Tra il numero 1 del mondo e l’ex numero 6 del ranking c’è un solo precedente, disputato lo scorso anno in Canada: “Ci conosciamo abbastanza bene – aggiunge Jannik – ma in fondo poi non così tanto. Abbiamo giocato a Toronto ma lui su erba sembra sentirsi molto meglio. Ha iniziato subito a vincere su questi campi e ha vinto molto. Mi aspetto una partita difficile ma voglio prenderla come una bella sfida per vedere a che punto è il mio livello, e in particolare a che punto sono su questa superficie”.
Nel match d’esordio, disputato sul Campo numero 1, l’azzurro ha lasciato un set a Hanfmann: “Questa è l’erba, non si riesce a controllare sempre tutto – spiega - . Io avrei potuto fare di più al servizio ma lui è stato bravo a riprendere qualsiasi palla, mi ha messo pressione, ha spinto, è riuscito a brekkarmi subito ed ho fatto fatica a rientrare. Oggi ho fatto fatica a muovermi ma con il passare dei minuti mi sono sentito sempre meglio, più libero. Ritrovare la mia risposta nel quarto set è stato positivo e questo mi aiuterà anche nel secondo turno”.