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Qui si è fatta la storia! Jannik Sinner re di New York: “Torneo difficile, felice di come lo abbiamo gestito"

Con la vittoria in tre set su Taylor Fritz, il numero 1 del mondo diventa il primo italiano della storia a trionfare agli Us Open maschili. Per lui è il secondo Slam stagionale. Jannik promette di essere da fan a Bologna per la Davis

di | 09 settembre 2024

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‘La felicità è un’opera d’arte’, Jannik Sinner la tratta con cura. “E’ una sensazione bellissima essere qui, accanto al trofeo”.  E’ felice, è emozionato, mentre coccola tra le braccia il trofeo degli Us Open.
 
In lontananza un bel tramonto avvolge Manhattan e il suo skyline. Il ‘Billie Jean King National Tennis Center’ chiude i suoi cancelli e dà appuntamento al 2025, mentre, all’interno, il nuovo re di New York deve fare ancora qualche intervista televisiva, la conferenza stampa, il photoshooting nel cuore del Fountain Plaza… la giornata è intensa e speciale, la più bella della storia del tennis italiano. Mai un tennista azzurro (uomo) aveva trionfato a New York, mai un tennista azzurro (in assoluto) aveva conquistato due titoli dello Slam nella stessa stagione: “Vincere due Slam in un anno è abbastanza sorprendente – spiega Jannik - soprattutto vincere questo, torneo iniziato senza troppe aspettative. Sono state due emozioni diverse, a Melbourne l’ho vissuto come un sollievo perché lavori ogni giorno per vincere questi tornei ma in realtà non sai mai se riesci a farlo. Quando ho vinto quello ho capito che avevo il potenziale per poter fare quel tipo di risultati. Qui, invece, ero in una posizione diversa e sono felice di come ho gestito le due settimane del torneo e quella precedente. Ovviamente mi ha aiutato il titolo a Cincinnati, mi ha fatto prendere fiducia. La stagione complessivamente sta andando molto molto bene, ma non è finita e so che devo migliorare in certe cose”.
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Dalla complessa conferenza stampa del primo giorno nel Media Day, al trionfo; quelle di Jannik a New York sono state due settimane particolari, piene di emozioni contrastanti: “Questo torneo è stato molto complesso – spiega - , anche a causa delle circostanze che hanno caratterizzato la vigilia. Difficile individuare il momento in cui ho iniziato a crederci. Ho iniziato il torneo con tanti dubbi, avevo tante cose nella testa e non è stato semplice.  Dopo il match con O’Connell mi sono sentito un po’ meglio, ho trovato la fiducia e ho alzato il livello. Con Paul è andata sempre meglio, ho trovato il ritmo e dopo la vittoria con Daniil ho sentito delle belle sensazioni”.  
 
Jannik non sarà a Bologna per giocare la Coppa Davis, ma promette di esserci da fan per portare il suo supporto alla squadra: “Giocare non avrebbe avuto senso – conclude – sarei arrivato lì non al 100 % e quando non sei al meglio rischi di perdere. Abbiamo un’ottima squadra, cercherò di essere lì domenica per la sfida con l’Olanda, soprattutto se è decisiva, è importante esserci e mi fa piacere”.
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