e ha raggiunto due volte gli ottavi di finale: “Sono sorpresa di non trovare la Zheng, la testa di serie alta era lei. Non l’ho mai affrontata ma qui gioca sempre bene quindi evidentemente è un torneo che ama”.
Ma oggi la Paolini la partita della vita su quale superficie vorrebbe giocarla?: “Dipende dall’avversaria – e le scappa un bel sorriso - . Non saprei rispondere, adesso mi trovo bene su tutte e due le superfici. La terra e mi dà maggiore sicurezza perché ci sono nata ma sul cemento ho vinto di più. Se me lo avessero chiesto due anni fa avrei detto la terra, oggi non ne sono più così sicura”.