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Slam

Roland Garros: avanzano Ruud, Fritz e Rune

Operazioni rallentate dalla pioggia a Parigi dove il due volte finalista norvegese ha chiuso senza problemi il suo match di primo turno contro il brasiliano Meligeni Alves. L'americano cede il primo set a Coria per poi prendere il largo, il danese suda tre set ma alla fine piega Evans

di | 28 maggio 2024

Casper Ruud (Getty Images)

Casper Ruud (Getty Images)

Prima uscita e prima vittoria per Casper Ruud, due volte finalista al Roland Garros e opposto all'esordio al brasiliano Meligeni Alves. Il norvegese si è imposto in tre set col punteggio di 63 64 63 in meno di due ore e attende ora il vincitore del match tra lo spagnolo Davdovich Fokina e il qualificato monegasco Vacherot.

Reduce dal titolo colto a Ginevra, con cui ha bissato quello ottenuto a Barcellona nelle prime settimane dello swing sulla terra battuta, Ruud si è confermato ancora una volta specialista di questa superficie dirigendo le operazioni e concedendo al suo rivale una sola palla break, in coincidenza del turno di servizio con cui ha archiviato il primo set.  

Ottenuto il vantaggio, la sua prestazione non ha poi accusato alcun calo facendo registrare quasi il 90% di prime palle in campo da cui è riuscito a ricavare ben l'80% di punti. Cifre che non hanno concesso scampo a Meligeni, bersagliato tanto con la seconda quanto con la risposta dal norvegese, tornato a giocare su un campo che in passato ha dato lui molte soddisfazioni e la cui eredità sembra poter rifinire anche quelle piccole sbavature che -raramente - ogni esordio porta con sé. 

"E' stata una buona stagione sulla terra per me. A Madrid e Roma avrei potuto fare meglio e non è andata come speravo, ma gli altri risultati sono stati positivi e sono soddisfatto - ha dichiarato Ruud nell'intervista a caldo di fine match - Questo, per me e per tutti gli altri, è uno dei tornei più importanti, nonché uno in cui ho ottenuto più successo e ogni anno non vedo l'ora che cominci. Gli ultimi due anni a Parigi mi hanno dato tanto e quest'anno spero di fare altrettanto bene".

Allenamento agonistico anche per la testa di serie n.11, Alex De Minaur, che ha lasciato solo tre game al giovane americano Alex Michelsen, battuto con un netto 61 60 61 e che al secondo turno troverà il vincitore del derby spagnolo tra il n.64 del mondo, Jaime Munar, e il n.81 Roberto Bautista-Agut. 

Più complesso, anche se portato a termine senza problemi, il compito per il n.12 del seeding, Taylor Fritz, reduce dalla semifinale di Madrid e dal quarto di finale giocato e perso a Roma contro il futuro campione degli Internazionali BNL d'Italia, Alex Zverev. L'americano ha superato in quattro set l'argentino n.71 del mondo Federico Coria in un match interrotto per la pioggia nel corso del secondo set e poi ripreso sotto un cielo che prometteva altri scrosci. Meno precario si è rivelato il gioco di Fritz, per un punteggio finale di 26 61 62 61 ottenuto in poco più di due ore di gioco. Assente in avvio, il servizio del n.12 del mondo è salito di livello nel corso del match mettendo la contesa sui binari a lui più congeniali. Rassicurato, Fritz ha potuto così investire nella sua risposta mettendo sempre più pressione sul gioco dell'argentino, che nei successivi tre set ha dovuto fronteggiare tutte e undici le palle break costruite dall'americano riuscendo ad annullarne solo tre. Per Fritz l'avversario al secondo turno sarà il serbo Dusan Lajovic.

Holger Rune (Getty Images)

Avanza al secondo turno anche Holger Rune che dopo tre sudati set è riuscito infine ad avere la meglio del britannica Dan Evans con un triplo 64 ottenuto dopo poco più di due ore e mezzo di gioco. Ancora farraginoso il tennis del danese, digiuno di titoli in una stagione che lo ha visto perdere lo status di top10 e che ancora stenta a decollare. In questo senso la sfida a Evans è stata per lui senza sconti, costringendolo a trovare il modo e le soluzioni in grado di garantirgli una vittoria per nulla scontata e che Evans fino alla fine ha cercato di procrastinare. 

Con i due contendenti entrambi alle prese con servizi non impeccabili, l'esito della contesa si è deciso nel corso degli scambi, quand'anche nei primi tre colpi, dove la maggiore intraprendenza del danese è stata infine premiata dalla sua minor propensione all'errore. Nonostante non sia stato il più brillante degli esordi, Rune nel terzo set è riuscito a respingere gli ultimi assalti di Evans evitando che la sfida si prolungasse. Un merito, che al netto di quel che è riuscito a offrire, è il bagaglio migliore con cui continuare a guardare per il prosieguo del suo torneo.

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