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Roland Garros: Djokovic, Medvedev e Zverev avanzano al terzo turno

Terza vittoria in altrettante sfide Slam per il serbo contro lo spagnolo Carballes Baena. Il russo ha beneficiato del ritiro di Kecmanovic quando era a un passo dal doppio vantaggio. Zverev doma Goffin in tre set e per lui ora potrebbe esserci la rivincita contro Darderi

di | 30 maggio 2024

Alexander Zverev (Getty Images)

Alexander Zverev (Getty Images)

Nonostante la pioggia abbia rallentato anche quest'oggi il programma di giornata costringendo gli organizzatori ad anticipare il via del programma di domani alle ore 10:00, sul Philippe Chatrier e sul Suzanne Lenglen si è giocato e le tre teste di serie lì impegnate nella sessione diurna hanno riportato altrettante vittorie che son valse loro l'accesso al terzo turno del torneo. 

Ultimo a scendere in campo prima del via della sessione serale sul Centrale parigino è stato il campione in carica Novak Djokovic opposto per la terza volta in carriera - sempre in sede Slam - allo spagnolo Carballes Baena Dopo le vittorie ottenute nel 2019 a New York e nel 2023 in Australia, il serbo ha ottenuto il suo terzo successo, questa volta sulla terra del Roland Garros, imponendosi in tre set col punteggio di 64 61 62.  

"Questo campo mi era mancato tanto. Grazie al pubblico per essere venuto qui e per avermi sostenuto. Ha piovuto molto e immagino non sia stato facile per voi vivere il torneo - ha esordito a fine match Djokovic intervistato da Marion Bartoli - Contro Roberto il primo set è stato complicato: è stato bravo e preciso e io ho dovuto lavorare molto per conquistare i miei punti. Poi nell'ultimo game del primo set ho iniziato a giocare a un livello più alto e da lì in poi credo di essere stato bravo e ritenermi soddisfatto della mia prestazione odierna"

Un match mai in discussione, quello vinto da Djokovic, che alimenta così le sue speranze di poter conservare lo status di n.1 del mondo fino alla fine del torneo. La prestazione del serbo ha ricalcato, perfezionandola, quella offerta all'esordio contro Herbert: avvio di studio teso a prender confidenza con le condizioni instabili di giornata, per poi scappare via nel punteggio lasciando negli ultimi due parziali appena tre game al n.63 del mondo. Il match, oltre ad aver confermato i progressi di Nole in termini di condizione fisica, ha rafforzato la sua fama di giocatore più efficace del circuito quando impegnato in risposta facendo registrare complessivamente il 60% dei punti ottenuti quando chiamato a ribattere sul servizio del suo rivale. Djokovic attende ora di conoscere il nome del suo prossimo avversario che uscirà dal match serale tra l'italiano Lorenzo Musetti e il francese Gael Monfils.

Dopo la bella prova offerta al primo turno contro il giovane beniamino di casa Giovanni Mpetshi Perricard, non riesce il bis a David Goffin, sconfitto dalla testa di serie n.4 del tabellone Alexander Zverev in tre set col punteggio di 76(4) 62 62.

Il belga, che al Roland Garros ha come miglior piazzamento il quarto di finale giocato e perso contro Dominic Thiem nel 2016, ha tenuto bene il campo per un set, il primo, in cui non ha concesso alcuna palla break al tedesco fino al dodicesimo gioco, quando è stato lo stesso Zverev a sciupare la chance di aggiudicarsi il primo parziale senza dover passare dal tie-break. 

Rimasto in campo oltre tre ore e mezza nel suo match di primo turno, Goffin nel secondo set ha cominciato ad accusare un primo calo, e bravo è stato Zverev a non mollare la presa aggredendo fin dal primo game il servizio del suo rivale. Indicato da molti come il favorito del torneo, il recente campione degli Internazionali BNL d'Italia nonché carnefice di Rafa Nadal al primo turno, ha sfoderato una prestazione solida che anche nei rari momenti di appannamento - una delicata palla break annullata in avvio di secondo parziale - gli ha consentito di tenere in pugno il pallino delle operazioni e di collezionare la vittoria n.29 della sua stagione. 

Precipitato oltre la centesima posizione del ranking, nelle corde dell'ex n.7 del mondo, primo tennista belga a fregiarsi dello status di top10, era tuttavia rimasto ancora tennis sufficiente per animare un terzo parziale che lo ha visto tener testa al gioco del n.4 del mondo fino a quando la sorte, contravvenendo al motto dell'aviatore cui è intestato il torneo - "La vittoria appartiene al più tenace" - non ha deciso di metterci lo zampino concedendo a Zverev il lusso di veder rimanere in campo una volè maldestra con cui si era lanciato a coprire la sua sinistra in un altrettanto maldestro tentativo di attacco alla rete. 

Altro che "polvere in cui solo ai cani piace rotolarsi". Ad aprire la giornata sul Lenglen era stato un Daniil Medvedev apparso sempre più a suo agio sulla terra battuta e vincitore della sfida contro Miomir Kecmanovic grazie al ritiro del serbo col punteggio fissato sul 61 50 in favore della testa di serie n.5 del torneo. 

"Il movimento sulla terra non mi piace - ha confermato il russo a fine match - Sui piedi e sulle gambe mi sento leggero ma qui al Roland Garros ad esempio non riesco a scivolare come vorrei. Scivolo anche bene, ma non riesco a fermarmi e magari la palla mi passa dall'altra parte. Mentalmente non è facile perché sul duro mi sento meglio come posizione. Ci devo lavorare, mi piace poco ma non lo detesto più come prima". 

Il match, per quel che ha potuto offrire, ha mostrato Medvedev calarsi fin da subito nel match, attento a non dispensare gratuiti e desideroso di forzarne fin dalle prime battute il ritmo fiducioso così di fiaccare in breve le resistenze di Kecmanovic. I venticinque minuti necessari per chiudere il primo set sono stati in questo senso la fotografia esatta del piano di gioco studiato da Medvedev e dal suo team a cui da pochi mesi si è aggiunto anche Gilles Simon: "Abbiamo parlato un po' e abbiamo deciso di lavorare insieme - ha raccontato ancora Medvedev - Non ha cambiato il mio dritto o il mio rovescio, ma ha messo meglio a fuoco alcuni aspetti dei miei colpi e della tattica. Voglio sempre migliorare, e tutto il mio team lavora perché io sia al top".

Tornati in campo nel secondo set, Kecmanovic ha continuato ad incassare i colpi del russo incapace di opporre una qualsiasi reazione fino al medical time-out che ne ha decretato anzi tempo l'uscita di scena: "Non so cosa avesse, ha chiamato il medico. Devo giocare il mio tennis migliore, può essere che avesse qualche problema perché non si muoveva bene. o comunque ho giocato come dovevo e sono contento del mio livello". Il terzo turno che lo attende ora contro uno tra Tomas Machc e Mariano Navone dirà se quel livello è destinato a crescere durante il torneo o se la terra battuta continuerà a confermarsi superficie ostile alle sue ambizioni.

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