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Slam

Sinner: "Oggi mi sentivo benissimo, con Shelton spero di rispondere bene"

Il n. 1 del mondo ha confermato di aver perfettamente recuperato dalle difficoltà negli ottavi di finale: "Mi sentivo benissimo. De Minaur è un avversario duro, ma è andato tutto per il meglio". In semifinale se la vedrà con Ben Shelton

di | 22 gennaio 2025

Jannik Sinner intervistato da Jim Courier all'Australian Open (Getty Images)

Jannik Sinner intervistato da Jim Courier all'Australian Open (Getty Images)

Dodici vittorie consecutive a Melbourne Park dall'edizione 2024, 19 in totale dall Masters 1000 di Shanghai ad oggi, eguagliando la sua più lunga striscia di successi nel circuito ATP. Per questo e per delle sensazioni indubbiamente positive in campo, Jannik Sinner è apparso molto rilassato nell’intervista dopo la vittoria con Alex De Minaur al microfono di Jim Courier, guardando anche alla semifinale di venerdì.

Oggi avevo ottime sensazioni, De Minaur è un grande avversario, ma è andato tutto per il meglio. Quando ottieni il break presto, è tutto più semplice. Ci conosciamo bene, e cerchiamo sempre di cambiare qualcosa per metterci in difficoltà: partite come queste possono cambiare se hai anche solo un piccolo calo, ma è andata benissimo”, ha detto.

Poi ha raccontato anche la fase di recupero di ieri, dopo i problemi fisici avvertiti nel match di ottavi di finale: Ieri è stata una giornata tranquilla, mi sono allenato per 40 minuti circa con i miei allenatori, ed evidentemente mi hanno dato un buon ritmo. Dal punto di vista fisico, quando sei giovane recuperi fortunatamente molto in fretta. Ho cercato di dormire, di rilassarmi. Di solito la routine dipende sempre da come ci si sente, e sono fortunato che il mio team mi capisca benissimo. Oggi invece mi sono svegliato e mi sentivo pronto. Quando gioco nel serale cerco di rilassarmi e scaldarmi con calma, mangiando le cose giuste durante la giornata. Mi sono allenato indoor per sentire al meglio la palla ed i risultati sono stati eccellenti”.

Poi ha parlato anche della semifinale che lo aspetta, contro la testa di serie n. 21 Ben Shelton "Abbiamo giocato diverse partite l’anno scorso, spero di restare concentrato e rispondere il più possibile: lui è uno di quelli che serve meglio, è mancino e ha traiettorie un po’ differenti da fondo campo". Sull'altra semifinale, è stato più breve: "Ho visto la partita tra Alcaraz e Djokovic, al momento è la miglior rivalità che c’è nel tennis, peccato che si siano affrontati solo nei quarti di finale. Anche tra Djokovic e Zverev sarà dura, si conoscono bene, hanno giocato tante volte in passato".

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