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La grande storia degli US Open, dalle origini agli anni Dieci

Inizia oggi un viaggio per prepararci allo US Open 2024 su SuperTennis. Rivivremo a puntate tutta la storia del torneo, i suoi protagonisti, i momenti indimenticabili. Come tutte le storie, bisogna partire dall'inizio

di | 16 agosto 2024

La storia degli U.S. National Championships è una storia d'altri tempi. Si sviluppa insieme alla storia del tennis. La United States Lawn Tennis Association, oggi USTA, ovvero la Federtennis statunitense, nasce nel 1881, sette anni dopo che il maggiore britannico Walter Wingfield Clopton aveva messo a punto le regole del gioco nel libro A portable Court of Playing Tennis.

Già nel suo primo anno di vita, la USLTA crea il primo campionato nazionale a Newport nel Rhode Island, dove oggi ha sede l'International Tennis all of Fame. La prima edizione del torneo che dal 1968 conosciamo come US Open vede al via 25 giocatori in singolare e 13 coppie in doppio. Al termine di quattro giorni di partite si impone uno studente di Harvard di 19 anni, nato a Boston. Si chiama Richard "Dick" Sears e dominerà l'albo d'oro in singolare fino al 1887. 

Nella seconda edizione Sears vince le prime tre partite del torneo poi ottiene un bye in semifinale. Allora infatti il sorteggio viene infatti effettuato per ogni turno. Solo nel 1884 viene introdotto il tabellone del tipo Bagnall-Wild, che prende il nome dal Ralph futuro Giudice di Pace della contea di Nottingham che ha applicato al lawn tennis il sistema allora in vigore nel croquet e nel golf per cui i bye si possono concentrare solo al primo turno.

I primi sono anni di novità, come inevitabile. Dal 1884 si introduce il Challenge Round, per cui il campione in carica gioca solo la sfida per il titolo contro il vincitore del tabellone degli sfidanti. 

Nel 1888 Sears decide di non difendere il trofeo vinto l'anno prima, per cui risulterà campione Howard Taylor. Taylor, vincitore anche nel 1889, viene battuto nel 1890 da Oliver Campbell, 19 anni e sei mesi, che resterà per un secolo il più giovane vincitore del torneo, prima di essere superato da Pete Sampras nel 1990.

I Nationals attraggono un pubblico crescente già nei primi anni di vita. Ma restano un torneo senza una sede fissa. 

Nel 1893, per la sola volta nella storia, il titolo si assegna sulla Costa Est, al St. George Club di Chicago. Trionfa Robert Duffield Wrenn, primo campione mancino , che vincerà quattro titoli in singolare, l'ultimo nel 1897. Poi si unirà ai "Rough Riders", il primo Reggimento Volontario di Cavalleria USA che entrerà in azione a Cuba nel 1898 durante la guerra ispano-americana. Il reparto diventa famoso per due motivi: per l'identità del comandante in seconda, il futuro presidente USA Theodore Roosevelt, e per il titolo di uno spettacolo di Buffalo Bill, "Wild West and Congress of Rough Riders of the World". Wrenn si ammala di febbre gialla durante la guerra e non tornerà mai più ai livelli precedenti in campo. 

Dei Rough Riders fa parte anche William Augustus Larned, che ha vinto sette volte il titolo in singolare, record che condivide con Sears e Bill Tilden: il primo nel 1901 e l'ultimo nel 1911, a 38 anni. Ancora oggi è il campione più anziano di sempre nel torneo. Nel 1911 si chiude la sua carriera, anche per i reumatismi che ha contratto combattendo a Cuba. 

Il 1911 è anche l'ultimo anno con il Challenge Round in vigore ai Nationals.  Il primo torneo maschile con la nuova formula lo vince Maurice McLoughlin, primo giocatore a rimontare uno svantaggio di due set in finale. 

Il torneo resta a Newport fino al 1914. Si gioca al Casino, che per quell'edizione allarga le tribune aggiungendo 1.300 posti portando a 3.900 il numero massimo di spettatori sul campo principale. il titolo lo vince Richard Norris Williams, sopravvissuto al naufragio del Titanic.

Williams, ha scritto Michele Dalai sulla Stampa, "era un ragazzo fortunato, nato dalla parte giusta della città, figlio di un grande avvocato americano con il pallino del tennis". Considerato un talento sprecato perché troppo umorale, soprattutto nei punti decisivi delle partite, ha ricecvuto dal padre un biglietto di prima classe per il primo viaggio del Titanic. Quel che succede dopo è storia.

Nel naufragio suo padre muore, travolto quando già era caduto in mare da uno dei fumaioli che si è staccato dal corpo del transatlantico. Richard, lontano solo pochi metri, riesce a nuotare fino a una scialuppa. Lo traggono in salvo, lo trasferiscono sulla nave Carpathia e qui un medico gli dice che avrebbe perso le gambe. Norris non ci sta. Si rimette in piedi, studia a Harvard, diventa uno dei migliori giocatori di tennis dell'epoca e vince l'oro olimpico in doppio misto a Parigi 1924. Trionfa anche da capitano della squadra USA in Coppa Davis nel 1925 e 1926. 

Bill Larned in azione nel 1911 (Bain Service, Library of Congress)

US Championships, i primi tornei femminili

Nel 1887, per la prima volta i Nationals prevedono anche un torneo di singolare femminile. Si gioca in una sede diversa, al Philadelphia Cricket Club. Il primo nome in questo albo d'oro è quello dell'allora 17enne Ellen Hansell che domina in finale 61 60 Laura Knight. Perderà la finale contro Bertha Townsend, campionessa anche nel 1889 prima di perdere contro Ellen Roosevelt, cugina del futuro presidente Franklin Delano Roosevelt nel 1890, quando per la prima volta anche nel torneo femminile si gioca al meglio dei cinque set: e così sarà fino al 1901.

Nei due anni successivi trionfa Mabel Cahill, prima non statunitense a vincere il torneo. Ha ambizioni letterarie, ha pubblicato un romanzo d'amore nel 1891, "Her Playthings, Men" e altri due volumi dimenticati come il primo nel 1892. Ha lavorato anche come giornalista, con scarso successo, e come attrice a Londra.

Molla Mallory (Getty Images)

Prima degli US Open: trasloco a Forest Hills

Nel 1915 gli US Nationals, che non si fermano nemmeno dopo l'entrata degli Stati Uniti nella prima guerra mondiale, si spostano al West Side Tennis Club di Forest Hills. Trionfano in singolare maschile Bill Johnston, che festeggia il primo Slam in singolare e sarà considerato a fine anno il numero 1 del mondo, battendo in finale il grande Bill Tilden. In singolare femminile, vince Molla Bjurstedt Mallory, norvegese di nascita, che si è trasferita proprio in quel 1915 negli Stati Uniti. Mallory vincerà gli US Championships ininterrottamente fino al 1918. In semifinale perderà la statunitense Marion Zinderstein, poi sconfitta in finale da Hazel Hotchkiss Wightman, ideatrice dal 1923 della sfida femminile a squadre tra USA e Gran Bretagna andata avanti fino al 1989. 

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