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Sonego batte in rimonta l'ungherese Marozsan, chiude in quattro set ed eguaglia il suo miglior risultato negli Slam
di Dario Castaldo, da Melbourne | 18 gennaio 2025
Avrebbe meritato di vincerla prima, ma - dopo aver seriamente rischiato di comprometterla - Lorenzo Sonego l’ha portata a casa. E tanto serviva. Una vittoria a due facce ma limpidissima, come racconta il 6-7 7-6 6-1 6-2 in 3 ore e 18’ sull’ungherese Fabian Maroszan. Un successo che consegna al curriculum del torinese il quarto ottavo Slam della carriera (dopo Parigi ‘20 e ‘23 e Wimbledon ’21) e il primo sul duro, proprio in quell’Australian Open nel quale 7 anni fa si era qualificato per la prima volta nel main draw di un major e aveva conquistato anche il suo primo match a livello Slam.
Che l’avversario potesse essere ferro ed essere piuma si sapeva: presentatosi al grande pubblico al Foro Italico, quando due anni e mezzo fa era partito dalle qualificazioni arrampicandosi fino agli ottavi ed eliminando in corso d’opera anche Carlos Alcaraz, il 25enne di Budapest ha trascorso solo 5 settimane nella top 40, ma si è comunque costruito la fama di giant killer grazie a 4 vittorie nelle prime 5 confronti con top 10. Quello di Roma ’23 non era rimasto un risultato isolato, tant’è che fino a 9 mesi fa il magiaro vantava la percentuale di vittorie più alta di sempre nella storia dei Master 1000 (davanti a Nadal e Djokovic, a proposito di giganti), e può tutt’ora esibire un record onorevolissimo contro i primi 10 del ranking (6-6). Ma forse non era un caso se fino ad oggi Maroszan non avesse mai giocato un terzo turno Slam.
Sonegoesthrough.mp4 ??
— #AusOpen (@AustralianOpen) January 18, 2025
Sonego wins 6-7 7-6 6-1 6-2, making it to the Round of 16 at the #AusOpen for the first time! pic.twitter.com/WtRqCbWaiF