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Sonego vince, Italia da record: mai così tanti al secondo turno all'Australian Open

Sonego batte in quattro set Daniel Evans e porta a nove, sei uomini e tre donne, il totale di italiani al secondo turno. Ora lo aspetta Carlos Alcaraz

di | 16 gennaio 2024

L'urlo di gioia di Lorenzo Sonego all'Australian Open (Getty Images)

L'urlo di gioia di Lorenzo Sonego all'Australian Open (Getty Images)

C'è tutto Lorenzo Sonego nel successo all'esordio all'Australian Open 2024. Tennis e intensità, un servizio con rendimento da top player, i dubbi in risposta, le variazioni e gli errori, gli inciampi e la gioia. Il torinese, numero 46 del mondo, batte 46 76(8) 62 76(4) Daniel Evans, numero 38. Ha chiuso con 23 ace e l'82% di punti vinti con la prima al servizio, con 68 vincenti a 32 e 49 gratuiti a 31. Ha vinto 100 punti a 76 negli scambi brevi, sotto i quattro colpi, pur avendo fatto grande fatica in risposta nei primi due set: qui si è scritto il destino della partita. Sonego si proietta ora verso secondo turno contro Carlos Alcaraz, che ha sconfitto 76(5) 61 62 Richard Gasquet. E' però l'italiano a trovarsi in vantaggio negli scontri diretti avendo vinto l'unico precedente confronto nel 2021 al Masters 1000 di Cincinnati, in due set. 

Il torinese, alla sesta partecipazione all'Australian Open, la ventiduesima complessiva in uno Slam, ha raggiunto per la quinta volta il secondo turno, l'ultima l'anno scorso. Il suo miglior piazzamento a Melbourne resta il terzo turno del 2022: allora superò Sam Querrey e Oscar Otte, prima di cedere contro Miomir Kecmanovic. Per eguagliarlo dovrà firmare la settima vittoria in 30 partite in carriera contro un Top 10.

LA CRONACA DEL MATCH

Va subito sotto di un break Sonego, che nel primo set non riesce a incidere come vorrebbe contro il tennis vario, tutto cambi di ritmo di Evans. Difficile stare in partita con 10 gratuiti in meno di sette game, per l'azzurro, che si tiene su col servizio e la sua tipica palla corta di diritto. Ma in risposta fatica a far partire lo scambio, e allora la tentazione di strafare per sparigliare le carte gli viene: non è una buona idea, però.

Ancora sotto pressione al servizio, in svantaggio 3-5, va sotto 15-40 e cancella tre set point complessivi: il primo e l'ultimo con la combinazione servizio-diritto, il secondo grazie a una risposta in rete del britannico. Alla fine tiene, al termine del game più lungo del set, durato 12 punti. Evans comunque chiude alla quarta occasione, la prima al servizio: Sonego risponde lungo e dopo 42 minuti va in archivio un set con pochi scambi oltre i tre o quattro colpi, anche per colpa di un Sonego che risponde poco e male. 

Australian Open, un rovescio di Lorenzo Sonego (Getty Images)

Nel secondo set, comunque, l'azzurro sale di livello nei suoi turni di servizio. Raggiunge i dieci vincenti di diritto, anche con accelerazioni lungolinea da sinistra tutt'altro che elementari, e tiene alta la pressione con la prima di servizio (198 kmh la velocità media nel parziale, picco a 216). Ma quando serve Evans, lo schema resta identico al primo set. "Non metto una palla in campo" sbotta Sonego all'apice della frustrazione. Ma qualcosa nel suo modo di stare in campo fa sperare i tifosi italiani, che intonano il coro: "Noi vogliamo questa vittoria".

Il set di decide al tie-break, che va in direzione ostinata e contraria rispetto a quanto visto fino a quel monento. Succede che Evans va 4-0 ma non chiude. Succede che Sonego recupera due minibreak, poi ne subisce un altro per effetto del più bel passante del britannico nel match. E poi cambia tutto. Dal 4-5, Soneg.o vince due punti di fila, diritto lungolinea da applausi e regalo di Evans. Sfuma però il primo set point (6-5), come sfumerà il secondo (7-6). Sonego tira una prima al centro delle sue per salvare il primo, e unico, per Evans, e agganciarlo sull'8-8. Poi piazza l'ace che vale il terzo set point. Evans firma la resa nel parziale con un diritto a rete in uscita dal servizio.

Sonego si impietrisce con lo sguardo verso gli spettatori, verso il coach Gipo Arbino che trepida insieme alla fidanzata di "Sonny" E' la posa di chi racconta: questo è il mio posto, e adesso qui comando io. Evans, caduto sul suo ultimo metro, si trascina pensieri pesanti e perde il servizio, per la prima volta nel match, nel primo game del terzo set.

L'azzurro gioca sempre meglio, a Evans viene fretta e mal gliene incoglie. In confusione tecnica e tattica, Evans incassa un secondo break (4-1) mentre Sonego, sulle ali della libertà esecutiva che la situazione di punteggio agevola, veleggia verso il 6-2.

Ma questa è partita di variabili, non di costanti. Non ha la strada segnata, ma può scartare di lato in ogni momento. Infatti nel quarto Evans si riaccende e potrebbe salire in vantaggio di un break in un quarto game di nuovo ingarbugliato e complesso per Sonego, che si salva grazie al regalo sotto forma di passante di rovescio largo. Anche Lorenzo ha una chance per il break, 2-2 30-40, e anche lui finisce per giocare di fretta, degenerazione del pensiero veloce.

La tensione si sente tutta nel nono game in cui Sonego manca sette palle break, e in almeno quattro per errori suoi. In due è bravo Evans, soprattutto la quarta in ordine di tempo che cancella con un per lui inusuale rovescio in top-spin lungolinea sulla riga. Si va ancora al tie-break, dopo l'ace numero di Sonego, che piazza subito il mini-break e un nuovo ace. Vola 5-0, subisce il ritorno di Evans fino al 5-4 poi può finalmente gioire.

LA VITTORIA DI ALCARAZ SU GASQUET

Sonego, dunque, affronterà per la seconda volta l'attuale numero 2 del mondo Alcaraz che ha fermato Richard Gasquet, recentemente uscito dalla Top 100 dopo oltre 950 settimane consecutive.  

E' durata un set la resistenza del francese nei confronti del tennis esplosivo dello spagnolo; un set andato avanti per un'ora e un quarto e prolungatosi fino al tie-break dove sul 5-5, dopo ben sei punti vinti dal giocatore in risposta, la testa di serie n.2 del seeding è riuscito a mettere a segno gli ultimi due punti con cui ha spezzato l'equilibrio portandosi in vantaggio.   

Da lì in poi è stato un monologo, con Gasquet capace di mantenere il servizio solo tre volte nei due set successivi e Alcaraz sempre più sorretto da una fiducia crescente a dettargli colpi e prodezze contro cui ben poco ha potuto l'ex n.7 del mondo. Orgoglioso però nel rinviare un'ultima volta l'epilogo della contesa costruendosi l'unica palla break del parziale in coincidenza del primo match point in favore del murciano, annullarne i successivi tre salvo poi cedere al quinto tra gli applausi della Rod Laver Arena.   

"E' sempre bello giocare in Australia, gli anni scorsi qui non ho mai giocato bene: l'anno scorso non ho potuto esserci, ma oggi mi sono sentito bene - ha dichiarato Alcaraz nell'intervista di fine match rilasciata a John McEnroe - Nel primo set ho avuto un po' di difficoltà, lui stava giocando bene, ma poi sono cresciuto progressivamente nel secondo e nel terzo set e sono soddisfatto della mia prestazione. Richard è un grande giocatore ma una persona ancora migliore. Non ci siamo parlati spesso, ma ha tanto talento, un rovescio incredibile".  

A volte, ha ammesso, "cerco dei colpi per il puro piacere di impressionare il pubblico. Gioco per me stesso, ma spesso cerco anche di far divertire la gente che viene a vedermi con alcuni colpi che magari nessuno si aspetterebbe, a volte non guardo il punteggio cercando colpi impossibili solo per il piacere del pubblico. La gioia che provo giocando la chiave del mio tennis". (Ronald Giammò) 

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