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L'italiano supera l'australiano Hijikata al termine di un match combattuto, instradatosi dalla sua parte grazie alla maggiore tenuta mentale e a un carattere che si conferma essere la sua arma in più
di Ronald Giammò | 28 maggio 2024
Luciano Darderi in azione (foto Gertty Images)
Bel modo di bagnare l'esordio nel main draw del Roland Garros. Luciano Darderi ha infatti sconfitto al primo turno l'australiano n.78 del mondo, Rinky Hijikata, in tre set col punteggio di 63 76(6) X ottenendo il pass per un secondo turno dove attende di conoscere il suo prossimo avversario. E' stato un match giocato a viso aperto, cresciuto d'intensità col passare dei game, e che Darderi non ha mai smesso di costruire: al servizio, in risposta, accettando lo scambio e rifiutandosi di cambiare spartito a un piano di gioco che seppur dispendioso sentiva essere quello più congeniale alle sue qualità.
Che si trattasse di una fatica lo si era capito sin dalle prime battute, con Darderi bravo a portarsi subito avanti 3-0 e Hijikata a rintuzzare subito il gap. Troppo pochi sei game per modificare qualcosa nell'impianto di gioco, tanto vale percorrerlo fino in fondo e testare le qualità del proprio rivale. L'italiano continua così con il suo tennis fatto di profondità e accelerazioni, cambi di ritmo e variazioni, il tutto sostenuto da un servizio che si rivelerà per lui alleato prezioso. E appena è il servizio di Hijikata ad accusare un calo, ecco il n.40 pronto ad approfittarne per poi portarsi alla battuta per chiudere il primo set.
Anche un set si rivelerà però troppo poco per poter pensare di indirizzare il match dalla propria parte. E il secondo parziale è un vero e proprio braccio di ferro, privo di break, con pericoli scampati da ambo le parti, e prodezze e coraggio man mano che i punti continuavano ad acquisire maggiore importanza. Ma è nel tie-break che si concentrano le emozioni maggiori, con i due appaiati fin sul 6-5 che regala all'australiano la prima palla buona per il set. Fallita con un gratuito, è poi Darderi a rivelarsi freddo nel concretizzare la sua occasione e a presentarsi al via del terzo set con il doppio vantaggio.
Il colpo si fa sentire e Hijikata vaga nel buio per i primi game consentendo a Darderi di portarsi sul 4-1 in un crescendo di passanti, rovesci incrociati (quel colpo che a Roma segnalato come bisognoso di ulteriore lavoro: missione compiuta), palle corte e lob. Col risultato di fiaccare definitivamente la resistenza del suo rivale, ostinato nel non volersi arrendere nel corso di un sesto game durato ben venticinque punti e conquistato dall'italiano alla nona palla break. Il resto è ancora un altro ace (saranno dieci a fine match) con cui puntellare una vittoria che meglio non poteva incorniciare il suo debutto nel tabellone principale del secondo Slam della stagione. Rilanciandone, perché no, le ambizioni per tutto quel che questo tabellone avrà ancora lui da offrire.