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Sonego da applausi, ma passa Alcaraz

Alcaraz batte in quattro set un ottimo Sonego ed eguaglia il miglior risultato all'Australian Open

di | 18 gennaio 2024

Lorenzo Sonego (Getty Images)

Lorenzo Sonego (Getty Images)

Carlos Alcaraz festeggia la 200ma partita nel circuito maggiore. Per ottenere la vittoria numero 157 deve battere un Sonego di lusso, che lo tiene in campo per tre ore e mezza, ne ricava consapevolezza, convinzioni rinforzate sulla strada percorsa e da percorrere. Lascia il torneo anche con qualche rimianto, perché qualche spiraglio per cambiare la partita l'ha anche aperto. Un Alcaraz molto solido e continuo ha chiuso 64 67(3) 63 76(3) e ha eguagliato il miglior risultato all'Australian Open: affronterà il teenager Shang Juncheng che ha fermato la corsa dell'indiano Sumit Nagal, battuto 26 63 75 64.

Un break decide il primo set. Già costretto a salvare palle break nel terzo e nel quinto gioco, Sonego perde il servizio al settimo. Il torinese chiude il parziale con il 55% di punti vinti con la prima, e subisce le risposte profonde del murciano. 

La partita, comunque, è meno scontata di quanto punteggio e differenza di classifica potrebbero far pensare. Sonego mette dubbi ad Alcaraz con seconde di servizio che girano tanto, attacchi fulminei e cambi di direzione che espongono uno dei pochi elementi del gioco di Alcaraz non sempre, non del tutto, affidabili: il diritto in corsa, quando lo gioca in recupero.

Il secondo set, infatti, conferma come la partita sia ancora in equilibrio. Il torinese soffre molto meno al servizio, tiene il ritmo nello scambio, regala anche punti magnifici come il passante in back che illumina il dodicesimo game. Il tie-break decide un parziale senza palle break, per nessuno dei due, e due soli game ai vantaggi.

E' un tie-break capolavoro, quello giocato da Sonego, che prende un primo decisivo mini-break (2-1) dopo un pallonetto lungo, figlio però di un suo ottimo attacco in back. Due ottime prime vincenti e un'altra risposta, preludio alla verticalizzazione e finalizzazione con lo smash, lo portano avanti 5-1. Sonego perde un mini-break (5-3, stecca di rovescio in corsa), poi gioca due punti da campione. Servizio, diritto e voléee per andare 6-3; gran diritto ancora verso l'angolo destro per mettere in parità la partita. Nel secondo set Sonego, che ha cercato il diritto nell'83% dei casi come primo colpo dopo il servizio, ha chiuso con 9 vincenti a 12 e 15 errori a sei. Ha fatto più gioco, nel tie-break soprattutto.

Alcaraz, più incerto con la seconda, va sotto 0-30 nel primo game del terzo, Sonego sbaglia il diritto che gli avrebbe fatto guadagnare tre palle break di fila. Il destino del match passa qui. E' un treno che Sonego però non riesce a prendere. Uno di quei treni che non passano più.

Il murciano consolida il vantaggio con un break nel game successivo. Break che matura dopo due errori di Sonego e due soluzioni da applausi del numero 2 del mondo che si invola fino al 5-2 e chiude 6-3 con un turno di battuta a zero scandito dal nono ace e da due prime vincenti.

Anche il quarto, come il terzo, inizia in salita per l'azzurro, già sotto di un break dopo un game e di nuovo con qualche rimpianto. Stavolta per non aver seguito a rete l'attacco in diagonale sulla palla break. Alcaraz approfitta dell'indecisione, gioca un profondo diagonale e Sonego si ritrova costretto a una sorta di demi-volée da dietro la riga del servizio con pochissime chances di riuscita.

Il confronto mette di fronte due giocatori che raccontano e dimostrano un approccio competitivo ma insieme gioioso al tennis. Perciò, perfino uno spettatore occasionale o che da poco si stia avvicinando al gioco non dovrebbe stupirsi del fatto che Sonego non si faccia troppo condizionare dagli errori passati. Non li dimentica, perché sarebbe superficialità, ma non se ne fa condizionare. E costruisce così il controbreak immediato, dopo aver mancato tre opportuità: incontra al meglio in risposa il servizio di Alcaraz e neutralizza il suo serve and volley con un bel passante di diritto lungolinea.

In campo c'è il Sonny migliore, incitato come sempre da Gipo Arbino che non manca di dare indicazioni tecniche che potrebbero stare in un tweet: "Braccio sinistro più alto", "Questa l'hai colpita, bravo", cose così. C'è il Sonego showman che diverte e si diverte quando la grinta si combina all'estro.  Quando il match muta in armonia del tango oppure, con riferimento musicale forse più vicino al Sonego rapper da oltre un milione di ascolti su Spotify, in un Festivalbar con la cassa dritta.

Vedere per credere il punto che chiude il quinto gioco: segue la seconda a rete, gioca una prima demi-volée, ricaccia Alcaraz indietro con un pallonetto, e reagisce al tweener con la stop volley a campo aperto ùùla seconda a rete, giocando prima una demi volee, poi un lob al volo ed infine, dopo un tweener di Alcaraz, la stop volley che vale il 3-2. Il "cinque" che si battono a rete certifica il riconoscimento di un idem sentire: il bello si può apprezzare anche da avversari.

Il tie-break resta l'ultima speranza, l'ultimo rifugio del torinese. Alcaraz però ha altre idee e strumenti pià efficienti ed ampi per passare dalla teoria alla pratica. Sonego chiude il suo Australian Open dopo una vittoria non scontata contro Daniel Evans e un match alla pari contro Alcaraz. Da qui si deve, si può, ripartire per pensare di arrivare al Roland Garros da testa di serie.

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