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Sinner fatica, vince e annuncia l’addio a Cahill a fine anno: “Contento di averlo avuto al mio fianco”

Il coach australiano lascerà a fine stagione: “Abbiamo ancora un anno davanti a noi e tanti tornei importanti da provare a vincere”

di | 16 gennaio 2025

Darren Cahill, coach di Jannik Sinner (Getty Images)

Darren Cahill, coach di Jannik Sinner (Getty Images)

Al suo fianco ha raggiunto la prima posizione mondiale, ha vinto due Slam e superato una tempesta. Sinner-Cahill, un rapporto che va oltre il tennis. Non appena Jannik Sinner nelle interviste televisive post match ha annunciato il ‘ritiro’ di Darren Cahill a fine stagione, la partita che gli ha consegnato – non senza qualche problema – il terzo turno degli Australian Open è passata in secondo piano. “Abbiamo fatto tante cose insiemeha dichiarato nel corso della conferenza stampaabbiamo superato tante difficoltà, Darren mi ha dato molto anche a livello personale”. C’è ammirazione e affetto nelle parole del tennista altoatesino: “E’ uno dei miglior coach della storia di questo sport – ha aggiunto – e sono contento di averlo al mio fianco. Ha dato moltissimo a questo sport, sia come giocatore sia come allenatore, per tanti anni e con tanti giocatori diversi, sia nel circuito femminile sia nel circuito maschile. Ma adesso pensiamo alla stagione che abbiamo davanti, l’anno è lungo, ci sono tanti tornei importanti e pensiamo solo a far bene”.

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Ed è tornato sulla partita: dopo 29 set consecutivi sul tour, ha ceduto un parziale alla wild card di casa Tristan Schoolkate, per poi riprendere in mano il match e chiudere in quattro set: “Quando conosci il tuo avversario sai anche cosa aspettarti – ha spiegato - ma qualche volta è importante anche saper accettare le difficoltà. E’ stato un avversario tosto, ha tanto potenziale e sono certo che lo vedremo spesso negli Slam, glielo auguro. Oggi, inoltre, c’era tanto vento e lui, specialmente per il primo set e mezzo, ha servito molto bene. Poi ho iniziato a leggere meglio il suo servizio, ho giocato sempre meglio e sono riuscito a ribaltarla. E’ stato un avversario tosto e difficile, cambiava spesso gioco, ha un buon servizio, sa fare serve and volley, rispondeva bene. E’ stata un partita complicata e posso essere contento; per il prossimo turno spero di riuscire ad alzare l’asticella”.  

Nel terzo turno affronterà lo statunitense Marcos Giron: “Ci ho giocato a Shanghai – conclude – ricordo una sfida difficilissima, molto lunga e fisica. E’ solido, un ottimo giocatore, ma io devo guardare solo a me stesso”.


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