Chiudi

-
Slam

Paolini chiude la stagione Slam più bella: “Fiera di quel che ho fatto”

Nel match di 4° turno Paolini è stata battuta da una ottima Karolina Muchova. "Wimbledon mi è rimasto dentro" ha detto la toscana. Ora qualche giorno di riposo e tornerà in azione in Asia

di | 02 settembre 2024

Anche nel momento più complicato del match, dopo un vincente spettacolare della Muchova e un suo errore, Jasmine Paolini ha avuto la forza di sorridere al pubblico che faceva un gran tifo per lei. Il suo sorriso, l’immagine della stagione Slam 2024. Il cammino della tennista toscana si è chiuso sul ‘Louis Armstrong’ contro una grande avversaria che, non a caso, lo scorso anno qui si era spinta fino alle semifinali. Va in archivio una stagione Slam che difficilmente dimenticheremo: “Un voto? Non saprei – ha dichiarato Jasmine in conferenza stampa - , sicuramente sono contenta e fiera di come sono andate le cose. Sono stati quattro tornei indimenticabili ma sicuramente Wimbledon è stato il migliore… senza nemmeno tanti dubbi, più di Parigi. Sarà per l’atmosfera magica, sarà perché mi aspettavo meno visto che non avevo mai superato un turno, sarà perché Wimbledon è Wimbledon. Mi è rimasto dentro”.
 
Il match con Karolina Muchova, come previsto alla vigilia, è stato estremamente complicato: “La grossa differenza oggi l’ha fatta il servizio – l’analisi del match da parte di Jas - , io non ho servito benissimo, non ho messo tante prime, lei invece lo fa sempre al meglio e con quel colpo si toglie dalle difficoltà. È una giocatrice che non ti dà tanto ritmo, una volta scende a rete, una volta fa lo slice… non è mai facile contro di lei. Avrei dovuto variare un po’ le traiettorie perché quando la palla le arriva all’altezza del fianco è veramente impressionante, ma anche quello non è facile perché la velocità della palla è alta e oggi c’era anche un po’ di vento. Al di là di questo, con una giocatrice con queste caratteristiche sono fondamentali le partenze, il servizio e la risposta, se non funzionano quelle è dura poi imporre il proprio gioco e le proprie idee”.
44D151D7-3942-4D2D-B27D-631A77EE6662
Play
Dopo una stagione di questo livello, con la bacheca più ricca e il ranking sempre più alto, difficile dire quale sia la ‘sua’ superficie: “Questa stagione è stata positiva su tutte le superfici – spiega – ho giocato bene a Dubai, poi sulla terra, sull’erba. La terra è la superficie dove sono nata e dove da subito mi sento più a mio agio, ma so che facendo le cose giuste e lavorando in un certo modo, posso esprimermi su tutte le superfici. L’ho sempre pensato e ora l’ho anche dimostrato a me stessa”.
 
Gli Slam sono le fotografie che raccontano la sua magica stagione, ma Jasmine individua il momento del salto di qualità in un torneo disputato poco più di un anno fa, proprio negli Stati Uniti: “Il torneo dove ho giocato meglio lo scorso anno è stato Cincinnati – racconta - ; lì mi sono detta ‘cavolo, allora posso far bene anche sul cemento e nei grandi tornei’! Poi sono arrivata a N.Y. e, lo ricordo bene, il venerdì prima del torneo ho preso una brutta storta sulla pallina e ho perso con la Ostapenko in un match durissimo in cui non riuscivo a muovermi. Da quel momento, però, è andata sempre meglio, e in Cina per la prima volta ho battuto la Garcia (nel WTA 500 di Zhengzhou, ndr). Quel match, contro una giocatrice di quel livello che mi aveva sempre battuto, per di più sul cemento, mi ha dato grande fiducia. Forse con quel match ho preso consapevolezza di poter vincere anche quel tipo di partite, match in cui, fino a quel momento, lottavo tanto ma che alla fine perdevo sempre. Poi il trend è proseguito in Australia, dove non avevo mai vinto un match in precedenza… ci sono stati tanti mattoncini ma forse il torneo di Cincinnati dello scorso anno è quello che mi ha fatto capire che a certi livelli posso giocarci”.  
DB8D6E3A-1DFA-469F-8045-CB2A21F1D897
Play

Non ci sono commenti
Loading...